venerdì 26 dicembre 2014

Circolo tennis – ex palazzetto dello sport. Decisione affrettata.

Martedì scorso, 23 dicembre, il Consiglio Comunale ha approvato la convenzione per la concessione all’Associazione Sportiva Dilettantistica “Circolo Tennis Latiano”  - in estensione della precedente concessione (per 10 anni, dal 2013) delle strutture site in via Fratelli De Girolamo -  dell’impianto sportivo comunale, ex palazzetto dello sport, sito in via Einaudi, per 25 anni (fino al 31 dicembre 2039). Sono intervenuto nella discussione consiliare, ritenendo opportuno favorire una riflessione ponderata prima dell’assunzione di tale decisione, e riporto qui di seguito le mie parole; non ho partecipato alla votazione finale sull’argomento poiché  - come preventivamente comunicato al Presidente del Consiglio e ad un paio di colleghi Consiglieri dell’opposizione -  impegni improcrastinabili sopraggiunti mi hanno costretto a lasciare l’aula consiliare poco dopo il mio intervento.

Prendo atto favorevolmente della forza e del coraggio dell’Associazione Sportiva Circolo Tennis Latiano, che si è proposta per la gestione del terreno e del fabbricato ex palazzetto dello sport sito in via Einaudi: testimonianza della qualità e della vitalità di questo sodalizio, tradizionalmente molto attivo, che è un bell’esempio a dispetto di un modello di associazionismo che spesso sopravvive solo grazie ai contributi pubblici.
Colgo l’occasione, preliminarmente, per richiamarmi a quando  - circa due anni addietro -  si discusse in Consiglio Comunale della convenzione per l’affidamento in concessione della gestione dei campi da tennis comunali; in quella circostanza il mio capogruppo propose delle piccole modifiche, di ordine tecnico ed amministrativo, alla bozza della convenzione illustrata dall’Amministrazione Comunale e qualcuno  - fuori da quest’aula -  volle concludere che noi fossimo avversari del Circolo Tennis: ciò non era vero allora e , ovviamente, non lo è nemmeno oggi.
Ammetto che l’ipotesi di concessione di un immobile comunale per 25 anni ad un soggetto privato, sia pure una Associazione Sportiva, mi allerta ma comprendo che l’investimento a cui si impegna il Circolo Tennis richiede tempi di ammortamento lunghi (non so quanto giustamente lunghi, ma lunghi).
Rilevo che, nella bozza di convenzione allegata alla Deliberazione di Consiglio Comunale che si intende approvare oggi, non è indicata  - all’articolo 9 -  la somma, si legge, “pagabile in rate trimestrali”, da corrispondere “a parziale rimborso delle spese sostenute per la manutenzione ordinaria e straordinaria delle aree a verde e degli alberi circostanti, per la manutenzione straordinaria dei locali adibiti a servizi e per i lavori da effettuarsi a carico del concessionario”.
Rilevo inoltre che  - in allegato alla proposta del Circolo Tennis ed alla Deliberazione che si intende approvare in Consiglio Comunale -  manca un progetto del completamento del manufatto fantasma – ex palazzetto dello sport oggi presente in via Einaudi.
Ritengo (ma la mia valutazione è solo in termini superficialmente politici) che in termini di efficienza  - valutata la performance politico – amministrativa offerta in questi quattro anni e mezzo di attività -  in termini, ripeto, di efficienza il Circolo Tennis dia oggi più garanzie dell’Amministrazione Comunale in carica.
Ribadisco, come già in passato ho avuto modo di affermare, anche sul mio blog, che il palazzetto dello sport, o il “palestrone”, non costituiscono a mio modo personale di vedere, una priorità assoluta per la comunità latianese, in un tempo di crisi che richiama l’attenzione della politica su altre emergenze. Dunque ben venga, a tal proposito, l’intervento del privato.
Osservo, peraltro, che né quest’Amministrazione Comunale, né la precedente (la cui esperienza fu però tragicamente, come è noto, interrotta anzitempo), sono state in grado di offrire un nuovo palazzetto dello sport a Latiano.
Concludo di non disporre oggi, almeno io, di elementi sufficienti a consentirmi una serena, tranquilla, approvazione della proposta avanzata dal Circolo Tennis, acquisita al protocollo comunale solo in data 3 dicembre 2014. Manca, peraltro, in merito, il parere della preposta Commissione Consiliare, come poc’anzi hanno ammesso i componenti della stessa.

lunedì 22 dicembre 2014

Non ce n’era bisogno (riflessioni sull’ultimo comunicato del Sindaco di Latiano)

Caro Sindaco,
ho letto su “La voce di Latiano” il Tuo comunicato di chiarimenti in merito al contributo recentemente erogato dal Comune di Latiano in favore della Parrocchia “San Giuseppe Lavoratore”.
Premetto che, per ritenuta opportunità, mi ero astenuto, nei giorni scorsi, dal partecipare al coro delle polemiche che avevano fatto seguito alla Deliberazione di Giunta Comunale con la quale era stata disposta l’assegnazione dei venticinquemila euro.
Il Tuo intervento di “chiarezza”, però, mi sollecita ad intervenire  - sia pure solo dal mio blog -  anzitutto per rispetto dell’intelligenza dei latianesi.
Se infatti è vero, così come tu scrivi, che “la Legge Regionale n. 4 del 4/2/1994 (che ha recepito la Legge dello Stato n. 10 del 28/1/1977) stabilisce che ogni anno, in presenza di oneri di urbanizzazione secondaria, va accantonato il 7% da destinare alle strutture delle confessioni religiose che ne abbiano fatto richiesta” e se è vero che “è la suddetta Legge Regionale, nel suo art. 3, a stabilire che i Comuni devono devolvere annualmente alle competenti autorità religiose una somma non inferiore al 7% dei contributi loro spettanti per oneri di urbanizzazione secondari”, è anche vero che, in ragione del principio di trasparenza affermato dal nostro Ordinamento giuridico, ci sarebbe da aspettarsi, da parte dell’Ente percettore degli oneri di urbanizzazione secondaria, una evidenza della quota accantonata annualmente (che se, appunto, sarà sviluppata da una percentuale “non inferiore” a quel 7% indicato dalla norma regionale, richiederà l’esercizio di una facoltà presupposta) e  - perché no? -  un avviso correlato alla disponibilità di tale somma ed ai criteri di assegnazione della stessa.
In caso di più richiedenti, mi chiedo infatti, come avviene l’individuazione del beneficiario o la ripartizione della somma?
A voler davvero fare “chiarezza”, insomma, non si possono trascurare queste indicazioni fondamentali.
Altrimenti, a meno che non si voglia solo alimentare le polemiche, è meglio non tornare sull’argomento!
E poi c’è la tempistica, la cui causalità sugli effetti polemici non Ti è sfuggita (scrivi infatti, nel Tuo comunicato: “è vero che siamo in campagna elettorale…”). Non so, a tal proposito, chi sia stato più intempestivo, tra chi ha disposto l’erogazione del contributo e chi l’ha richiesta. Forse queste cose vanno programmate per tempo, sui due fronti, se non si vuole finire oggetto di speculazioni… e se non si vuole correre il rischio di lasciare una Chiesa senza la vetrata artistica.
Ti saluto cordialmente.
Gabriele Argentieri

mercoledì 17 dicembre 2014

Alleanze, ultima chiamata.

Io a Mauro Vitale abbiamo diffuso stasera il seguente documento.

