domenica 29 maggio 2011

Giuliano Pisapia? Oggi lo preferisco.

Sarà che, se ci dovesse essere un certo esito dei ballottaggi, si sente aria di un “governo di larghe intese” (Pierferdinando Casini auspica che possa essere allargato anche alla “parte migliore del Pdl”: i democristiani, del resto, non hanno governato da soli anche quando avevano la maggioranza assoluta…).
Sarà che… se proprio non se ne vogliono andare… in qualche modo occorre suonare la campanella!
Sarà che la voglia di cambiamento è tale e tanta che anche i “moderati”, talvolta, decidono di lasciare repentinamente la strada vecchia… .
Sarà che non si può più sopportare una immagine internazionale dell’Italia umiliata come all’ultimo G8.
Sarà per tutto questo, e per altro ancora, che, nella osservazione a distanza del ballottaggio di Milano, mi ritrovo a simpatizzare per Giuliano Pisapia.
Per favorirne l’approccio, riporto, qui di seguito, il curriculum di quest’uomo (tratto dal suo sito), certamente diverso da come io idealizzerei il sindaco – tipo di una grande città italiana, che ha però tratti di semplicità, di simpatia, di eccezionale normalità… tali da farmelo cosiderare affidabile: un Sindaco giusto, insomma, a mio avviso, per questi tempi complessi.

«Sono nato a Milano, il 20 maggio del 1949. Faccio l’avvocato e vorrei diventare il sindaco della città che amo e nella quale ho sempre vissuto.
Mi sono laureato in Scienze politiche e Giurisprudenza. Negli anni dell’università ho cominciato a lavorare: educatore al carcere minorile Beccaria, operaio in un’industria chimica, impiegato in banca. Solo a trent’anni ho cominciato a fare l’avvocato. Il mio lavoro di penalista mi ha portato a contatto con le ingiustizie, le disuguaglianze, la mancanza di diritti. Ho seguito, insieme al mio studio, molti tra i processi più importanti di questi ultimi anni – da quello conosciuto come “Toghe sporche” (imputati Previti, i giudici Squillante e Metta ed altri) in cui ero parte civile – ai fatti del G8 di Genova dove sono stato l’avvocato della famiglia di Carlo Giuliani; fino al processo per l’uccisione di Dax. Uno dei processi che ricordo con particolare commozione è quello in cui ho difeso Germano Nicolini, comandante partigiano, accusato e condannato ingiustamente per l’uccisione di Don Pessina, riabilitato al termine del processo di revisione.
Ho partecipato a numerosi collegi internazionali di difesa, tra i quali quello per il leader curdo Ocalan . Ma ho anche continuato a seguire i casi minori, quelli che riguardano la gente comune, gli emarginati, i tossicodipendenti e che non finiscono sulle prime pagine dei giornali. Proprio partendo da questo ho deciso di mettere la mia esperienza a disposizione della città.Sono certo che per essere più ricca, attraente e sicura, una città deve cominciare con l’essere più giusta.
Per me la politica è soprattutto servizio. E’ un insegnamento che ho imparato nella mia famiglia, prima ancora che sui banchi del liceo classico Berchet. Da mio padre, Giandomenico, avvocato, ho ereditato l’amore per il diritto e i diritti; da mia madre, Margherita, cattolica, l’attenzione per i più deboli. Dalla politica intesa come impegno volontario – scout, barelliere per la Croce Rossa, tra gli angeli del fango di Firenze, in delegazione nei luoghi più poveri e in quei Paesi dove il diritto e la dignità delle persone sono calpestate – alla politica nelle istituzioni: il mio impegno sulla città mi ha portato, nel 1996, ad essere eletto deputato come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. In quella legislatura sono stato presidente della commissione giustizia della Camera dei deputati. Nel 2001 sono stato rieletto deputato e sono stato presidente del Comitato carceri. Credo nel ricambio, penso che la politica non debba essere un mestiere a vita, per questo non ho accettato di candidarmi per la terza volta.
Per la coalizione di centrosinistra, alla vigilia delle elezioni del 2006, ho coordinato il gruppo che ha preparato il programma per la giustizia. Nel 2009 sono stato chiamato a presiedere la Commissione ministeriale per la riforma del codice penale. Ho scritto diversi saggi. L’ultimo, «In attesa di giustizia, dialogo sulle riforme possibili», è il compendio di quelle esperienze: perché cambiare si può.
Non ho figli, ma sono felice di avere intorno a me il figlio di mia moglie e sette nipoti: una squadra di ragazzi tra i 12 e i 30 anni che adoro e che ogni estate riunisco per un viaggio tutti insieme. Sono un gran viaggiatore e sono stato molto sportivo: calcio, sci, pallanuoto a livello agonistico. Adoro il mare e andare in moto. Non so cucinare e la sera mi addormento leggendo Topolino, il mio fumetto preferito fin da quando ce lo contendevamo, nella nostra casa di viale Montenero, io e i miei sei fratelli.»

