lunedì 23 giugno 2008

“No!” alle bandiere arcobaleno nelle celebrazioni della Messa

L’agenzia di stampa cattolica Fides, nei giorni scorsi, ha diffuso un comunicato nel quale si afferma che la bandiera arcobaleno, da molti utilizzata come vessillo pacificista, «si presenta come il simbolo più adatto a rappresentare un’idea, oggi molto in voga, secondo la quale non ci sarebbe alcuna verità assoluta: tutte le opinioni avrebbero la medesima dignità e quindi sarebbero meritevoli di spazio. Secondo questo tipo di idea, per esempio, è possibile mettere sullo stesso piano gruppi che rivendicano, legittimamente, la difesa della dignità della donna e gruppi, come è accaduto recentemente in Europa, che rivendicano la depenalizzazione dei reati di pedofilia. Si tratta ovviamente di aberrazioni possibili solo all’interno di una mentalità relativistica come quella che caratterizza oggi le nostre società occidentali. La bandiera arcobaleno - prosegue l’agenzia Fides - è una valida sintesi per rappresentare questo sincretismo. Infatti l’arcobaleno del New Age rappresenta il passaggio dell’umano verso il super – uomo divino. Inoltre, sul ponte dell’arcobaleno (nel senso induista: antahkarana) avviene l’unione di Atman e Brahman, dell’uomo singolo e dell’energia cosmica (Dio). L’unità, in questo senso, è quindi raggiungibile attraverso una sintesi, un’armonia e una tolleranza globale fra le diverse filosofie, ideologie e religioni. Pertanto “va considerato nel modo più severo l’abuso di introdurre nella celebrazione della Santa Messa elementi contrastanti con le prescrizioni dei libri liturgici, desumendoli dai riti di altre religioni” (Congregazione per il culto divino e la disciplina dei Sacramenti, Istruzione Redemptoris Sacramentum n. 79). Il ricorso a quelle filosofie orientali che - estrapolate dal loro contesto storico – sociale – economico – religioso e ben sintetizzate dalla New Age - si inserisce perfettamente nel contesto occidentale, preoccupato di marginalizzare il discorso sulle sue autentiche radici, e finisce per assumere come categoria fondamentale il relativismo etico imponendo al mondo culturale, politico, sociale e religioso una nuova forma di “dittatura”».

mercoledì 11 giugno 2008

I premi dello Sport, a Latiano

Sono stato invitato a partecipare alla seconda edizione del premio "Polisport", che avrà luogo domani sera a partire dalle ore 19.30 presso palazzo Imperiali. L'iniziativa è organizzata da Fabio Carbone che conduce, su Idea Radio e su Tele Radio Città Bianca, l'omonima trasmissione sportiva. Tra i tanti ospiti, interverranno Vito Tisci, presidente della Figc Puglia, Nicola Cainazzo, presidente del Coni di Brindisi, ed i rappresentanti di numerose società sportive, non solo calcistiche. Mi ha fatto piacere essere coinvolto in una manifestazione che rappresenta una bella vetrina dello sport brindisino e mette in risalto la competenza degli addetti ai lavori oltre che, naturalmente, la grande passione dei tanti veri sportivi.

lunedì 2 giugno 2008

Torni il Ministero della Salute, a garanzia del dovere di solidarietà sociale

L’articolo 3 della Costituzione italiana afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. A questo principio è strettamente correlato il “diritto sociale alla salute” che, come afferma l’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale, “è fondamentale ed è tutelato dalla Repubblica”. Sempre l’articolo 32 della Costituzione Italiana introduce, inoltre, al suo secondo comma, il diritto al rispetto della persona umana nei trattamenti sanitari.
All’esame della Commissione Sanità del Senato è stata portata, mercoledì scorso, la discussione in merito alla conversione in legge del decreto – Prodi di accorpamento dei Ministeri, in base al quale scompare il Ministero della Salute per essere accorpato al Lavoro ed alle Politiche Sociali (Dicastero di dimensioni mastodontiche, attualmente affidato alle cure del Ministro Sacconi).
Nel corso dei lavori della Commissione Sanità è intervenuto il Senatore Michele Saccomanno, componente di tale Commissione, che, ricollegandosi alla recente esortazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la realizzazione del federalismo fiscale, ha sottolineato “l’esigenza di avviare una riflessione in ordine alla opportunità di reintrodurre un autonomo Ministero della Salute, ancor più necessario nella prospettiva di una compiuta realizzazione del cosiddetto federalismo fiscale. La previsione di un apposito Ministero costituisce infatti un indispensabile strumento di salvaguardia della tutela uniforme, sull’intero territorio nazionale, del diritto alla salute quale reale elemento perequativo dal punto di vista della dignità umana e della qualità dei servizi assistenziali offerti”.