giovedì 26 novembre 2015

Opere pubbliche a rischio: cerchiamo di capire. Insieme.

Abbiamo diffuso stamane la seguente nota, a firma del Sindaco di Latiano, Mino Maiorano, e mia.

Nei giorni scorsi è stata ripresa dagli Organi di Informazione un’interrogazione dei Consiglieri Comunali Giovanni Bruno, Edmondo Caniglia e Claudio Ruggiero, con la quale si chiedono spiegazioni in ordine alla ritardata realizzazione del nuovo ponte di attraversamento del canale Reale in corrispondenza della via per San Vito dei Normanni.
Fermo restando il proposito, ed il dovere, di produrre puntuale risposta ai Consiglieri istanti  - così come avverrà nella prossima seduta del Consiglio Comunale, a cura dell’Assessore alle Opere Pubbliche e con il necessario supporto del Responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale - riteniamo che sia giunto il momento in cui sull’Amministrazione in carica gravi la responsabilità di chiarire dove iniziano le proprie responsabilità e dove giungono quelle di gestioni e programmazioni precedenti.
Ciò al fine di dipanare ogni ventilata strumentalizzazione.
Il progetto attenzionato dai tre Consiglieri di opposizione, ad esempio,risale all’anno 2009 e, originariamente, ha attratto finanziamenti per un ammontare complessivo di un milione di euro così approssimativamente articolato: 600 mila euro messi a disposizione dalla Regione Puglia, 400 mila euro messi a disposizione dal consorzio di bonifica Arneo. Su quest’ultima quota del finanziamento non si è potuto più contare, all’incirca due anni addietro, ovvero pressoché quattro anni dopo la ritenuta disponibilità del consorzio Arneo, senza che i lavori  - com’è facilmente rilevabile da ogni cittadino latianese -  fossero mai iniziati.
La riduzione di quel finanziamento (le cui vicende  - lo ripetiamo -  saranno oggetto di puntuale ricostruzione in Consiglio Comunale) non attiene dunque alla responsabilità dell’Amministrazione Comunale attualmente in carica che, al suo insediamento, ha potuto solo prendere atto della situazione già determinatasi.
Circa le responsabilità dell’accaduto, comunque, ne hanno certamente contezza più analitica sia gli Uffici comunali procedenti (vera e propria memoria storica di tutti i fatti), sia i Consiglieri Comunali che  - con Bruno, Caniglia e Ruggiero -  oggiiniziano a condividerequalche iniziativa politica, essendo stati amministratori della Cosa Pubblica nel periodo (2010 – 2015) interessato dalle vicende del ponte sul canale Reale; gli stessi Bruno e Ruggiero  - così come ogni altro Consigliere Comunale (compreso l’odierno Presidente del Consiglio), di maggioranza o di opposizione nello stesso periodo -  possono aver avuto contezza tempestiva dell’evolversi della situazione di cui oggi, insieme a Caniglia, legittimamente chiedono aggiornati approfondimenti.
Meno di altri sapevano  - alla data del loro insediamento -l’attuale Sindaco e l’Assessore alle Opere Pubbliche, Cosimo Albanese, che tra il 2010 e la prima metà del 2015 non erano presenti nell’agone politico.
La Giunta – Maiorano è impegnata, sin dal primo giorno di attività, al recupero di tutti i finanziamenti, riferiti ad opere pubbliche, intercettati con riferimento ad una copiosa attività progettuale posta in essere nel corso degli anni (purtroppo non giunta a cantierizzazione) ed ora sottoposti al grave rischio di revoca da parte degli Enti eroganti.
A tal proposito è opportuno richiamare il comportamento responsabile assunto dall’Amministrazione Comunale insediatasi nello scorso mese di luglio, rispetto all’onere di recuperare il finanziamento del Polo Museale presso Palazzo dei Domenicani, impegnandosi formalmente con la Regione a realizzare in tre mesi (entro il 30 novembre 2015) quello che si sarebbe dovuto realizzare nei tre anni precedenti, pur di recuperare un finanziamento di circa 900 mila euro già in fase di revoca.
Riteniamo che la Giunta – Maiorano non abbia ragione di temere, oggi, la promozione di un’azione di assoluta trasparenza sullo stato, assai preoccupante, delle opere pubbliche a rischio perdita di finanziamenti.
Si pensi al finanziamento per l’intervento sull’ala nuova dell’Istituto Caterina Scazzeri, del valore di circa 800 mila euro, scaduto alla fine dell’anno scorso e quindi, anche questo, esposto al grave rischio di revoca perché dopo circa tre anni i lavori non risultano ancora ultimati: in merito, l’Amministrazione Comunale, avendo riscontrato delle inadempienze, soprattutto nel mancato rispetto del cronoprogramma dei lavori,  nei prossimi giorni potrebbe arrivare alla risoluzione definitiva del contratto con l’impresa appaltatrice dell’opera.
Altri progetti, come quelli sulle Scuole (circa 800 mila euro), il Cinema Tanzarella (un milione e duecentomilaeuro), il teatro Olmi (800 mila euro), il rifacimento delle strade (400 mila euro), non avendo ancora visto la loro attuazione o il loro completamento, sono pericolosamente esposti a rischi di revoca dei finanziamenti. A ciò va aggiunto l’impegno per sostenere le nuove progettualità, che esprimono sensibilità proprie di quest’Amministrazione Comunale, come l’intervento per la ristrutturazione dell’ala vecchia dell’Istituto Caterina Scazzeri, già “prenotato” dall’Ambito Territoriale Sociale di Mesagne sulla preposta piattaforma regionale dietro richiesta dell’Amministrazione Comunale latianese.
