domenica 23 maggio 2010

Verso il Partito della Nazione

Ho inviato ieri mattina - al sen. Euprepio Curto, Consigliere Regionale e Commissario Provinciale UdC, ed al Presidente della Provincia Massimo Ferrarese - la seguente nota di adesione al progetto, presentato a Todi nei giorni scorsi dall'on. Pierferdinando Casini, che condurrà alla nascita del Partito della Nazione. Tale comunicato è stato già ripreso da diversi Organi di informazione.
Aderisco con entusiasmo al progetto presentato a Todi dall’on. Pierferdinando Casini che, entro fine anno, condurrà alla nascita del Partito della Nazione.
E’ giunto il tempo di offrire una alternativa a questa politica bloccata da un bipolarismo che non è mai maturato perché è rimasto sempre condizionato dagli estremismi.
E’ giunto il tempo di dare vita ad un Partito che parli il linguaggio della riconciliazione nazionale e che guardi al futuro scommettendo in una reale modernizzazione del Paese.
Un progetto così ambizioso non poteva essere realizzato solo dall’UdC.
Non basta più, infatti, un Partito di interposizione tra i due schieramenti, bisogna predisporre una nuova offerta politica, figlia delle grandi culture del Centro.
Occorre ora il coraggio di mettersi in discussione, come ha fatto nella scorsa settimana l’on. Lorenzo Cesa azzerando le cariche interne del partito.
E occorrono anche formule innovative, per coinvolgere e rendere protagonisti quanti oggi si tengono ai margini della politica.
Aderisco quindi al progetto dell’on. Casini, impegnandomi sin da ora a fare la mia parte per favorire l’incontro con chi è disponibile a dare vita, con noi, al nuovo Partito e per esprimere un fermo “no!” alla retorica del “qui va tutto bene”.
Io, così come tanti miei amici, purtroppo non penso affatto che qui vada tutto bene.
Avverto anzi un bisogno diffuso di maggiore giustizia sociale, tra le persone e tra i territori.
Penso che oggi l’Italia abbia necessità di un progetto politico dal futuro lungo, che sappia interpretare fedelmente tale bisogno.
Dalla Provincia di Brindisi potrà venire un contributo determinante per la formazione del nuovo Partito.
Gabriele Argentieri - Consigliere Comunale UdC, Latiano

mercoledì 19 maggio 2010

La prima volta in Consiglio Comunale

Ieri sera ha avuto luogo la seduta di insediamento del Consiglio Comunale. In qualità di consigliere anziano ho presieduto i lavori nelle prime fasi - di esame delle condizioni di eleggibilità e di compatibilità degli eletti, di surroga dei consiglieri nominati assessori e di giuramento del sindaco - fino alla elezione del nuovo presidente della pubblica assise cittadina. Si è proceduto poi alla comunicazione ufficiale, da parte del Sindaco, in merito alle deleghe conferite ai singoli assessori da lui prescelti. Io sono stato eletto quale componente della Commissione Elettorale, in rappresentanza delle forze di opposizione. Si sono infine comunicati i nomi dei capigruppo. Nel mio intervento ho manifestato l’apprezzamento, della sezione cittadina UdC e di noi tre consiglieri eletti nella lista (oltre me, Mauro Vitale e Salvatore Zucchero) per la decisione di Claudio Ruggiero di aderire al nostro gruppo. Ruggiero, in qualità di rappresentante UdC, è stato il candidato sindaco di una coalizione che comprendeva, oltre il nostro Partito, anche il Partito Democratico e la Federazione dei Verdi. Per questo Ruggiero avrebbe potuto dichiararsi indipendente in Consiglio Comunale e costituire, anche da solo, un gruppo autonomo (prerogativa, questa, riconosciuta dal Regolamento Comunale del Consiglio Comunale ai candidati sindaco non eletti). Ruggiero invece, coerentemente, ha voluto stare con noi. E noi gli abbiamo voluto confermare la fiducia già espressagli nel momento in cui abbiamo voluto candidarlo sindaco, eleggendolo come nostro capogruppo. L’UdC, comunque, non dimentica di essere un Partito di centro, di estrazione moderata e di ispirazione cristiana, che si è presentato all’elettorato latianese - conseguendo peraltro un eccezionale successo elettorale - quale componente di una coalizione di centrosinistra. Da qui dovremo partire per caratterizzare la nostra presenza quale forza di opposizione in Consiglio Comunale. Comunque, al di là della cronaca dei lavori e della riflessione politica, devo ammettere che, per me, la seduta consiliare di ieri ha rappresentato motivo di grande emozione personale. Aspettavo da tanto quel momento - vi sono giunto pervaso dalla grande responsabilità che mi attende anche dai banchi dell’opposizione - e credo che non lo dimenticherò mai.