Nello scorso mese di settembre avevamo pubblicamente sollecitato l’avvio di un dialogo tra le diverse anime del centrosinistra latianese, nella consapevolezza dell’esistenza di un’ampia area critica rispetto all’operato dell’Amministrazione Comunale in carica e nell’intento di organizzare una coalizione genuinamente riformista, capace di dare vita ad un’esperienza moderna ed efficace di amministrazione della città.
La nostra iniziativa scaturiva dalla considerazione dell’irricevibilità dell’invito, rivoltoci dal Sindaco Antonio De Giorgi, a condividere un percorso politico – programmatico in continuità con l’attuale  - per noi deludente -  esperienza di governo della città di Latiano.
Quando abbiamo lanciato il nostro appello non esisteva, nel centrosinistra, un’ipotesi credibile di alternativa organizzata all’attuale maggioranza: tale circostanza rinsaldava evidentemente un sentimento di sicurezza e di autosufficienza, da parte del Sindaco uscente e della sua residua maggioranza.
Ci era sembrato subito chiaro che occorresse fare sintesi, rinunciando anche a proporci alla guida di una coalizione (come molti nostri amici si aspettavano che accadesse) pur di agevolare l’incontro tra le diverse componenti che si andavano organizzando.
Purtroppo non tutti sono apparsi disponibili a “fare insieme”. 
In questo periodo, abbiamo quindi seguito con interesse lo sforzo profuso dall’Avvocato Mino Maiorano con l’intento di avvicinare alla politica risorse nuove, giovani soprattutto: obiettivo di non poco conto, nell’attuale fase di crescente e generalizzata disaffezione alla politica.
Maiorano  - un professionista mai candidatosi alle elezioni comunali, il cui nominativo quale candidato Sindaco era stato avanzato, negli scorsi mesi estivi, da una componente interna al Partito Democratico -  ha contribuito a portare “aria nuova” nella politica latianese ed oggi, certamente, è possibile affermare che, nell’ambito del centrosinistra cittadino, esiste, almeno, una alternativa vera all’offerta politico – amministrativa del Sindaco Antonio De Giorgi.
Apprezziamo l’appello rivolto nei giorni scorsi dagli Ecopacifisti ma riteniamo che occorra andare anche oltre.
Riteniamo necessario esortare tutte le aggregazioni politiche, che finora sono andate organizzandosi, a muovere un passo in avanti, più ambizioso di quelli mossi finora, per la realizzazione di un governo forte  - forte non solo del consenso popolare ma anzitutto della novità delle idee e della capacità di metterle in pratica -  ed il centrosinistra ha il dovere di corrispondere a questa esigenza.
Al bando, allora, i tatticismi ed i calcoli personali e di bottega!
Proviamo ad unire il centrosinistra latianese!
Non disorientiamo, con egoistiche divisioni, l’elettorato del centrosinistra, largamente maggioritario, che ragionevolmente reclama un atto di responsabilità da parte di ciascuno dei soggetti politici in campo!
Sono ormai maturi i tempi per un confronto improntato alla pari dignità politica di tutti gli interlocutori.
La base di partenza del dialogo che auspichiamo dovrà però essere una lettura critica, non preconcetta ma realistica, di questi ultimi quattro anni e mezzo di Amministrazione Comunale.
Occorrerà avere il coraggio e l’onestà intellettuale di ammettere gli errori ma anche le difficoltà oggettive.
Solo dopo di ciò si potranno concordemente tracciare le linee fondamentali della nuova Amministrazione cittadina, con l’umiltà di chi sa che il compito sarà comunque difficile, con la serietà di chi non vuole seminare false illusioni; punti programmatici imprescindibili dovranno essere: trasparenza e legalità nella gestione della cosa pubblica, tutela del territorio e del patrimonio architettonico e artistico esistente, rilancio degli istituti partecipativi.
L’elaborazione del programma sarà il primo test di tenuta della coalizione con cui presentarsi agli elettori: occorrerà confrontarsi senza riserve ed avere il coraggio di fare sintesi solo intorno a ciò che è realizzabile, nell’ambito delle risorse realmente disponibili e senza alcuna tentazione di demagogia.
Infine si potranno stabilire i criteri di scelta del candidato Sindaco,con l’auspicio che questa volta la squadra degli Assessori si conosca sin dal primo giorno di campagna elettorale (anche al fine di evitare il riproporsi delle velenose faide che si sono consumate all’interno della coalizione guidata da Antonio De Giorgi).
L’Avvocato Mino Maiorano  - che si è detto sempre disponibile a confrontare la sua candidatura con altre interne al centrosinistra, nell’intento di fare sintesi -  sarà sicuramente pronto a raccogliere questa sfida, con la genuinità del suo progetto e con la serietà che, sul piano personale, lo ha sempre contraddistinto. Se altri non vorranno mettersi in discussione, se ne assumeranno la responsabilità politica; noi non avremo che da proseguire, con rinnovato entusiasmo e nelle forme che si riterranno più opportune, il percorso fin qui intrapreso con l’Avvocato Mino Maiorano.
Noi insomma siamo qui, con i nostri nomi e cognomi, pronti a confrontarci con chiunque sul piano delle idee e del consenso; cerchiamo solo di partecipare alla definizione di un progetto politico credibile nei confronti dell’elettorato latianese; auspichiamo che questo nostro contributo agevoli l’apertura di un dialogo ampio, partecipato e trasparente, a cui non si sottraggano gli altri soggetti politici che intendano mettersi davvero al servizio della comunità latianese. 
Firmato: Gabriele Argentieri, Mauro Vitale

lunedì 15 dicembre 2014

Sulla crisi dell'olivicoltura. Lettera all'Assessore Regionale ed al Vice Ministro

Io e Mauro Vitale abbiamo inviato ieri la seguente lettera all’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari, dott. Fabrizio Nardoni, ponendola, per conoscenza, anche al Vice Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sen. Andrea Olivero.
  
Caro Assessore,
nella prossima seduta del Consiglio Comunale latianese sarà discussa una proposta di deliberazione con la quale si chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle anomale condizioni climatiche e dell’attacco di fitopatie alle piante di ulivo.
Noi condividiamo tale iniziativa, molto opportuna, promossa dal Consigliere Comunale Cosimo Rubino, agronomo, e pertanto non faremo mancare il nostro voto favorevole nella pubblica assise cittadina.
La deliberazione sarà doverosamente trasmessa alla Presidenza della Giunta Regionale, ed in particolare all’Assessorato da Lei guidato, nonché agli altri Comuni limitrofi potenzialmente interessati alla problematica.
Tuttavia, prima ancora che il Consiglio Comunale di Latiano giunga a riunirsi, intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla gravissima situazione determinatasi, affinché la Regione Puglia possa tempestivamente realizzare le verifiche di competenza e programmare ogni possibile intervento.
Quest’anno è stata quasi del tutto inesistente la raccolta delle olive e ciò ha determinato ingenti danni ad una economia locale già pesantemente sfibrata dalla crisi generale.
La distesa di chiome verdi che tipicamente caratterizza il nostro paesaggio appare sempre più ingrigita dalla presenza di fitopatie, come la lebbra, che nel loro lento avanzare erodono la capacità produttiva delle piante e condizionano la qualità delle olive.
Gli agricoltori  - veri e propri custodi del territorio anche a presidio di quella scellerata cementificazione che sta producendo disastri in molte zone d’Italia -  a fronte dei magri ricavi degli ultimi anni devono fare i conti con i costi crescenti dei trattamenti fitosanitari e sono ora chiamati a realizzare investimenti insostenibili, pur di garantire un domani al patrimonio arboreo.
A ciò si aggiunga che  - sull’IMU per i terreni agricoli insistenti nei Comuni (come Latiano) con altitudine fino a 280 metri -  il Governo nazionale non ha ritenuto praticabile altro provvedimento lenitivo se non la proroga del termine di pagamento per alcune settimane.
E’ evidente che tale situazione non può che agevolare l’abbandono delle campagne, sovvertendo peraltro quell’azione di richiamo, indirizzata particolarmente alle giovani generazioni, che è stata promossa dall’Unione Europea e condotta con decisione dalla Regione Puglia.
Al cospetto di tutto ciò urgono dunque interventi straordinari ed urgenti, nei modi e nelle forme che con fiducia rimettiamo a tutti i livelli istituzionali competenti.
Inviamo la presente nota, per conoscenza, al Vice – Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Andrea Olivero  - di cui conosciamo la sensibilità avendone, dapprima, apprezzato l’impegno associativo nelle ACLI e, conseguentemente, condiviso la discesa in campo politico alle elezioni del 2013 -  auspicando una positiva considerazione in ordine alla convergente azione istituzionale che ci si propone di intraprendere.