La gestione politica di questa situazione, assai complessa, ereditata dalla Giunta – Maiorano, è affidata alle sicure competenze, ed alla provata esperienza, del Vice – Sindaco, Assessore alle Opere Pubbliche, Cosimo Albanese, le cui doti di tenacia e di pazienza consentono di condurre quotidianamente un cammino insidioso e rallentato, anzitutto, da una notevole carenza di organico presso tutti gli Uffici comunali, e quindi anche nel Settore Lavori Pubblici, che non può essere mitigata a causadell’impossibilità di procedere a nuove assunzioni per effetto dell’avvenuto sforamento del patto di stabilità.
Non è, tuttavia, il “fare” quotidiano ciò che desta la nostra preoccupazione: crediamo, infatti, che il possibile, oggi, lo si stia facendo, con l’impegno di tutti (amministratori e funzionari) i soggetti istituzionalmente coinvolti.
E’, invece, a nostro parere, necessario governare il “fenomeno” di questa copiosa progettualità (più o meno condivisibile, in certi casi), pregressa, ormai a forte rischio: all’incirca dieci milioni di euro che, pur con la buona volontà di Assessori ed Uffici, potrebbero, almeno in parte, evaporare con una significativa perdita di chance per l’economia locale ed un rallentamento delle aspettative di agganciare quell’idea di futuro possibile, per la nostra comunità cittadina, che certo ciascuno vede a suo modo  ma che è, comunque, unanimemente, auspicata come qualcosa di diverso dal presente.
Crediamo che questa preoccupazione accomuni la maggioranza e l’opposizione consiliare ma anche quelle forze politiche sane e vitali oggi non rappresentate in Consiglio Comunale.
Per non parlare della preoccupazione relativa ai profili di responsabilità contabile: probabili effetti della (speriamo ancora scongiurabile) perdita di finanziamenti, che determinerebbe l’impegno al completamento, delle opere cantierizzate, con costia carico esclusivo di un bilancio comunale già gravato dallo sforamento del patto di stabilità.
Occorre insomma fare, presto, qualcosa: a tutela di chi opera oggi ma anche al fine di individuare i percorsi più efficaci per giungere a concretizzare il maggior risultato socialmente utile.
Nei giorni scorsi è stata trasmessa, a firma del Sindaco, una nota ufficiale indirizzata al Segretario Generale, al Responsabile del Servizio Urbanistica e Lavori Pubblici ed al Responsabile dei Servizi Finanziari, con la quale si chiede una relazione analitica ed esaustiva su tutti i progetti relativi ad Opere Pubbliche, con l’indicazione della data di richiesta del finanziamento, della data di accoglimento da parte della Regione Puglia o di altro Ente finanziatore, della scadenza dei progetti stessi e del rispetto anche temporale di tutti gli adempimenti successivi (esecuzione di gare, affidamenti, ecc.), nonché l’elenco dei professionisti e/o consulenti incaricati su tali opere finanziate, a partire dall’anno 2008. Con la stessa missiva è stato invitato il Segretario Generale ad attivare tutte le procedure di propria competenza al fine di individuare le eventuali responsabilità ed applicare, se del caso, anche i relativi provvedimenti disciplinari.
Oltre questo, occorre però un’azione comune   - di partecipazione e di responsabilizzazione -  che, al di là degli esiti, aiuti tutta la politica latianese anche a crescere nella maturità: un’iniziativa di portata strategica, che muova dalla considerazione dello stato attuale delle cose, ne scandagli opportunamente le cause e ne tracci le possibili prospettive.
Pensiamo di promuovere, in Conferenza dei Capigruppo, un confronto mirato alla costituzione di una Commissione Consiliare Conoscitiva sulla situazione pregressa delle Opere Pubbliche, alla quale sottoporre l’esito di quest’attività di ricognizione richiesta agli Uffici ed in seno alla quale vagliare  - in via approfonditamente preliminare al pur doveroso passaggio in Consiglio Comunale -  le determinazioni che saranno conseguentemente assunte dal Segretario Generale.
Pensiamo di proporre, alla Conferenza dei Capigruppo, la partecipazione, in qualità di osservatore, di un rappresentante del Movimento5Stelle, riconoscendone il valore di rappresentatività di parte consistente dell’opinione pubblica latinese.
Non è più il tempo delle schermaglie.
Chi ha vinto le elezioni ha il diritto / dovere di amministrare.
L’opposizione ha il diritto / dovere di controllare l’operato dell’Amministrazione Comunale.
Esistono, però, questioni di rilevanza strategica, che interessano archi temporali ampi ed inclusivi del protagonismo di diverse stagioni politiche: al cospetto di tali questioni occorre comprendere se esiste davvero un sentimento di partecipazione nell’interesse dell’intera comunità o se, invece, si è solo alla ricerca di qualche spazio di visibilità.