… Per dirla tutta, anche io uso chiudere le mie giornate leggendo Topolino, come quando, in casa, me lo contendevo con mia sorella, mio fratello ed i miei genitori.

giovedì 19 maggio 2011

Trasparenza

La Commissione Elettorale Comunale - presieduta dal Sindaco Antonio De Giorgi e composta da me, in rappresentanza dell’opposizione, e dai consiglieri di maggioranza Angelo Gaglione e Felice Cariolo - si è riunita stamane per procedere alla nomina degli scrutatori da impiegare nei 14 seggi che saranno allestiti per i Referendum Popolari in programma per domenica 12 e lunedì 13 giugno prossimi.
In ogni sezione elettorale, oltre il Presidente del seggio (nominato dalla Corte d’Appello) ed il suo Segretario, è prevista la presenza di tre scrutatori per le consultazioni referendarie e di quattro scrutatori in occasione di elezioni.
La Commissione, all’unanimità, ha deliberato la nomina dei tre scrutatori per ciascuno dei 14 seggi elettorali (in tutto 42) mediante sorteggio tra i nominativi compresi nell’apposito Albo Comunale (composto da 1254 nominativi).
Si è proceduto quindi al sorteggio, con modalità elettroniche, e ne è risultata la seguente composizione dei seggi:
Sezione 1: Menna Bartolo, Gagliani Alberto, Nigro Cosimo;
Sezione 2: Camassa Lucia, Argentiero Antonella, Diamante Giuseppe;
Sezione 3: Enz Fanny, De Fazio Salvatore, Ligorio Alessandro;
Sezione 4: De Fazio Ada, Montanaro Danilo, Musselli Patrizia;
Sezione 5: Spinelli Angelo, Nisi Maria Michela, Saponaro Vincenzo Rocco;
Sezione 6: Natale Maria, Schiena Antonio, Pisani Amelia;
Sezione 7: Rubino Giuseppe, Gatti Federica, Errico Cosimina;
Sezione 8: Rubino Margherita, De Virgilio Cosimo, Farina Annalisa;
Sezione 9: Scarafino Antonella, Guarini Francesco, Calavita Daniela;
Sezione 10: Piroscia Emanuela, Calò Maria Cotrina, Chirico Cosimo;
Sezione 11: Madaghiele Mario, Prezzemolo Marco, Giovedissanto Gianfranco;
Sezione 12: Palma Giovanni, Nisi Carmela, Lamarina Giuseppina;
Sezione 13: Cucci Maria Antonella, Giannotto Pasqua, De Amicis Mimina;
Sezione 14: Rubino Marilena, Turnaturi Giuseppina, Baldari Carlo.
La Commissione ha anche proceduto al sorteggio di ulteriori 42 nominativi da utilizzare, nell’ordine di estrazione elettronica, per la sostituzione dei titolari che eventualmente dovessero comunicare la rinuncia. Questi i loro nominativi, nell’ordine: Scarafile Tiziano, Caniglia Simona, Montanaro Anna Rita, Molfetta Anna, Cervellera Loredana, Milano Margherita, Ribezzo Francesco, De Nitto Veronica, Memmola Lucia, Palma Antonia, Rubino Daniela, Elettro Emilio Francesco, Caniglia Ilaria, Calabrese Maria Teresa, Rubino Ylenia, Conte Carmela, Errico Maria Rosaria, Vacca Giuseppina, Caramia Federico Davide, Scarafile Giangabriele, Taurisano Rosarita, Baldari Daniela, Taurisano Cosimo, Vitale Danilo, Erriquez Pia Lucia Maria, Contente Elisa, Degliangeli Salvatore, Chirico Maria, Gonoli Giovanna, Spagnulo Gianpiero, Petrosillo Antonella, De Punzio Claudia, Mazzotta Salvatore Francesco, Rizzo Donatella, Rodia Cosimo, Lamarina Vincenza, Valente Rita, Lamendola Lucia, Gallone Maria Cotrina, Gasbarro Salvatore, Balestra Eliana, Cavallo Katia. Ritengo che la scelta operata oggi, all’unanimità, dalla Commissione Elettorale Comunale, rappresenti un atto di civiltà politica poiché, nell’ottica della trasparenza dell’azione amministrativa e della parità delle condizioni di accesso di tutti i cittadini ai pubblici servizi, è stata accantonata la prerogativa - pur riconosciuta dall’ordinamento - della individuazione nominativa degli scrutatori.