lunedì 1 dicembre 2014

Microcredito regionale a tasso zero

Giovedì prossimo, 4 dicembre, a partire dalle ore 18 presso la sala Flora al primo piano di palazzo Imperiali, si terrà un incontro pubblico sul tema “Microcredito regionale a tasso zero”. L’iniziativa è organizzata dall’avv. Mino Maiorano (che coordinerà i lavori) e si rivolge particolarmente a piccoli imprenditori, ditte individuali, cooperative, società, titolari di partita IVA e professionisti. Il microcredito d’impresa è un prestito a tasso zero, concesso in circa sessanta giorni e senza bisogno di garanzie finanziarie, riconosciuto alle microimprese pugliesi già esistenti che non riescono ad ottenere un finanziamento dal sistema bancario. La Regione Puglia ha destinato diversi milioni di euro per finanziare tale progetto. All’incontro di giovedì, dopo il saluto ufficiale del sindaco Antonio De Giorgi, relazioneranno Alfredo Malcarne, presidente della Camera di Commercio, Industria e Artigianato di Brindisi, Andrea Vernaleone, dirigente di Puglia Sviluppo, e l’assessore alle Politiche del Lavoro della Regione Puglia, Leo Caroli.  

venerdì 28 novembre 2014

Anche a Latiano... Si può fare!

La cooperativa Noncello è stata fondata nel 1981, su iniziativa del Centro di Salute Mentale di Pordenone, per aiutare cittadini emarginati, che trovano ostacolo nell’accesso alle opportunità lavorative nel mercato del lavoro ordinario, integrandoli o reintegrandoli nel mondo del lavoro con finalità terapeutico riabilitative e di integrazione sociale.
Noncello è oggi la più grande cooperativa sociale del suo genere in Europa, con oltre 650 soci lavoratori.
Alla cooperativa Noncello in particolare, ed alle tante cooperative sociali nate negli anni ottanta per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi chiusi dalla Legge Basaglia, è ispirato il film “Si può fare” (2008), interpretato tra gli altri da Claudio Bisio, esplicitamente dedicato “alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in Italia ed ai 30.000 soci diversamente abili che vi lavorano”.
Da domani la cooperativa sociale “Si può fare”  - costituita da giovani professionisti latianesi che si richiamano ai valori di Noncello e del film -  apre a Latiano, in via G.B. Papadia n. 11 (nei pressi della stazione ferroviaria), un centro diurno socio – educativo e riabilitativo (art. 60 Regolamento Regionale n. 4/2007).
Farsi carico dei problemi degli altri: forse oggi è una sfida troppo impegnativa? Eppure si può fare. Dunque, si fa!

domenica 16 novembre 2014

Pio Istituto Caterina Scazzeri. Fallimento (o marcia indietro)

Riporto qui di seguito il mio intervento tenuto in Consiglio Comunale nel corso della seduta svoltasi venerdì 7 novembre 2014. Al termine della discussione è venuto a mancare il numero legale ed il Sindaco si è visto costretto a deliberare  - sulle sorti dell’azienda speciale comunale “Pio Istituto Caterina Scazzeri” -  in seconda convocazione, giovedì 13 novembre.