lunedì 9 novembre 2015

Riflessioni sul Partito Democratico di Brindisi… e dintorni

Avverto il bisogno di condividere pubblicamente alcune considerazioni in merito all’aspro confronto innescatosi all’interno del Partito Democratico dopo che il nome di Pino Romano è rimbalzato dal dibattimento in corso nel processo sugli appalti truccati alla ASL di Brindisi: processo nel quale Pino Romano non è, peraltro, imputato, essendo stata  - la sua posizione -  archiviata già a conclusione delle indagini.
Ma non è, ovviamente, il processo, ciò che sollecita questo mio intervento anche perché sono sicuro che in quella sede si stia unicamente lavorando per affermare Giustizia.
Né mi provoca la volontà di esprimere pubblica solidarietà ad un amico, poiché Pino Romano dispone di esperienza sufficiente a guardarsi dalle attenzioni del branco, allorquando la politica decide di svestire i nobili panni che le competono assumendo quindi, incomprensibilmente, tali fattezze.
Invece un quarantenne “democristiano” come me, che ha iniziato a votare mentre nasceva il Partito Popolare di Mino Martinazzoli, avverte la necessità di intervenire per richiamare il Partito Democratico di terra di Brindisi a divenire, finalmente, ciò che  - dalle circostanze storiche determinatesi -  è chiamato ad essere.
Non ho mai avuto la tessera del Partito Democratico ma l’ho votato, per la prima volta, alle Europee del 2014 (si, in quel 40%... c’ero anch’io) e poi ancora alle regionali di quest’anno.
Mi sorprende, e mi rammarica, che  - mentre a Roma va in scena un Governo che decide e ci mette la faccia, e mentre, sempre a Roma, il Partito Democratico dibatte, si divide e, pur perdendo qualche sua componente, trova le ragioni fondamentali per compattarsi (Bersani a Renzi certo non le manda a dire ma poi è sempre pronto a lavorare per l’unità della “ditta”) -  a Brindisi il Partito Democratico sembra esistere solo nei comunicati stampa.
Gli elettori hanno immaginato, alle ultime elezioni europee, di votare Partito Democratico per affidare il destino dell’Italia in solide mani, scongiurando ogni rischiosa deriva.
E il Partito Democratico nazionale  - al di là che se ne condividano o meno le singole scelte adottate -  sta dimostrando di sapersi assumere la responsabilità di guidare l’Italia, indicando una prospettiva e recuperando anche un ruolo dignitoso a livello internazionale.
Il Partito Democratico in Puglia, soprattutto dopo l’elezione di Michele Emiliano a Presidente della Regione, sta dimostrando di saper essere cardine di una coalizione composita che, altrimenti, non potrebbe che degradare ad una connotazione meramente leaderistica.
A Brindisi il Partito Democratico guida la Provincia, governa in tanti Comuni ma ancora non sembra aver fatto sintesi intorno ad una idea condivisa, ad un progetto forte a cui affidare le sorti di un territorio strategico che però, come il don Abbondio di manzoniana memoria, rischia di essere vaso di terracotta tra vasi di ferro.
A mio parere, al Partito Democratico di terra di Brindisi manca oggi l’autorevolezza sufficiente a tenere unito, o almeno in piedi, il proprio tavolo e dunque quella capacità di sapersi credibilmente relazionare, offrendosi come riferimento, con le molteplici esperienze politiche che oggi vi orbitano intorno e che, nei diversi Comuni, preferiscono continuare a connotarsi come componenti civiche.
La questione morale ed il ruolo di esponenti politici brindisini in seno a livelli istituzionali superiori non mi sembrano questioni che qualsiasi Partito possa affrontare con lo strumento del comunicato stampa; a meno che non si intenda solo delegittimare qualcuno, magari non tanto rispetto alle sue ambizioni personali ma anzitutto rispetto ai suoi propositi di incidere, per innovare, presso quegli stessi livelli istituzionali.
Ma ciò, a pensarci bene, non può proprio essere: perché significherebbe voler impedire ad un brindisino di “contare” laddove egli oggi può ma, in verità, …non si vuole.