martedì 18 maggio 2010

Con “L’isola che non c’è”, presso la "zona 167"

Domenica mattina, 16 maggio, ho partecipato ad una interessante iniziativa organizzata dall’associazione “L’isola che non c’è” presso la zona 167 di Latiano. In un’aiuola che fino a pochi giorni addietro era piena di erbacce e ricettacolo di rifiuti sono stati messi a dimora sei giovani alberi di leccio, offerti dall’Amministrazione Provinciale, e varie piantine di fiori offerte da fiorai locali. La cura di ciascun albero, e delle piantine che lo adornano, è stata poi affidata a dei bambini residenti nelle vicinanze. Poca è stata la partecipazione popolare a questa iniziativa; assente l’Amministrazione Comunale (seppure invitata dagli organizzatori). Credo che questo genere di iniziative, finalizzate al recupero delle periferie ed alla valorizzazione degli spazi verdi, proseguirà. Ed altra gente non mancherà di accostarsi.

venerdì 7 maggio 2010

Una sala del teatro comunale "Olmi" a "zio Pino"

Ho consegnato stamane presso la Segreteria del Sindaco di Latiano la seguente proposta di intitolazione di una sala del teatro comunale "Olmi" al prof. Peppino Tanzarella.
La recente scomparsa del prof. Peppino Tanzarella ha richiamato l’attenzione sull’importanza dei contenitori culturali - cinema, teatri, musei, biblioteche - quali baluardi a presidio di un modo efficace ed originale di diffondere la conoscenza, ieri contrastato dall’isolamento in cui versava la Provincia dell’Italia meridionale, oggi minacciato dalle straordinarie potenzialità di internet che rimangono tuttavia refrattarie, per loro essenza e tipicità, ad una necessità di completamento della comunicazione con le emozioni che sono correlate ai suoi contenuti.
Il bagaglio culturale di cui oggi dispongono le comunità locali è pregnato dell’esperienza di luoghi, atmosfere, situazioni, in cui si sono determinate tante conoscenze e la tipicità della loro consequenziale assimilazione.
E’ allora, ad esempio, grazie alla vera e propria lotta per la sopravvivenza delle sale teatrali e cinematografiche, di cui Tanzarella si è reso protagonista insieme ad altri in Puglia, che oggi la nostra Regione è diventata una delle location più ambite del cinema italiano, con ciò che ne consegue in termini sia di promozione del territorio sia di consolidamento di uno spirito di appartenenza ad esso, alla sua storia ed alle sue tradizioni, soprattutto da parte delle giovani generazioni (si pensi, a tal proposito, al ritrovato orgoglio per la salentinità).
Occorre dunque sottolineare il valore di queste testimonianze e preservarne il ricordo.
Propongo perciò di intitolare al professor Peppino Tanzarella la sala del “suo” teatro Olmi, che pochissimi giorni addietro lo ha accolto per l’estremo saluto.
Esprimo fiducia nella volontà, dell’Amministrazione Comunale latianese, di raccogliere tale mia proposta, di condividerne lo spirito e di individuare i percorsi amministrativi più idonei per realizzarla.

mercoledì 5 maggio 2010

Oggi la proclamazione degli eletti al Consiglio Comunale

Ha avuto luogo oggi, alle ore 12, presso la sala "Flora" di Palazzo Imperiali, la proclamazione degli eletti al Consiglio Comunale. Clima formale, ma anche di cordialità tra i presenti. La Presidente della Commissione Elettorale Centrale ha dato lettura del verbale. Poi l'augurio a tutti di buon lavoro, un applauso, le foto. Per me, che subito dopo sono tornato a Brindisi, al lavoro, le ore seguenti sono state improntate ad una maggiore consapevolezza circa il mandato di responsabilità, a rappresentarli, conferitomi dai cittadini. Spero che questa consiliatura sia prospera di risultati per il bene della nostra Latiano. Io mi impegno a fare la mia parte. Spero di essere all'altezza del compito.