Oggi prendiamo atto di un fallimento, un fallimento tanto più grave, dal punto di vista mio e di Mauro Vitale, perché verificatosi su un’iniziativa  - quella di costituire l’azienda speciale “Pio istituto Caterina Scazzeri” -  in cui noi fondamentalmente, culturalmente, politicamente, credevamo. Ma la gestione politica di questa iniziativa, da parte della maggioranza (o forse è meglio dire da parte di chi ne tiene le fila) e da parte dell’Amministrazione Comunale, ci ha portati a non esprimere mai, in questa vicenda, e  - lo ammetto -  con nostro rammarico, un voto favorevole. L’azienda speciale avrebbe potuto essere una grande opportunità per Latiano ma voi l’avete voluta e condotta a vostra immagine e somiglianza politica (lo dicevamo già nella seduta di Consiglio Comunale del 22 novembre 2010) e questi sono i risultati: appunto, un fallimento!
Un fallimento peraltro certificato dal revisore unico dell’azienda speciale, che nella sua relazione ha chiaramente indicato l’art. 42 dello statuto, che rimanda alle procedure di liquidazione.
Meraviglia, sconcerta, certo, che l’Amministrazione Comunale sia giunta in questa sede, oggi, disponibile ad una discussione sull’evidenza del fallimento ma senza una proposta concreta da offrire alla discussione.
E così, come da quel 22 novembre 2010 ci siamo costretti ad un ruolo passivo su un’iniziativa in cui fondamentalmente avremmo voluto crederci, allo stesso modo non ci si aspetti che oggi ci assumiamo la responsabilità di indicare una strada: perché questo fallimento lo avete prodotto voi e voi dovete assumervene la responsabilità, sotto tutti i profili.
Da parte nostra, ovviamente, non possiamo esimerci dall’auspicare la salvaguardia dei posti di lavoro, nell’ambito delle previsioni di legge e non senza chiedere spiegazioni al Sindaco, in questa sede, su cosa intendesse il presidente del consiglio di amministrazione dell’azienda speciale quando, nella sua lettera protocollo n. 96 del 4 agosto 2014, tra quelle che definiva “azioni ostative al risanamento possibile” indicava testualmente «errori commessi all’atto dell’assunzione del personale (sia) per quanto riguarda il numero delle ausiliarie ed il loro riconoscimento al tempo indeterminato (…)».
E oltre l’auspicio della salvaguardia, in termini di legge, dei posti di lavoro (ovviamente previo assolvimento dei pagamenti pregressi, anche attraverso il richiamo alla responsabilità contabile di quanti dovessero eventualmente accertarsi come responsabili di questo disastro), auspichiamo ovviamente che le porte dell’istituto “Caterina Scazzeri” non tornino a chiudersi. Ma anche su questo punto non intendiamo cimentarci propositivamente poiché l’esperienza che abbiamo fatto di questa maggioranza e di quest’Amministrazione Comunale  - nonché la tempistica sospetta di questa convocazione del Consiglio Comunale (quando il conto consuntivo dell’esercizio finanziario 2013 dell’azienda speciale risulta approvato addirittura nello scorso mese di agosto) -  ci fanno immaginare che qualche consueto ineffabile ispiratore politico abbia già pronto, anche in questa occasione, il suo coniglio nel cilindro.
Poche amare considerazioni rimangono dunque a noi  - oltre quella del mancato coinvolgimento (non ora; ma quando l’azienda speciale si costruiva ed iniziava, operando, a prendere forma) -  su ciò che si sarebbe dovuto fare, e non si è fatto, e non lo si è voluto fare a tempo debito, per proiettare l’azienda speciale verso un futuro lungo.
Già più di un anno fa mi chiedevo, in Consiglio Comunale, il perché dell’acquisizione dall’esterno, da parte del Comune di Latiano, del servizio di assistenza domiciliare, quando questo servizio avrebbe potuto essere offerto, con proprie professionalità interne, e determinando economie di scala, dall’azienda speciale. E poi mi chiedo perché non si sia voluto utilizzare le cucine, di recente ben attrezzate, del “Caterina Scazzeri”, ovviamente dotandosi dei necessari presupposti organizzativi, per realizzare “in house” il servizio di mensa scolastica: anche in quel caso si sarebbero potute realizzare economie per le casse del Comune, ed economie di scala nella gestione dell’azienda speciale.
Mi permetto, allora, di sintetizzare il mio pensiero, pur con una buona dose di approssimazione, su ciò che è accaduto: con l’azienda speciale “Pio istituto Caterina Scazzeri” avreste potuto, a mio modo di vedere, nell’interesse di tutta la comunità latianese, guidare una “Ferrari”. Invece avete preferito portare un cane al guinzaglio!
Avete nominato consigli di amministrazione di primissimo piano  - che non possiamo che ringraziare per l’operato svolto a titolo gratuito -  le cui potenzialità sono state però mortificate.
Dove risiede, mi si chiederà dunque, la vostra grave responsabilità politica? Semplicemente nella mancanza di coraggio; nel fatto che, una volta deciso di attivare l’azienda speciale, si sarebbe dovuto  - così come noi abbiamo suggerito più volte -  operare una sorta di “rivoluzione”, convergendo per quanto possibile sulla soluzione “in house” per la predisposizione di tutti i servizi comunali alla persona. Insomma, se in una cosa ci si crede… ci si scommette sopra fino in fondo. Invece si è voluto, come al solito, seguire in parallelo tutte le strade (si è scelto… di non scegliere). Badate bene: io non sono contro il privato, e il privato sociale in particolare, ma al vostro posto avrei scommesso sull’azienda speciale (io ci avrei scommesso davvero…) e, allo scopo di determinare economie gestionali, avrei fatto erogare ad essa tutti i servizi alla persona di competenza esclusiva del Comune. E’ una scelta di campo. La destra probabilmente, e coerentemente, non l’avrebbe mai fatta. Io si; e ci avrei creduto fino in fondo, ponendo i servizi sociali, erogati “in house” dal Comune, come faro di qualità nella bellissima, e dinamicissima, realtà del privato sociale latianese.
E  - se mi è consentito sognare -  avrei anche agganciato la realtà strutturale dell’istituto ad un presidio permanente di servizio, di testimonianza e di raccordo al lascito originario di Caterina Scazzeri: in tal modo, agli operatori laici avrei cercato di affiancare la presenza di una congregazione religiosa (come è stato in passato, per lungo tempo). Ma questo è, semplicemente, un mio modo di vedere.
In conclusione, ci viene chiesto, ora, di accorrere al capezzale di una creatura agonizzante. Noi questa creatura avremmo potuto amarla ma non l’abbiamo mai conosciuta: il nostro pensiero, in proposito, non è stato mai tenuto in considerazione. Pertanto oggi non la riconosciamo. Solo l’auspicio, quindi, da cittadini responsabili, della salvaguardia del personale, per quanto sarà consentito dal doveroso rispetto della legge, e l’auspicio che quell’istituto, dopo tanti investimenti realizzati, non torni a rimanere chiuso.

lunedì 3 novembre 2014

Sull’enfiteusi, una proposta interessante di SEL

Io e Mauro Vitale abbiamo diffuso oggi il seguente comunicato stampa per esprimere condivisione sulla proposta di affrancazione dall’enfiteusi, per i terreni sui quali è il Comune di Latiano ad esercitare la titolarità del diritto di concedente: una proposta, a nostro avviso, seria, interessante e ben elaborata grazie anche all’apporto fornito da giovani e validi professionisti locali.

Esprimiamo condivisione per la proposta di Deliberazione del Consiglio Comunale elaborata da SEL, avente ad oggetto “Enfiteusi: indirizzi per la determinazione del valore di affrancazione”, incentrata sui terreni per i quali il Comune di Latiano detiene la titolarità del diritto di concedente.
Sosterremo questa iniziativa in Consiglio Comunale, con ciò confermando ancora una volta il nostro convincimento che le decisioni vadano assunte senza pregiudizio alcuno in merito a chi, volta a volta, ne sia il proponente: è notoria, infatti, la nostra non condivisione del giudizio che SEL esprime sull’operato dell’Amministrazione Comunale in carica ma, sia pure nella contingente distinzione delle posizioni, non abbiamo difficoltà a condividere una proposta  - come quella, appunto, sull’affrancazione dall’ormai anacronistico istituto giuridico dell’enfiteusi -  valida e frutto anche dell’elaborazione di giovani professionisti latianesi.
Apprezziamo inoltre la concretezza della proposta di destinazione- delle risorse rivenienti dall’affrancazione dall’enfiteusi -  alla manutenzione del patrimonio scolastico.
F.to: Gabriele Argentieri, Mauro Vitale

venerdì 31 ottobre 2014

Verrà la primavera

E’ in distribuzione in questi giorni il nuovo numero di “M’impegno”, il foglio d’informazione che vuole aggiornare i cittadini latianesi sulla mia attività di Consigliere Comunale.
Grazie a quanti, anche questa volta, dedicheranno un po’ del loro tempo a conoscere il mio pensiero e le mie ragioni.
Spero che, come sempre, non manchino le reazioni, i suggerimenti, le critiche e gli stimoli: le testimonianze, insomma, che questa nostra comunità non è affatto rassegnata e reclama, anzi, a gran voce, una sospirata nuova primavera.  

mercoledì 8 ottobre 2014

Tempi supplementari (ovvero: il momento della verità)

