mercoledì 20 febbraio 2013

Per l’avvenire

«Ebbene, siamo qui provenienti da una lunga ed utile esperienza democratica (…), siamo qui ancor oggi, non per fare delle piccole cose, non per puntellare condizioni logorate, non per provvedere all’amministrazione del passato, ma, nella salvaguardia dei valori permanenti ed essenziali della nostra tradizione e della nostra civiltà, per lavorare con tutte le nostre forze per un nuovo, più giusto, più umano assetto della nostra società. Siamo qui insomma per l’avvenire».
Aldo Moro, dal discorso al Consiglio nazionale della Democrazia Cristiana, 29 luglio 1963.

domenica 17 febbraio 2013

Giovani del no profit, motore del Mezzogiorno.

Sono 1.578 le proposte pervenute alla scadenza dei bandi "Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno", l'iniziativa prevista nell'ambito del Piano di Azione e Coesione (Pac) e promossa dal ministro per la Cooperazione internazionale e l'Integrazione Andrea Riccardi e dal ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca.
Il 31 gennaio e il 5 febbraio scorsi, infatti, si sono chiusi i termini per la presentazione delle domande relative agli avvisi pubblici "Giovani per il Sociale" e "Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici", finalizzati a sostenere i progetti del privato sociale per il rafforzamento della coesione socio-economica nelle Regioni Convergenza. Destinatari finali, i giovani under 35 del Sud Italia che attraverso associazioni di volontariato e privato sociale, cooperative ed enti senza scopo di lucro, potranno partecipare al miglioramento dell'offerta di servizi collettivi.
In particolare sono state presentate 891 proposte per l'Avviso "Giovani per il sociale" e 687 per l'Avviso "Giovani per la valorizzazione dei beni pubblici". Le commissioni di valutazione sono già al lavoro e si prevede possano pervenire all'individuazione dei progetti da finanziare entro la prossima estate.
Sotto il profilo geografico la Sicilia, con 551 domande (35% del totale) è stata la Regione con il maggior numero di proposte, a seguire, la Campania con 403 proposte (25.5%), la Puglia con 317 (20%) e la Calabria con 273 (17.3%). Le richieste di partecipazione provenienti da altre regioni d'Italia, per entrambi gli avvisi, sono state 30 (circa il 2%).
Si ha ragione di ritenere, insomma, che dai bandi "Giovani del non profit per lo sviluppo del Mezzogiorno" possano esserci ricadute positive sul nostro territorio, per una comune utilità e per incoraggiare un no profit di giovani che è oggi, al Sud, contenitore propulsivo di entusiasmo, di creatività e di eccellenze. 

giovedì 14 febbraio 2013

"M'impegno" porta a porta

E' in distribuzione il terzo numero di "M'impegno", il mio periodico su carta stampata. Questa volta ho voluto incrementarne la diffusione, attraverso una distribuzione porta a porta, per essere presente, con il mio pensiero, nella campagna elettorale per le prossime elezioni politiche.
Essendo a tutti chiara la mia appartenenza, e note anche le mie simpatie personali, ho ritenuto di esprimere  - in via prioritaria, al di là degli orientamenti politici di ciascun lettore -  un appello a recarsi a votare, nonostante tutto ciò che oggi, talvolta comprensibilmente, induce i cittadini a diffidare della politica... e di chi fa politica.
Inoltre ho voluto  - prima di dare spazio alle questioni di rilevanza prettamente cittadina -  riportare le ragioni che hanno determinato la mancata candidatura al Parlamento di Massimo Ferrarese (il leader del mio Partito  - l'Udc -  in provincia di Brindisi), illustrando quindi i nuovi, ambiziosi, scenari verso cui si proietta ora la sua attenzione politica.

lunedì 11 febbraio 2013

M’illumino di meno 2013

Invito ad aderire  - venerdì prossimo, 15 febbraio -  a “M’illumino di meno”, la giornata del risparmio energetico promossa anche quest’anno dalla trasmissione radiofonica “Caterpillar” di Radio2.
Dalle ore 18 alle ore 19,30 si darà vita al “silenzio energetico” mentre si moltiplicheranno le iniziative di sensibilizzazione su come consumare bene e produrre energia in modo efficiente e pulito.
Alla iniziativa, che a mio avviso riveste un significativo valore etico, hanno già aderito diverse città italiane che, in nome della sostenibilità, almeno per un’ora e mezza limiteranno l’illuminazione a monumenti, piazze, uffici, aule pubbliche. Sarà osservato il risparmio energetico simbolico anche presso alcuni grandi Santuari (Sant’Antonio a Padova, ad esempio). Tanti sono i privati cittadini che offriranno un piccolo contributo di testimonianza presso le loro abitazioni. Molti commercianti sensibili al tema ridurranno all’essenziale l’illuminazione delle vetrine.

sabato 9 febbraio 2013

Allarme Coldiretti: la produzione agricola italiana copre solo il 75% dei nostri consumi.

La produzione agricola nazionale è in grado di garantire quest’anno attorno al 75 per cento del fabbisogno alimentare degli italiani per effetto del crollo dei raccolti che nel 2012 hanno raggiunto il minimo storico di 40 milioni di ettolitri per il vino, ma che fanno segnare un calo che va dal 12 per cento per l’olio di oliva al meno 15 per cento delle mele. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti nel sottolineare che a determinare il calo della produzione industriale segnalato dall’Istat nel 2012 concorre anche l’alimentare (-1,3 per cento). Se la vendemmia  - sottolinea la Coldiretti -  si è attestata sui valori minimi da quasi 40 anni per un totale di appena 40 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è scesa a 4,8 milioni di quintali e quella di pomodoro da conserva si è ridotta del 12 per cento attorno ai 4,4 milioni di tonnellate. Si tratta in questi casi  - continua la Coldiretti -  degli effetti dell’andamento climatico anomalo che nell’ultimo anno, a causa del gelo invernale, della siccità estiva e dei nubifragi autunnali, ha provocato un crollo dei raccolti.. Il rischio  - denuncia la Coldiretti -  è ora quello di un aumento delle importazioni di ingredienti di diversa qualità da spacciare come “made in Italy” come il concentrato di pomodoro cinese, l'extravergine tunisino, le mozzarelle taroccate ottenute da latte in polvere, paste fuse e cagliate provenienti dall'estero. Un pericolo che  - conclude la Coldiretti -  evidenzia la necessità di tenere alta la guardia e di stringere le maglie troppo larghe della legislazione a partire dall'obbligo di indicare in etichetta la provenienza della materia prima impiegata, voluto con una legge nazionale all'inizio dell'anno approvata all'unanimità dal Parlamento italiano, ma non applicata.
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Fin qui l’allarme, giusto, lanciato da Coldiretti. Ma occorre aggiungere una riflessione, altrettanto seria, sia sulla necessità di salvaguardia del territorio, affinché la cementificazione non continui a sottrarre spazi vitali all’ambiente, e sia sulla opportunità di una maggiore attenzione, delle giovani generazioni, verso l’agricoltura come opportunità di sviluppo, di benessere e di lavoro.