giovedì 29 luglio 2010

Esercizio finanziario 2009 (gestione Zizzi - Ruggiero): consenso unanime

E' stato diffuso stamane il seguente comunicato stampa della sezione locale UDC, con il quale si intende lanciare un segnale chiaro di disponibilità al dialogo a quanti - al di là delle appartenenze politiche - siano davvero unicamente interessati al bene comune. Credo infatti che ci siano oggi soggetti politici (eletti e non ) interessati a stabilire un perenne stato di conflitto finalizzato a confermare uno status quo che garantisce solo interessi particolari.
Il commissario cittadino ed il gruppo consiliare Udc esprimono viva soddisfazione per l’approvazione, all’unanimità, da parte del Consiglio Comunale, del rendiconto di gestione dell’esercizio 2009.
Tale documento attesta un avanzo di amministrazione, al 31 dicembre 2009, di € 1.021.292,22 ed un risultato economico di € 395.080,20 che testimoniano la prova di buona amministrazione offerta dalla precedente compagine di governo cittadino.
Altresì risultano essere pienamente rispettati tutti i parametri imposti dalla legge e soprattutto dal patto di stabilità.
Dati finanziari ancor più rilevanti, questi, se si considera che l’Amministrazione uscente, orfana del proprio Sindaco, ha dovuto operare con minori entrate e trasferimenti per più di € 600.000,00 rispetto ai passati anni.
Tutto ciò libera il campo da ogni strumentalizzazione tesa ad alimentare contrasti ed incomprensioni nell’ambito del centrosinistra latianese e conferma il ruolo strategico dell’Udc cittadino anche nei rapporti con la coalizione di centrodestra.
Il Commissario Cittadino UDC, Giovanni Bruno
I Consiglieri Comunali, Claudio Ruggiero, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale, Salvatore Zucchero

mercoledì 28 luglio 2010

L'Assessore sulle giostre

L’Amministrazione Comunale interviene sulla questione – biglietti per le giostre, da me sollevata, e lo fa attraverso l’Assessore alle Attività Produttive (vedi http://latiano.splinder.com).
Il “solerte” Assessore (il mio intervento, del resto, era di “soli” sette giorni prima) “mutua” pensieri e parole che già avevo letto sul blog di un altro esponente della maggioranza ma è il senso delle cose che conta e non intendo certo sottolineare le carenze dialettico – letterarie di alcuno. Diciamo piuttosto che l’Assessore alle Attività Produttive Maurizio Chionna (appuntiamone il nome poiché ne sentiremo parlare ancora molto) ha voluto “aderire”, legittimamente, a qualcosa che era stato già prodotto (o, meglio, pensato, scritto) da altri: temo che questa cominci ad essere una caratteristica ricorrente nelle vicende della Giunta Comunale in carica!
Mi tranquillizza però che su un tema apparentemente secondario l’Amministrazione avverta la sensibilità di intervenire e di chiarire che nessun biglietto è stato distribuito agli “amici degli amici” ma che, anzi, l’Amministrazione Comunale «nella persona dell’Assessore Maurizio Chionna, ha distribuito i biglietti in questione alla Parrocchia del Sacro Cuore, alla Cooperativa “Artemide”, alla Cooperativa sociale “Ametista” e agli assistenti sociali del Comune di Latiano» (qualche nome errato, nel comunicato, testimonia solo il fatto che l’Assessore stia ancora conoscendo la Città che già amministra).
Certo, i toni utilizzati nel comunicato sono di sberleffo al sottoscritto, che in sostanza non riuscirebbe a vedere gli altri, più seri, problemi presenti nel vissuto quotidiano dei latianesi. Ma riscontro ben due interventi (a dire il vero uno, ed il suo surrogato) di risposta alla mia provocazione e ciò può testimoniare solo due cose: o l’argomento da me sollevato ha sorpreso qualcuno con le dita nella marmellata o, più auspicabilmente, è stato inteso il mio richiamo a non distrarsi sul fronte etico.
Bene.
Molto bene. Poiché si è colta, all’inizio di una esperienza amministrativa della nostra Città, la valenza anche educativa dell’esercizio del potere (ribadisco quanto possa essere devastante, a mio parere, il messaggio, rivolto ai giovanissimi, che, nella vita, gli amici dei potenti di turno “non debbano pagare il biglietto”) e perché, allo stesso tempo, si è consentito a ragazzi meno fortunati di godere di un sano divertimento.

lunedì 26 luglio 2010

Bentornato, "Polis"!