Il Consiglio Comunale latianese è convocato per lunedì prossimo, 13 ottobre, per l’approvazione del bilancio di previsione per l’esercizio 2014. Unitamente alla nota di convocazione, a firma del Presidente della Pubblica Assise Cittadina, è pervenuta ieri, a tutti i Consiglieri Comunali latianesi, una disposizione del Prefetto di Brindisi con la quale  - nel rilevare che il Comune di Latiano non ha ottemperato all’adempimento dell’approvazione del bilancio di previsione 2014 entro il termine dello scorso 30 settembre fissato da Decreto del Ministro dell’Interno in data 18 luglio 2014 -  si assegna al Consiglio Comunale di Latiano il termine del 25 ottobre 2014 per l’approvazione del bilancio, con l’avvertenza che, decorso inutilmente detto termine, si procederà, previo espletamento delle incombenze connesse all’approvazione in via sostitutiva, all’avvio della procedura di scioglimento del Consiglio Comunale.
Insomma, l’Amministrazione Comunale, ormai in colpevole ritardo, proverà ad approvare il bilancio di previsione (!) 2014 il prossimo 13 ottobre, pochi giorni prima dello scoccare del termine ultimo (25 ottobre 2014) disposto dal Prefetto.
Al di là delle chiacchiere che ho letto recentemente in un comunicato diffuso per conto delle forze politiche di maggioranza, osservo che se lunedì prossimo TUTTI i Consiglieri Comunali di opposizione e TUTTI i Consiglieri Comunali che, da ormai ben più di un anno, si sono disimpegnati dalla loro originaria collocazione in maggioranza dovessero essere coerenti con la loro collocazione, il bilancio 2014 non sarà approvato; il Consiglio Comunale sarà sciolto e, in vista delle prossime elezioni comunali, ci sarà finalmente un atto di chiarezza da cui poter cercare di ripartire per dare alla nostra città l’Amministrazione Comunale che merita.  

domenica 21 settembre 2014

Non più solo “badanti”

Altro finanziamento intercettato dalla Scuola Professionale “Giacomo Rousseau” di Latiano e quindi altro bando  - a meno di cinque mesi dal precedente, per “Operatore per l’Animazione di Comunità” -  questa volta finalizzato all’accesso al Corso per “Operatore/Operatrice per le Attività di Assistenza Familiare”. La scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione, esclusivamente a mano presso la Segreteria della Scuola, è fissata per le ore 12 di mercoledì 8 ottobre 2014 (la consegna sarà comprovata dal rilascio di apposita ricevuta).
Il Corso avrà durata complessiva di 240 ore, articolate in n. 160 di attività d’aula e n. 80 di stage presso aziende partner, che consentiranno di acquisire le competenze e la qualificazione necessarie all’esercizio di un’attività  - apparentemente semplice ma molto delicata poiché correlata ad uno stretto rapporto fiduciario -  assai ricercata sul mercato del lavoro, spesso purtroppo demandata ad operatori non formati che  - pur con ogni buona volontà -  si improvvisano ed acquisiscono poi esperienza direttamente “sul campo” al prezzo anche di qualche errore in danno dei committenti.
La partecipazione al Corso sarà gratuita ed, anzi, è prevista un’indennità oraria di frequenza pari ad € 1,5.
Si tratta di un’azione formativa rivolta a n. 18 giovani, disoccupati o inoccupati, donne, soggetti svantaggiati, iscritti ai Centri Territoriali per l’Impiego della Provincia di Brindisi, con basso titolo di studio (licenza elementare e/o media) che abbiano adempiuto al diritto – dovere d’istruzione (promozione alla seconda classe degli istituti di istruzione secondaria di secondo grado) ovvero ne siano prosciolti (compimento dell’età di 16 anni e/o frequenza della scuola dell’obbligo per almeno 10 anni).
Insomma, la grande esperienza affinata nei Corsi autofinanziati  - ad accesso libero ed a titolo oneroso, che continuano a registrare significative adesioni -  consente ormai alla Scuola Professionale “Giacomo Rousseau” di individuare ambiti formativi rispondenti alle più emergenti offerte occupazionali e, per questo, riconosciuti meritevoli di azioni autorevolmente partecipate di finanziamento per l’inserimento ed il reinserimento lavorativo.

sabato 13 settembre 2014

L’ora dei contenuti

Si approssima la chiamata alle urne per l’elezione del nuovo Sindaco e del Consiglio Comunale di Latiano. E’ tempo, dunque, di tentare una sintesi, di verificare insomma la possibilità di costruire alleanze che non siano, semplicemente, “cartelli” elettorali ma che nascano, piuttosto, dalla condivisione di un’idea della città, che sappiano comunicare quell’idea e che, infine, abbiano la volontà e la capacità di realizzarla.
Mi rendo conto che è più immediato ritrovarsi intorno ai nomi dei candidati Sindaco, che diventano ora vere e proprie bandiere, simboli aggreganti: quella è però opera da tifosi e invece questo è il momento di mettersi in gioco (per chi non è già in campo), direttamente, perché i latianesi (almeno gran parte) forse hanno trascorso troppi lustri sugli spalti (i risultati si vedono…) ad appassionarsi ma a limitarsi in un ruolo passivo da spettatori.
Dunque: prima che alle bandiere, pensiamo ai contenuti affinché non accada che, anche dietro al miglior candidato Sindaco ed alla più attraente coalizione politica, ci sia solo il vuoto delle idee, l’incertezza, l’improvvisazione (tutti fattori, questi, che lasciano… campo libero a… cattivi consiglieri).
Ho letto l’interessante comunicato diffuso ieri dagli Ecopacifisti, ai quali, al di là che ne si condividano le posizioni, occorre dare atto di un sistematico, e qualificato, sforzo di elaborazione. Penso che quel “contributo” (che ho trovato su lavocedilatiano.blogspot.com) possa costituire un’utile base da cui muovere un primo confronto, anche pubblico (perché no in internet!), sui contenuti ed iniziare a capire  - alla luce del sole, mettendo al bando le geometrie di bottega -  chi può stare con chi in base ad una semplice e chiara condivisione di idee.
Sul documento degli Ecopacifisti  - che io e Mauro Vitale approfondiremo insieme nei prossimi giorni -  sarebbe certo interessante, dal mio punto di vista, conoscere cosa pensano le diverse forze politiche dell’attuale maggioranza ma, anzitutto e particolarmente, mi interesserebbe conoscere cosa pensano queste componenti e personalità politiche: l’avvocato Claudio Ruggiero, che ha espresso la sua disponibilità a tornare ad offrire un contributo di competenza e di esperienza per il governo della città; l’avvocato Cosimo Maiorano, che una parte importante del Partito Democratico vedrebbe bene come candidato Sindaco; i consiglieri comunali indipendenti Giovanni Bruno (mai stanco e mai piegato) e Pasquale Caliolo; l’Udc, ora rappresentata dal consigliere comunale Roberto Forleo; i Verdi, “storicamente” guidati da Daniele Massaro; l’Italia dei Valori che conta a Latiano il suo segretario provinciale, Giuseppe Ble; l’associazione “L’isola che non c’è” che, quando decide di esserci, con le sue iniziative fa capire che una Latiano migliore è possibile; il movimento “Amici per Latiano”; il sen. Giuseppe Caforio e la consigliera comunale Alessandra Di Bello, che nell’attuale maggioranza ha sempre cercato una caratterizzazione autonoma; il consigliere comunale Daniele Pascariello e l’assessore Cosimo De Falco; gli ex assessori (tanti, ormai) della Giunta De Giorgi; SEL e il Partito Democratico; le tante persone che a questo parterre sentono di poter offrire utili consigli, e stimoli, per un trovarsi che significherebbe voler guardare insieme al futuro.       

giovedì 11 settembre 2014

A tutela delle prerogative dei Consiglieri Comunali: lettera al Prefetto

Riporto qui di seguito una lettera  - datata 11 settembre 2014, firmata, oltre che da me, dai Consiglieri Comunali Giovanni Bruno, Angelo Caforio e Mauro Vitale -   con la quale si chiede l’intervento del Prefetto per il ripristino del pieno rispetto delle disposizioni regolamentari poste a salvaguardia delle prerogative dei Consiglieri Comunali.