domenica 8 maggio 2011

Festa dell’Europa

Il 9 maggio 1950 Robert Schuman presentava la proposta di creare un'Europa organizzata, indispensabile al mantenimento di relazioni pacifiche fra gli Stati che la componevano.


La proposta, nota come "dichiarazione Schuman", è considerata l'atto di nascita dell'Unione europea.


E’ così che la giornata del 9 maggio è diventata un simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all'inno, al motto (“unità nella diversità”) ed alla moneta unica, identifica l'entità politica dell'Unione Europea.


Riporto, qui di seguito, il testo integrale della dichiarazione di Robert Schuman, che allora era Ministro degli Esteri francese. Ritengo che si tratti di uno strumento utile per riflettere sulla capacità di visione che avevano gli uomini politici appartenenti ad una generazione uscita dalle Grandi Guerre, decisamente protesa alla costruzione della pace e della concordia tra i popoli. Rilevante, a mio avviso, è anche il senso di responsabilità espresso verso il vicino continente africano. La rilettura di quella dichiarazione, a mio parere, stimola riflessioni attuali. Dal 9 maggio 1950 molti passi avanti sono stati compiuti dai Paesi europei - nell’orizzonte tracciato dai padri fondatori dell’Unione Europea (ricordo, in particolare, Konrad Adenauer, Alcide De Gasperi, Winston Churchill e Jean Monnet) - ma si sono accusate anche tante battute d’arresto. A leggere le cronache politiche di pochi giorni addietro (“frizioni” diplomatiche tra Francia e Italia in tema di immigrazione) , si trae la cifra di un percorso ancora lungo da compiere.



La pace mondiale non potrà essere salvaguardata se non con sforzi creativi, proporzionali ai pericoli che la minacciano.


Il contributo che un'Europa organizzata e vitale può apportare alla civiltà è indispensabile per il mantenimento di relazioni pacifiche. La Francia, facendosi da oltre vent'anni antesignana di un'Europa unita, ha sempre avuto per obiettivo essenziale di servire la pace. L'Europa non è stata fatta: abbiamo avuto la guerra.