Ho ritrovato con piacere in edicola, ieri, come sempre a distribuzione gratuita, “Polis”: il giornale fondato da Giovanni Rubino, la voce del movimento Ecopacifisti – A Sinistra di Latiano. E’ tornato, dunque, un importante luogo di analisi, di discussione e di confronto, sempre fedele allo slogan “agire localmente, pensare globalmente”. E’ più bello fare politica, anche dalla mia collocazione, sapendo che ora c’è di nuovo “Polis”.

mercoledì 21 luglio 2010

Biglietti gratuiti per il Luna Park

Ho consegnato stamane all'ufficio protocollo del Comune di Latiano le seguenti considerazioni, una lettera indirizzata al Sindaco nonchè per conoscenza agli organi di informazione:

Mi è stato riferito da alcuni giovanissimi concittadini che nei giorni scorsi, in concomitanza con i festeggiamenti in onore della patrona di Latiano, Santa Margherita, Consiglieri ed Amministratori Comunali avrebbero distribuito biglietti gratuiti per il luna park.
Premetto di non comprendere pienamente le ragioni che, se ciò dovesse rispondere al vero, avrebbero potuto indurre i giostrai a cedere biglietti gratuiti ad esponenti politici locali.
E qualora ciò fosse avvenuto, magari in segno di amicizia verso la comunità ospitante, sarebbe interessante conoscere i criteri di distribuzione delle gratuità.
Mi auguro, ad esempio, che se i biglietti gratuiti siano davvero stati posti nella disponibilità di Consiglieri o Amministratori Comunali, gli stessi possano poi essere stati assegnati ai meno abbienti, attraverso l’operato dell’Ufficio Servizi Sociali o tramite le Parrocchie, i Centri Sociali, le Case – Famiglia.
In caso contrario inviterei tutti a riflettere sulla devastante testimonianza offerta alle giovani generazioni - principali fruitrici delle “giostre” - in merito alla pratica della preferenza per gli “amici degli amici”.
Per non parlare, inoltre, della mancanza di rispetto che - favorendo l’accesso gratuito di persone benestanti - si sarebbe consumata ai danni dei giostrai: preziosi sopravvissuti di un mestiere antico e romantico che è anzitutto scelta di vita, con tutti i disagi che comporta.
Gabriele Argentieri - Consigliere comunale

lunedì 19 luglio 2010

Contro le mafie

Apprendo dal blog di Leopoldo Calò (http://blog.libero.it/bloglatiano) che ieri sera, durante il concerto dei Boom da Bash presso il parco archeologico di Muro Tenente, uno dei due rappers che si esibivano (anche a spese della Città di Latiano!) ad un certo punto, dopo la mezzanotte, abbia detto che “la mafia uccide ma almeno dà lavoro, chi ci frega veramente è lo Stato”. Tutto ciò sarebbe avvenuto - ma posso anche togliere il condizionale poiché della onestà intellettuale dell’avvocato Calò mi fido ampiamente - alla presenza, tra gli altri, di qualche esponente della maggioranza consiliare latianese. E nessun rappresentante istituzionale ha avvertito la responsabilità, la necessità e l’urgenza di prendere il microfono e di affermare, con fermezza, il più netto dissenso da tale devastante messaggio, pronunciato peraltro nel giorno dell’anniversario dell’uccisione del giudice Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. Non ho da aggiungere nulla. Ogni mio ulteriore commento potrebbe infatti apparire strumentale ad una disputa politica di basso profilo. La gravità di ciò che è accaduto è oggettiva. Sta al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale dare un segnale di buon senso: spero, davvero, che non tardi a venire.