Al Prefetto di Brindisi
per conoscenza, agli Organi di Informazione

I sottoscritti Consiglieri Comunali della Città di Latiano- Gabriele Argentieri, Giovanni Bruno, Angelo Caforio e Mauro Vitale-  hanno presentato le seguenti interrogazioni al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale, con espressa richiesta di risposta scritta, nelle date di seguito rispettivamente riportate:
-       Finanziamento di interventi per il rafforzamento delle strutture comunali di Protezione Civile (firmatari Argentieri, Bruno e Vitale – presentazione 3 luglio 2014);
-       PIRP, completamento centro diurno per minori (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Completamento palazzo dei Domenicani (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Completamento vasca di mitigazione rischio idraulico (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Completamento piano ultimo palazzo Imperiali ed agibilità piano superiore sala Flora (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Rotatoria via San Michele – via San Vito (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Realizzazione centro raccolta materiali - isola ecologica (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014);
-       Realizzazione nuova rotatoria via Mesagne – angolo zona 167 (firmatari Bruno e Caforio – presentazione 27 giugno 2014).
Tenuto conto che il Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Latiano, approvato con Deliberazione della stessa Pubblica Assise Cittadina n. 95 del 10 ottobre 1996, all’art. 13, comma 4, prevede che le informazioni richieste con risposta scritta debbano essere fornite entro 15 giorni dal ricevimento.
Evidenziato che all’ordine del giorno della seduta del Consiglio Comunale svoltasi il 31 luglio 2014 è stata impropriamente inserita  - tra l’altro -  la trattazione orale delle interrogazioni innanzi elencate per argomento e che gli scriventi, invocando il rispetto del vigente Regolamento comunale, hanno preteso la cancellazione di detti argomenti all’ordine del giorno e la formulazione delle risposte scritte (sia pure in tempi compatibili con le priorità operative degli Uffici interessati ma non talmente eccedenti le previsioni regolamentari, da ledere la dignità del ruolo svolto dai Consiglieri Comunali richiedenti).
Si auspica vivamente l’autorevole intervento della S.V. Illustrissima, teso al ripristino del rispetto delle prerogative politiche dei Consiglieri Comunali nell’ambito del Comune di Latiano.
Distinti saluti.
F.to: Gabriele Argentieri, Giovanni Bruno, Angelo Caforio, Mauro Vitale

venerdì 5 settembre 2014

Sul nuovo percorso degli autobus di linea. Lettera aperta al Sindaco di Latiano.

Ho diffuso, nella giornata di ieri, la seguente lettera aperta, a firma mia, indirizzata al Sindaco di Latiano.

Ho appreso della probabile modifica del percorso cittadino degli autobus che collegano Latiano con altri centri salentini (linee Sud – Est e Stp), che prevede la soppressione di alcune “storiche” fermate; mi riferiscono che i mezzi provenienti da Torre Santa Susanna dovrebbero percorrere via Einaudi e via Berlinguer fino alla rotatoria di via Oria per tornare indietro, attraverso via Della Repubblica e quindi via Salento – Muro, poi viale Aldo Moro prima di imboccare la strada provinciale per Mesagne; gli autobus provenienti da Mesagne dovrebbero percorrere la stessa circonvallazione fino alla rotatoria di via Oria. E tutto ciò non a causa, e per la durata, dei lavori che interessano il centro urbano latianese ma, per decisione dell’Amministrazione Comunale, in via definitiva; addirittura, nei giorni scorsi sarebbero state stabilite anche le fermate. Se così fosse, mi permetto di invitare il Sindaco a rifletterci meglio, a concedersi l’opportunità di cambiare idea o di rinviarne la definitiva attuazione.
Invito anzitutto a riflettere sulla necessità di favorire l’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici, insistendo per un ritrovato “appeal” del trasporto locale su rotaia (i Sindaci avrebbero da dire e da insistere, presso le Ferrovie Italiane, molto più di quanto dicono ed insistono ora) al contempo senza scoraggiare il ricorso al trasporto su gomma: l’idea di un bus navetta da e per Cotrino in occasione della festa di San Bernardo (20 agosto scorso) credo che andasse proprio in questa direzione.
Invito a riflettere anche sullo squilibrio, dell’asse viario che segna il nuovo percorso degli autobus, rispetto al resto del centro abitato latianese; per raggiungere le fermate, molti cittadini dovranno sottoporsi a vere e proprie “traversate”: è davvero questo il modo più giusto per incentivare l’utilizzo dei mezzi pubblici? O sarebbe il caso di ripensare questo nuovo percorso? Magari interessando anche l’altra sponda del centro abitato o, più semplicemente, intensificando i controlli lungo la longitudinale “classica” tra via Mesagne e via Francavilla – Oria in modo da scoraggiare (quello si, sarebbe proprio il caso…) il “parcheggio selvaggio” e consentire così un transito tranquillo agli autobus di linea.
Mi accorgo che questi ragionamenti partono dal tema del trasporto sostenibile e giungono puntualmente a scontrarsi col tema delle incompiute latianesi. E allora  - visto che si intende cambiare (solo il percorso degli autobus di linea…) in un contesto urbano dove, purtroppo, poco o nulla è cambiato (e su alcune cose cambiate è meglio non soffermarsi in commenti, almeno in questa circostanza…) -  parliamo di qualcosa che avrebbe potuto essere cambiata e che, siccome è rimasta tale e quale a prima (o peggio), rende oggi improponibile, o quantomeno bizzarra, l’idea di cambiare proprio il percorso degli autobus di linea (qualcuno ha forse pensato che possa portare alla soluzione di tutti i problemi dei latianesi?).
E così mi permetto di immaginare come potranno essere le fermate lungo via Salento – Muro: su quali marciapiedi, con che intensità di illuminazione nelle ore serali, … e se poi dovesse piovere? Mi permetto di pensare, inoltre, al sogno, da tanti rincorso ma ancora non realizzato, del completamento della circonvallazione (collegamento del piazzale della stazione ferroviaria con via Martin Luther King, ad esempio). Penso, infine, al manto stradale delle vie interessate dal nuovo percorso, che a tratti è da rally (beh, d’altronde se è stato pensato per fare prima, non fa una piega…).
Insomma, Sindaco, ci vogliamo ripensare? Potremmo prenderci il tempo per fare, se ne siamo capaci, alcune delle cose che non sono state ancora fatte (ci starebbe pure un nuovo piano del traffico, o no?) e poi magari torniamo a parlare del nuovo percorso degli autobus.
F.to Gabriele Argentieri, Consigliere Comunale

lunedì 1 settembre 2014

Alle elezioni provinciali con la schiena dritta

Riporto qui di seguito un comunicato che diffondiamo stamane, con una riflessione pubblica, mia e di Mauro Vitale, in merito all’accordo che Partito Democratico, Forza Italia e Nuovo Centrodestra si accingerebbero a siglare, in vista delle prossime elezioni provinciali, per schierarsi con una lista unica ed un unico candidato Presidente ponendo così a rischio la  - doverosa -  rappresentanza, in Consiglio Provinciale (saranno eletti, in tutto, dodici Consiglieri Provinciali), di tutte le liste civiche e dei movimenti locali presenti e ben radicati nelle diverse realtà comunali. Tale comunicato è espressamente indirizzato, oltre che agli Organi di Informazione, a tutti i Sindaci e Consiglieri Comunali della Provincia di Brindisi con l’auspicio che possa determinarsi una diffusa sensibilizzazione.