L'Europa non potrà farsi una sola volta, né sarà costruita tutta insieme; essa sorgerà da realizzazioni concrete che creino anzitutto una solidarietà di fatto. L'unione delle nazioni esige l'eliminazione del contrasto secolare tra la Francia e la Germania: l'azione intrapresa deve concernere in prima linea la Francia e la Germania.


A tal fine, il governo francese propone di concentrare immediatamente l'azione su un punto limitato ma decisivo.


Il governo francese propone di mettere l'insieme della produzione franco-tedesca di carbone e di acciaio sotto una comune Alta Autorità, nel quadro di un'organizzazione alla quale possono aderire gli altri paesi europei.
La fusione della produzioni di carbone e di acciaio assicurerà subito la costituzione di basi comuni per lo sviluppo economico, prima tappa della Federazione europea, e cambierà il destino di queste regioni che per lungo tempo si sono dedicate alla fabbricazione di strumenti bellici di cui più costantemente sono state le vittime.


La solidarietà di produzione in tal modo realizzata farà si che una qualsiasi guerra tra la Francia e la Germania diventi non solo impensabile, ma materialmente impossibile. La creazione di questa potente unità di produzione, aperta a tutti i paesi che vorranno aderirvi e intesa a fornire a tutti i paesi in essa riuniti gli elementi di base della produzione industriale a condizioni uguali, getterà le fondamenta reali della loro unificazione economica.


Questa produzione sarà offerta al mondo intero senza distinzione né esclusione per contribuire al rialzo del livello di vita e al progresso delle opere di pace. Se potrà contare su un rafforzamento dei mezzi, l'Europa sarà in grado di proseguire nella realizzazione di uno dei suoi compiti essenziali: lo sviluppo del continente africano. Sarà così effettuata, rapidamente e con mezzi semplici, la fusione di interessi necessari all'instaurazione di una comunità economica e si introdurrà il fermento di una comunità più profonda tra paesi lungamente contrapposti da sanguinose scissioni.


Questa proposta, mettendo in comune le produzioni di base e istituendo una nuova Alta Autorità, le cui decisioni saranno vincolanti per la Francia, la Germania e i paesi che vi aderiranno, costituirà il primo nucleo concreto di una Federazione europea indispensabile al mantenimento della pace. Per giungere alla realizzazione degli obiettivi così definiti, il governo francese è pronto ad iniziare dei negoziati sulle basi seguenti.


Il compito affidato alla comune Alta Autorità sarà di assicurare entro i termini più brevi: l'ammodernamento della produzione e il miglioramento della sua qualità: la fornitura, a condizioni uguali, del carbone e dell'acciaio sul mercato francese e sul mercato tedesco nonché su quelli dei paese aderenti: lo sviluppo dell'esportazione comune verso gli altri paesi; l'uguagliamento verso l'alto delle condizioni di vita della manodopera di queste industrie.


Per conseguire tali obiettivi, partendo dalle condizioni molto dissimili in cui attualmente si trovano le produzioni dei paesi aderenti, occorrerà mettere in vigore, a titolo transitorio, alcune disposizioni che comportano l'applicazione di un piano di produzione e di investimento, l'istituzione di meccanismi di perequazione dei prezzi e la creazione di un fondo di riconversione che faciliti la razionalizzazione della produzione. La circolazione del carbone e dell'acciaio tra i paesi aderenti sarà immediatamente esentata da qualsiasi dazio doganale e non potrà essere colpita da tariffe di trasporto differenziali. Ne risulteranno gradualmente le condizioni che assicureranno automaticamente la ripartizione più razionale della produzione al più alto livello di produttività.


Contrariamente ad un cartello internazionale, che tende alla ripartizione e allo sfruttamento dei mercati nazionali mediante pratiche restrittive e il mantenimento di profitti elevati, l'organizzazione progettata assicurerà la fusione dei mercati e l'espansione della produzione.