"Noretta" ci ha lasciati

E' morta Eleonora Moro, la vedova di Aldo Moro, lo statista democristiano ucciso dalle Brigate rosse.
Aveva quasi 95 anni. I funerali si sono svolti oggi pomeriggio a Torrita Tiberina, il paese dove è sepolto l'ex leader democristiano. Sarà sepolta accanto al marito. La donna è mancata nella sua abitazione romana.
Dopo l'agguato che provocò l'uccisione degli uomini della scorta il 16 marzo 1978, la signora Moro, riservata e decisa, per salvare la vita del marito cominciò a bussare a tutte le porte, senza mai arrendersi.
La sua composta fermezza convinse perfino il pontefice Paolo VI, che scrisse una lettera toccante "agli uomini delle Brigate rosse". Uno spiraglio di speranza la signora Moro credette di trovarlo anche nella posizione del leader socialista Bettino Craxi, che voleva percorrere una via della trattativa.
Quando però il 9 maggio del 1978, dopo 55 giorni di prigionia, Aldo Moro venne trovato morto in via Caetani, la vedova iniziò una dura protesta contro i sostenitori della "linea della fermezza" nelle trattative con i terroristi, in particolare il segretario della Dc Benigno Zaccagnini, l'allora presidente del Consiglio, Giulio Andreotti, e il ministro dell'Interno, Francesco Cossiga. Per protesta partecipò ai funerali degli uomini della scorta, trucidati nel blitz delle Brigate rosse in via Fani, ma rifiutò quelli di Stato per il marito.
Eleonora Chiavarelli aveva sposato Aldo Moro nel 1945, dopo averlo frequentato negli anni della FUCI. E’ curioso apprendere che fu, proprio lei, tra i più ardenti contestatori della linea tenuta da Giulio Andreotti come Presidente Nazionale “reggente” della FUCI negli anni della Guerra: Andreotti, peraltro, in tale carica fu successore proprio di Aldo Moro (!), il quale dovette cedere la presidenza del movimento poiché impegnato nel servizio militare. I coniugi Moro hanno avuto quattro figli: Maria Fida, Agnese, Anna e Giovanni. Alla moglie il presidente della Democrazia cristiana aveva indirizzato alcune delle 86 lettere inviate dal carcere delle Brigate rosse. In una di queste scriveva: "Ti abbraccio forte, Noretta mia, morirei felice se avessi il segno della vostra presenza, sono certo che esiste, ma come sarebbe bello vederla". Le Brigate rosse non hanno però mai consegnato questa lettera, ritrovata solo anni dopo che Moro era stato ucciso.

sabato 10 luglio 2010

Dottor Jekyll o mister Hyde?

Poche ore addietro abbiamo diffuso il seguente comunicato congiunto delle Segreterie Cittadine latianesi dell'UDC, del Partito Democratico e della Federazione Verdi. Mi auguro che il Sindaco De Giorgi utilizzi tale spunto per riflettere e - nell'interese della Città, oltre che del suo destino politico - per trovare la forza di affermare un concetto molto semplice: i latianesi, sia pure di stretta misura, hanno scelto lui come Sindaco e non possono tollerare che altri, al suo posto, esercitino il potere. Per il Sindaco De Giorgi, la "missione" politica non si è esaurita con l'elezione ma, anzi, è entrata nel vivo proprio in quel momento. Dunque, che il Sindaco De Giorgi si appropri in pieno delle sue prerogative, amministri la città, governi la sua maggioranza e tenga a bada i cattivi suggeritori, che vogliono solo isolarlo per farne lo strumento dei loro disegni (certo sconosciuti, ed anche per questo non votati, dall'elettorato latianese).
Agli Organi di Informazione
OGGETTO: Comunicato stampa.
Il Sindaco De Giorgi invita l’opposizione al dialogo ed allo stesso tempo insinua che la precedente Amministrazione ha lasciato il Comune di Latiano sull’orlo del dissesto finanziario.
Questa ambiguità ricorda purtroppo un celebre personaggio della letteratura, noto come “Dottor Jekyll e Mister Hyde”.
Riteniamo doveroso puntualizzare che il bilancio preventivo per l’esercizio 2010 è stato approvato dalla nostra maggioranza con tutti i crismi di legge, certificato da tutti i funzionari, compreso il Segretario Generale, e validato dai Revisori dei Conti.
Anche il patto di stabilità risulta validato da ogni competente organo di controllo.
Prova di tutto ciò è la circostanza che l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco De Giorgi ha già effettuato variazioni di bilancio per centinaia di migliaia di euro per spese facoltative: laddove in bilancio non vi fossero stati fondi, non sarebbe stato possibile nominare l’Ufficio di Gabinetto!
Questa è la realtà dei fatti.
Non si comprende pertanto l’accanimento dell’attuale maggioranza verso Uffici e Professionisti che certamente hanno offerto, e continuano ad offrire, il loro competente contributo al funzionamento della macchina amministrativa comunale.
Il Sindaco De Giorgi scelga dunque quale condotta tenere: se quella della onestà intellettuale o quella dell’ambiguità politica che probabilmente gli è ispirata da cattivi suggeritori.
LE SEGRETERIE CITTADINE
UDC, PD, VERDI