Il dibattito animatosi in vista delle elezioni provinciali ormai alle porte suscita in noi alcune riflessioni che intendiamo condividere pubblicamente.
L’iniziativa di Partito Democratico, Forza Italia e Nuovo Centrodestra, tesa alla costituzione di una lista unica, appare coerente con il momento politico generale e sembra corrispondere responsabilmente all’esigenza di affidare ad una partecipazione ampia la gestione di un Ente destinato  - salvo intoppi o ripensamenti nell’iter legislativo di riforma già avviato -  alla dismissione nel volgere di pochi esercizi.
Tuttavia la consultazione di secondo livello, che chiamerà al voto tutti i Consiglieri Comunali ed i Sindaci attualmente in carica nella nostra Provincia, non potrà vedere confinati in un ruolo passivo i tanti esponenti di raggruppamenti civici e di movimenti locali che nulla hanno contro i Partiti nazionali e che, anzi, in occasione delle elezioni per i livelli istituzionali più centrali (europee, politiche, regionali), costituiscono preziosi riferimenti nelle realtà comunali.
Esiste infatti, nella nostra Provincia, una ricca esperienza di liste civiche e di movimenti locali  - spesso maggioritari, pur nella loro eterogeneità e distinzione, nell’ambito delle assise comunali -  che esprimono sensibilità ben radicate nei vari contesti territoriali e che si fondano su chiari riferimenti politici: dal cattolicesimo democratico all’ambientalismo, dal socialismo al liberalismo ed anche altro.
Si tratta, insomma, di esperienze di rappresentanza popolare che rispettano i Partiti nazionali ma che faticano a ricondursi ai loro schemi: uomini e donne che sanno bene cosa è la Politica e che riescono ad esprimere posizioni e condotte significative nel livello istituzionale di afferenza.
Le ragioni che determinano questa esigenza di distinzione e di originalità risiedono, comprensibilmente, sia nella diaspora, tuttora non completamente esauritasi, prodotta dalla fine dei Partiti della Prima Repubblica e sia nella crisi che affrontano i Partiti nazionali di oggi: soprattutto nella definizione del loro ruolo e delle loro forme organizzative.
Auspichiamo dunque che l’iniziativa di Partito Democratico, Forza Italia e Nuovo Centrodestra, in vista di queste “elezioni provinciali 2.0”, si apra alle liste civiche ed al movimentismo locale, riconoscendone lo spessore politico – culturale e la reale consistenza elettorale.
In caso contrario, dispiacerà prenderne atto e sarà doveroso approntare una iniziativa politica a tutela della dignità di una consistente parte dell’elettorato di Brindisi e Provincia.
Latiano, 1 settembre 2014

F.to: Gabriele Argentieri e Mauro Vitale, Consiglieri Comunali indipendenti della Città di Latiano  

martedì 12 agosto 2014

Associazione di Consiglieri ed ex Consiglieri Comunali, per battere l’improvvisazione e l’indifferenza

Depositiamo stamane, presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Latiano, la seguente mozione, firmata da me e da Mauro Vitale, indirizzata al Sindaco ed al Presidente del Consiglio Comunale.

Premesso che:
l’art. 15 dello Statuto del Comune di Latiano, coerentemente con la vigente normativa, individua, tra gli organi istituzionali dell’Ente, il Consiglio Comunale e ne disciplina, al Capo II del Titolo II, ruolo, competenze e funzioni indicando altresì (art. 24) le prerogative dei singoli Consiglieri;

l’esperienza maturata da chi ha assunto la carica di Consigliere Comunale costituisce valore duraturo per l’intera comunità anche ben oltre la conclusione del mandato elettivo;

le sollecitazioni, i richiami ed i suggerimenti di quanti hanno già svolto il mandato di Consigliere Comunale costituiscono utili contributi politici e culturali per chiunque si approcci, con umiltà e spirito costruttivo, all’esperienza di amministrazione della Cosa Pubblica in ambito locale.

Ritenuto che:
nell’intento di favorire la più ampia concorrenza al benessere della comunità, si debba promuovere ogni forma di dialogo, di partecipazione e di organizzazione;

particolarmente una esperienza associativa di Consiglieri ed ex Consiglieri Comunali possa costituire  - in parziale analogia con quanto già realizzato dai Consiglieri ed ex Consiglieri Regionali della Puglia -  una occasione di formidabile arricchimento per la vita politica locale e, di riflesso, per l’intera comunità latianese, peraltro in una fase storica di progressivo inaridimento del dibattito pubblico e di preoccupante improvvisazione della classe dirigente politica.

Il Consiglio Comunale impegna
l’Amministrazione Comunale a favorire la costituzione  - sulla base di adesioni individuali volontarie -  di un’Associazione di Consiglieri ed ex Consiglieri Comunali della Città di Latiano che abbia sede presso palazzo Imperiali, in quanto struttura simbolica dell’identità comunale latianese, la cui attività non produca oneri economici a carico del Comune di Latiano e che si proponga di:
-       conservare e valorizzare il vincolo di laboriosità e di impegno sociale che, al di là di ogni differente convinzione politica, lega quanti, anche in differenti periodi storici, hanno svolto e svolgono, in ambito locale, il mandato di rappresentanza popolare in qualità di Consiglieri Comunali;
-       rinsaldare la comunione tra generazioni, nell’intento comune dello sviluppo socio – economico della città;
-       promuovere la conoscenza della storia della città di Latiano.

F.to: I Consiglieri Comunali Gabriele Argentieri e Mauro Vitale

martedì 5 agosto 2014

«Non occorre che vadano, voi stessi date loro da mangiare» (Mt 14, 16)

Domenica scorsa, su invito di don Franco Galiano, ho partecipato alla festa vocazionale del volontariato organizzata dalla Fondazione Opera Beato Bartolo Longo presso la CRAP (Comunità Riabilitativa di Assistenza Psichiatrica) di via San Michele Salentino a Latiano.
Nella ricorrenza del quarantacinquesimo anniversario della sua ordinazione sacerdotale, don Franco ha voluto condividere, in quanto dono del Concilio Vaticano II, la sua esperienza di Chiesa del servizio e della carità.
Tutto ebbe inizio quando, per caso, don Franco si trovò a celebrare una Messa presso il manicomio pubblico ubicato in quella struttura che, grazie anche alla Legge Basaglia, da lì a qualche anno sarebbe stata “liberata” per divenire sede dell’Opera Beato Bartolo Longo: la stessa struttura dove domenica ci siamo ritrovati, in un clima da festa in famiglia (quanti ricordi…; quante persone conosciute lì, molte non ci sono più, che sono poi rimaste nel bagaglio di frequentazioni e di amicizie di una vita).
L’Opera nacque a Latiano nel 1980 - dall’esperienza di un gruppo di volontari costituitosi, con don Franco, già nel 1975 -   come adesione alla sfida forte scaturita dalla beatificazione di Bartolo Longo e come risposta cristiana al disagio psichiatrico.
L’Opera si è poi sviluppata, impegnandosi sempre nel settore della pastorale sociale e delle politiche sociali, erogando servizi e realizzando interventi socio – educativi e riabilitativi in favore di disabili psichici, tossicodipendenti, minori e famiglie in difficoltà.
Oggi l’Opera è una grande realtà che in tanti sentono un po’ loro, pur non frequentandola più assiduamente, perché in quel contesto hanno avuto modo di spendersi e, al tempo stesso, di confrontarsi con i propri limiti, le proprie paure, le proprie contraddizioni.
Il ricordo che don Franco ha voluto sottolineare domenica scorsa  - verso tre volontari tra quelli che con lui hanno dato impulso all’Opera nei suoi primi anni: Italo Erriquez, Nuccio Mingolla e mio padre, Franco -   dice a tutti che l’Opera non è mai stata fatta da persone straordinarie ma da uomini e donne che semplicemente hanno voluto (e vogliono ancora) mettersi in discussione, offrendo ciascuno il poco delle proprie possibilità nella consapevole adesione ad un disegno sempre misterioso, nella sua evoluzione, perché ideato “altrove” e di necessaria fattura comunitaria.