I principi e gli impegni essenziali sopra definiti saranno oggetto di un trattato firmato tra gli stati e sottoposto alla ratifica dei parlamenti. I negoziati indispensabili per precisare le misure d'applicazione si svolgeranno con l'assistenza di un arbitro designato di comune accordo : costui sarà incaricato di verificare che gli accordi siano conformi ai principi e, in caso di contrasto irriducibile, fisserà la soluzione che sarà adottata.


L'Alta Autorità comune, incaricata del funzionamento dell'intero regime, sarà composta di personalità indipendenti designate su base paritaria dai governi; un presidente sarà scelto di comune accordo dai governi; le sue decisioni saranno esecutive in Francia, Germania e negli altri paesi aderenti. Disposizioni appropriate assicureranno i necessari mezzi di ricorso contro le decisioni dell'Alta Autorità.


Un rappresentante delle Nazioni Unite presso detta autorità sarà incaricato di preparare due volte l'anno una relazione pubblica per l'ONU, nelle quale renderà conto del funzionamento del nuovo organismo, in particolare per quanto riguarda la salvaguardia dei suoi fini pacifici.


L'istituzione dell'Alta Autorità non pregiudica in nulla il regime di proprietà delle imprese. Nell'esercizio del suo compito, l'Alta Autorità comune terrà conto dei poteri conferiti all'autorità internazionale della Ruhr e degli obblighi di qualsiasi natura imposti alla Germania, finché tali obblighi sussisteranno.




giovedì 5 maggio 2011

Il programma triennale delle assunzioni al Comune dimentica gli Assistenti Sociali

Ho depositato, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, ai sensi dell’articolo 15 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale di Latiano n. 95 del 10.10.1996, la seguente mozione:




PREMESSO


che con Deliberazione della Giunta Comunale n. 68 del 15 aprile 2011 è stato incaricato il Servizio Risorse Umane per l’avvio delle procedure finalizzate alla selezione di aspiranti ad incarichi a tempo determinato in qualità di Assistenti Sociali, attraverso formazione di apposita graduatoria da utilizzare per l’eventuale conferimento di incarichi lavorativi della durata di un anno, in base all’ordine della graduatoria e fino ad esaurimento della stessa;



che nella narrativa di tale dispositivo è riportata la sintesi della relazione dell’Assessore alle Politiche Sociali, la quale riferisce alla Giunta che nel corso dell’anno 2011 saranno collocate in quiescenza le due Assistenti Sociali dipendenti del Comune e che pertanto è necessario programmare la loro sostituzione, atteso che risulta indispensabile la presenza in servizio di tale figura professionale;



che, sempre nella narrativa dell’Atto Deliberativo in commento, si dichiara testualmente che “le vigenti norme in materia di assunzioni non consentono, per il corrente anno, di coprire organicamente i posti che si renderanno vacanti a causa delle limitazioni in tale materia per gli anni 2011, 2012, 2013, per cui l’unica possibilità è costituita dall’affidamento di tale incarico a tempo determinato, nelle more che si determinino le condizioni per procedere alla copertura dei posti a tempo indeterminato”;



CONSIDERATO


che con Deliberazione della Giunta Comunale n. 70 del 15 aprile 2011 è stato approvato il programma triennale delle assunzioni, nell’ambito del quale, tra le varie figure professionali individuate, non è contemplata quella dell’Assistente Sociale, sia per le assunzioni a tempo determinato, sia per le assunzioni a tempo indeterminato;



RILEVATO


che quanto immediatamente innanzi considerato rappresenti una lacuna a fronte delle determinazioni in premessa richiamate;



RITENUTO


che la peculiarità della figura professionale dell’Assistente Sociale, dalle cui funzioni discende l’infungibilità nell’ambito della organizzazione dell’Ente, richiede i caratteri della stabilità nel rapporto di lavoro al fine di garantire continuità nella gestione delle problematiche assunte in carico;



SI PROPONE


l’adozione del seguente dispositivo da parte del Consiglio Comunale:



1. Impegnare l’Amministrazione Comunale a modificare il programma triennale delle assunzioni 2011/2013, approvato con Deliberazione della Giunta Comunale n. 70 del 15 aprile 2011, inserendo nell’ambito dello stesso la pianificazione dell’assunzione a tempo indeterminato di personale appartenente al profilo professionale di Assistente Sociale, fatto comunque salvo il rispetto delle limitazioni imposte dalla normativa vigente in materia di contenimento della spesa per il personale dipendente.