martedì 6 luglio 2010

Berlusconi. Un passo indietro, please!

Che l'anno 2010 sarebbe stato assai critico per l'economia mondiale e, dunque, anche per quella italiana, era cosa assai risaputa già nella scorsa estate. La realtà, purtroppo, non ha deluso le attese ed oggi riscontriamo che la Borsa di Milano, nei primi sei mesi del 2010, ha "bruciato" addirittura il 19% del suo valore (hanno fatto peggio, in Europa, solo Grecia e Spagna) e, come ciò non bastasse, l'ultimo rapporto Istat ha fotografato la cruda realtà di un giovane italiano su tre senza lavoro, a fronte di un tasso di disoccupazione stabile all'8,7%. Di fronte a tutto questo, il Governo italiano che fa? Discute di intercettazioni, di faide interne al PdL, di legittimo impediamento. Intendiamoci: non è certo il Governo Berlusconi ad aver determinato l'attuale stato di crisi economica, che invece trae origine da un fenomeno internazionale i cui "vizi" trascendono ampiamente i nostri confini nazionali ed hanno origini remote anche nel tempo. Ciò che si contesta al Governo italiano tuttora in carica è però l'incapacità di affrontare una situazione di straordinaria criticità, che richiederebbe interventi strutturali e non soluzioni - tampone sostanzialmente mirate a fare cassa chiedendo ulteriori sacrifici soprattutto ai soliti noti (leggi: i lavoratori dipendenti e gli enti locali). Quel che sta accadendo è un po' la sintesi della crisi del bipolarismo italiano, nato come rimedio alle degenerazioni della cosiddetta "Prima Repubblica" e ritrovatosi ormai logoro prima dello scoccare dei suoi primi venti anni. L'attuale sistema non è maturato poichè entrambe le coalizioni, a turno, si sono ritrovate ostaggio degli estremismi. Oggi assistiamo, ad esempio, ad un governo vittima dell'estremismo egoista e populista della Lega Nord. La "Seconda Repubblica" non ha mai prodotto alcuna fase di benessere per il Paese e non ha posto le basi per una modernizzazione dello Stato poichè è stata incapace di esprimere un'azione riformatrice di ampio respiro. Silvio Berlusconi è il simbolo della "Seconda Repubblica" e mostra ormai tutti gli acciacchi determinati dall'usura di un sistema politico nazionale la cui raffigurazione più eloquente consiste in una legge elettorale che, in sostanza, in assenza di preferenze, consente ai Partiti di "nominarsi" i Parlamentari. Di fronte a tutto questo occorre un passo indietro, per porre fine all'agonia di un Governo, capace solo di "tirare a campare", e di un sistema politico al giorno d'oggi decisamente inadeguati. Il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini, politico avveduto e di lungo corso, ha compreso la complessità del momento e non rinuncia a lanciare puntualmente i suoi richiami, spesso incompresi proprio dai suoi compagni di Partito. Una fase di transizione, peraltro gradita ai mercati internazionali e funzionale al varo delle riforme più urgenti, potrebbe essere assicurata da un Governo di responsabilità nazionale, o di larghe intese, insomma concepito su una larga maggioranza, trasversale agli attuali schieramenti e dunque poco sensibile agli umori dei sondaggi ed alle difese corporative.