domenica 20 luglio 2014

Candidabile

Nel tardo pomeriggio di venerdì scorso il Tribunale di Taranto ha emesso sentenza di assoluzione nei miei confronti, con formula piena, nell’ambito di un procedimento penale incentrato sulla correttezza di emolumenti corrisposti dall’ASL di Taranto a fronte di attività svolte come progetti obiettivo, da una trentina di Dirigenti e Funzionari, nel corso dell’anno 2006.
Quel processo ha rappresentato per me un’esperienza particolarmente formativa, che mi ha insegnato a credere davvero nel ruolo dello Stato, “padre” esigente il rispetto di regole e ruoli che, nel suo ambito, si materializzano: ciò senza cedere all’insofferenza, senza arroccarsi in un arrogante sentimento di lesa maestà.
Ho assimilato la connotazione fisiologica della dinamica incessante, dell’azione e del controllo, nel divenire quotidiano della Cosa Pubblica, che giustamente impone di dover “dare conto” a chi, come me, per mestiere opera disponendo di risorse appartenenti al patrimonio dell’intera comunità.
Ho esercitato la pazienza della lunga attesa.
Ho apprezzato chi sa, e vuole, guardare il valore di una persona oltre la sua vicenda giudiziaria,
Ho riconosciuto chi si è invece preoccupato di etichettare, chi si è adoperato in strumentalizzazioni.
Sono stato tentato, a volte, durante il lungo dibattimento, di dimettermi da Consigliere Comunale, in modo da circoscrivere ogni effetto finale del processo al piano strettamente personale e professionale: l’esortazione di tanti amici e colleghi  - a cui rimango grato -  mi ha però indotto a non fare “passi indietro” o “di lato”.
Ho imparato, allora, a non vivere il condizionamento della ipotetica prospettiva, a stare ai fatti, ad essere ogni giorno, semplicemente, me stesso.
Oggi mi scopro più sicuro, più consapevole, più entusiasta di una carriera che mi offre grandi opportunità (sono il più giovane Dirigente Amministrativo del Servizio Sanitario della Puglia) e mi chiede, “semplicemente”, di scegliere, di operare un ordine di priorità: dopo la famiglia, che ruolo, e che spazio, dare al lavoro? E l’impegno politico?
Ma ora non è il tempo, per me, di decidere; piuttosto, è il momento del (meritato) riposo e della riflessione.
Purtroppo ho appreso che, fino a poche ore prima della sentenza dell’altro giorno, qualcuno a Latiano si interrogasse sulla mia condizione di “candidabilità”. Ebbene, “tranquillizzo”: oggi non sono indagato, non sono imputato, non sono stato condannato ma anzi assolto, e con formula piena, dunque sono candidabile, a tutto (mi si propone, tra l'altro, un impegno per le prossime elezioni regionali); anche se potrei decidere, in base al mio libero discernimento, di non candidarmi a nulla e di esplicare dunque, nei prossimi anni, la pubblica utilità della mia esistenza attraverso una più approfondita dedizione al mio lavoro.
Non mi sottraggo, certo, ad un esame sull’utilità del contributo che potrei dare attraverso il proseguimento dell’impegno politico al servizio della comunità di Latiano ma confesso che, al momento, non vedo ancora progetti in grado di entusiasmarmi e di entusiasmare la comunità o di motivare l’elettorato (solo il 43,95% dei latianesi si è recato alle urne per le elezioni europee dello scorso mese di maggio).
Sul fronte politico, dunque, non si tratta tanto della volontà di proseguire un impegno personale ma è necessario definire un progetto per il quale valga la pena sollecitare la fiducia dei cittadini.
C’è molto da fare, insomma; non vedo “giganti” politici in circolazione (e se lo dico io…); l’impegno sarebbe dunque gravoso; deciderò il da farsi, al momento opportuno, come al solito insieme alla mia famiglia.
Sarà fondamentale, comunque, cercare di comprendere il vero disegno della Provvidenza.

giovedì 17 luglio 2014

Donazione come tratto identitario

La mozione presentata nei giorni scorsi da me e Mauro Vitale, sulla raccolta delle volontà di donazione di organi e tessuti, ha avuto un riscontro ampiamente favorevole tra i cittadini, che ci hanno contattati per manifestare apprezzamento e sostegno. L’iniziativa, ripresa con risalto dai media, non ha mancato di suscitare interesse anche nei Comuni limitrofi e ciò ha determinato uno scambio di informazioni con alcuni esponenti politici di tali realtà. E’ emersa, allora, la nostra esigenza, sulla base dei nuovi elementi di valutazione acquisiti, di produrre la seguente nota, indirizzata al Sindaco e per conoscenza al Presidente del Consiglio Comunale, che provvederemo a depositare stamane presso l’Ufficio Protocollo del Comune di Latiano.

Facciamo seguito alla nostra mozione, presentata nei giorni scorsi, finalizzata ad impegnare l’Amministrazione Comunale affinché sia consentito a tutti i cittadini maggiorenni di poter esprimere, all’atto della richiesta o del rinnovo della Carta d’Identità, la volontà di donare, o di non donare, i propri organi e tessuti.
Abbiamo appreso di una nota del Direttore Generale della ASL di Brindisi (prot. n. 33670 del 12 maggio 2014), indirizzata a tutti i Sindaci dei Comuni della Provincia di Brindisi, con la quale  - nell’evidenziare che gli interventi normativi di cui all’art. 3, comma 8-bis, della Legge 26 febbraio 2009 n. 25 (decreto “milleproroghe”) e al successivo art.. 43 del Decreto Legge 21 giugno 2013 n. 69 come modificato dalla Legge di conversione 9 agosto 2013 n. 98 (“Decreto del fare”) hanno attribuito anche ai Comuni un ruolo attivo in materia di donazione di organi -  si è invitato a valutare l’adesione al progetto “La donazione degli organi come tratto identitario: una scelta in Comune” (che mira, appunto, a consentire ai cittadini maggiorenni di registrare la propria dichiarazione di volontà presso l’Ufficio Anagrafe del proprio Comune in sede di richiesta o di rinnovo della Carta d’Identità) e si è manifestata la disponibilità, per l’illustrazione di tale progetto, del Coordinatore Territoriale per le attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti, dr.ssa Grazia Bellanova.
Tra i Comuni che hanno riscontrato l’invito ad aderire formulato dalla ASL sembra non risultare quello di Latiano.
Ci permettiamo dunque di sollecitare un Suo approfondimento in merito, confidando in un atto di sensibilità che riteniamo possa essere originariamente proprio del Suo bagaglio etico e culturale.
F.to: Gabriele Argentieri, Mauro Vitale