F.to: I Consiglieri Comunali Claudio Ruggiero, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale

mercoledì 4 maggio 2011

Esiste ancora il “Procuratore Legale”?

Ho depositato, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, la seguente interrogazione a risposta orale, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.



Con Deliberazione della Giunta Comunale n. 70 del 15 aprile 2011 è stato approvato il programma triennale delle assunzioni, nell’ambito del quale - tra l’altro - è indicata l’assunzione a tempo indeterminato, nell’anno 2013, di una unità lavorativa appartenente alla categoria D3, da assegnare al Settore Legale – Contenzioso, con il profilo professionale di “Procuratore Legale”.


I sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono di conoscere la specifica connotazione classificatoria di detto profilo professionale.


F.to: I Consiglieri Comunali Claudio Ruggiero, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale

martedì 3 maggio 2011

Due mesi per ricopiare un Bando?

Ho depositato stamane, presso l’Ufficio Protocollo del Comune, la seguente interrogazione a risposta scritta, ai sensi dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale.



All’Albo Pretorio del Comune di Latiano è stato pubblicato il Bando di gara, mediante procedura aperta, per la concessione di locali comunali per l’affidamento dei servizi di ludoteca comunale e attivazione e gestione del centro socio – educativo diurno per minori.


Detto Bando risulta ritirato in data 11 marzo 2011 con la seguente motivazione, espressa in una apposita comunicazione a firma del Responsabile del procedimento, dr.ssa Stella Lucia Errico: “in quanto necessita di rettifica per errori di trascrizione”.


Ritenuto che sia ormai trascorso un congruo termine per la dichiarata rettifica degli “errori di trascrizione”, i sottoscritti Consiglieri Comunali chiedono di conoscere ogni determinazione che l’Amministrazione Comunale intende assumere in ordine al procedimento di cui trattasi.



F.to:

I Consiglieri Comunali Claudio Ruggiero, Gabriele Argentieri, Mauro Vitale

domenica 1 maggio 2011

Tre anni di “m’impegno”.

Questo blog compie oggi tre anni. Ne è passata di acqua sotto i ponti, da quella (non remotissima, certo) Festa del Lavoro!


Attraverso questo canale di dialogo mi è piaciuto condividere, anche con qualche silenzio, molte delle vicende “pubbliche” che mi hanno coinvolto o quantomeno interessato. E spesso mi è piaciuto, semplicemente, raccontare, dal mio punto di vista: per il piacere della scrittura e per il gusto dell’esternazione.


Mi piace anche che, grazie al blog, tutto rimanga sempre consultabile: se ne ricava un piccolo ritratto di me, del mio modo di essere, della mia forza e delle mie debolezze, dei miei dubbi, del mio divenire, della mia parzialità e, perché no, delle mie contraddizioni.


Confesso che mi è capitato di rileggermi. E questo “esercizio” mi ha messo in discussione, forse mi ha pure migliorato (vabbè: se mi ha migliorato, solo un po’…).


Ringrazio quanti continuano a dedicarmi un po’ di attenzione (è una piccola vanità, questa, che ben comprenderanno gli altri bloggers).


Spero di aver contribuito, finora, con questa esperienza di http://mimpegno.blogspot.com, ad animare un dibattito locale che, soprattutto fra le giovani generazioni, oggi vedo comunque più vivace rispetto a tre anni addietro.


Per il futuro, il mio… impegno… sarà anche quello di esserci ancora. E, magari, di esserci sempre meglio.