giovedì 1 luglio 2010

Per protesta, fuori dal Consiglio Comunale

Ho diffuso pochi minuti addietro il seguente comunicato stampa congiunto dei gruppi UDC e Partito Democratico in seno al Consiglio Comunale di Latiano.
I gruppi consiliari Udc e Partito Democratico hanno abbandonato i lavori della seduta odierna del Consiglio comunale avendo richiesto, vanamente, l’anticipazione di alcuni argomenti all’ordine del giorno di particolare rilevanza democratica.
I componenti dei gruppi consiliari Udc e Pd hanno chiesto che ogni atto del Consiglio comunale fosse preceduto dalla enunciazione, da parte del Sindaco, degli indirizzi generali di governo e delle linee programmatiche, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento del Consiglio comunale: tale adempimento avrebbe dovuto compiersi già nella seduta di insediamento così come avviene in ogni Comune d’Italia!
Inoltre, i rappresentanti Udc e Pd avevano chiesto di anticipare la discussione sulla modifica dell’art. 106 dello Statuto al fine di far affermare il pieno rispetto, anche all’interno del Consiglio comunale di Latiano, del principio della irretroattività della legge e degli atti amministrativi affinché ogni soggetto possa valutare le conseguenze dei propri atti in base alla legge vigente al momento in cui l’atto è compiuto.
In particolare, l’attuale maggioranza in Consiglio comunale intende cancellare la norma che prevede la incompatibilità alla carica di revisore per tutti coloro i quali risultavano essere candidati nelle ultime elezioni amministrative e che non avevano conseguito la elezione.
La ragione della norma statutaria è quella di impedire speculazioni politiche ed atti clientelari.
Tali determinazioni assumono connotazioni ancora più gravi se si considera che il Consiglio comunale era stato convocato anche per discutere della destinazione urbanistica di via Roma a fini commerciali senza che ai consiglieri comunali (anche a quelli della maggioranza) fossero notificati lo studio di fattibilità e le entità progettuali e senza che tale trasformazione urbanistica fosse preventivamente approvata dalla competente Commissione consiliare (non ancora costituita).
Nella impossibilità di instaurare un dibattito sereno e rispettoso della legge oltre che dei ruoli politici di maggioranza e di opposizione, i gruppi consiliari Udc e Pd - ritenendo peraltro che il comportamento di chiusura fin qui assunto dall’Amministrazione comunale corrisponda solo ai disegni oscuri di cattivi suggeritori - intendono proseguire nella loro azione di protesta.
Qualora tale atteggiamento dell’Amministrazione comunale rappresenti una reazione alla protesta levata alcune settimane addietro dall’Udc e dal Pd contro l’istituzione dell’Ufficio di Gabinetto, si invitano il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri comunali di maggioranza a promuovere, al loro interno, una riflessione finalizzata a comprendere l’inutilità ed anche la controproducenza dei tre consulenti incaricati.
Si ribadisce pertanto la ferma protesta per la nomina dell’Ufficio di Gabinetto, i cui costi avrebbero potuto essere orientati verso la soluzione dei tanti problemi concreti che ogni giorno i cittadini latianesi sono costretti ad affrontare.
L’azione di protesta dell’Udc e del Pd ha trovato anche l’adesione politica della Federazione dei Verdi, a conferma della tenuta di una coalizione che rappresenta la metà dell’elettorato latianese.
Il Gruppo Consiliare UDC
Claudio Ruggiero
Gabriele Argentieri
Mauro Vitale
Salvatore Zucchero
Il Gruppo Consiliare PD
Antonio Gioiello