venerdì 6 novembre 2015

Per la giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate, interessanti iniziative della Città di Latiano

Domenica prossima, 8 novembre, torna il tradizionale corteo in occasione delle celebrazioni per la festa dell’unità nazionale, memoria dei caduti in guerra – monito per una pace salda e duratura tra tutti i popoli. Alle ore 9,30 inizierà il giro, per le vie del centro, della banda musicale dell’associazione “Nino Rota”. Alle ore 10, da piazza Umberto I, partirà il corteo che si concluderà alle ore 11 presso la Chiesa Madre per la celebrazione della Santa Messa. Alle ore 12, benedizione e deposizione della corona di alloro al monumento ai caduti e saluto del Sindaco, Mino Maiorano. Alle ore 12,30, visita della mostra fotografica dei caduti di tutte le guerre presso la sala consiliare di palazzo Imperiali (accesso da via Attilio Spinelli).
Giovedì 12 novembre, alle ore 9,30, presso il teatro Olmi, spettacolo teatrale “Alla ricerca dei nostri caduti” – memoria di una Grande Guerra di popolo; testo e regia di Giorgio Rosso, I Istituto Comprensivo “A. Moro – P. Virgilio Marone” di Francavilla Fontana.
Sabato 14 novembre, presso il salone “Agesilao Flora di palazzo Imperiali, la Scuola Professionale “Giacomo Rousseau”, con il patrocinio della Città di Latiano, della Provincia di Brindisi, della Società di Storia Patria per la Puglia, della Società Storica di Terra d’Otranto, nel centenario della Prima Guerra Mondiale (1915 – 1918), organizza un Convegno di Studi Storici “Biografie e pensieri remoti sul fronte Italo – Austriaco”. Il convegno si svilupperà in due sessioni. Nella sessione antimeridiana  - che avrà inizio alle ore 9,30 e sarà coordinata da Ornella Manco, Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo di Latiano -  dopo gli interventi introduttivi di Laura Argentieri (Scuola Professionale Giacomo Rousseau) e del Sindaco Mino Maiorano, interverranno: Ferdinando Parlati (già docente di filosofia), “La Grande Guerra cento anni dopo” e Domenico Urgesi (Presidente Società Storica di Terra d’Otranto), “Il porto di Brindisi nella Prima Guerra Mondiale”; nel corso della sessione sarà proiettato il film “Scemi di guerra”. Nella sessione pomeridiana  - che avrà inizio alle ore 16,30 e sarà coordinata da Francesco Fistetti (Università degli Studi di Bari) -  dopo gli interventi introduttivi di Laura Argentieri (Scuola Professionale Giacomo Rousseau) e del Sindaco Mino Maiorano, interverranno: Giuseppe Bonifacino (Università degli Studi di Bari), “Le scritture di guerra di Carlo E. Gadda”; Ferdinando Parlati, “I diari del Ten. Luigi Parlati, un latianese nella Grande Guerra”; Daniela Franco (docente di lettere classiche), “La breve vita di Attilio Spinelli”; colonnello Paolo Fabiano (vicecomandante della Legione Carabinieri Puglia), “L’ultima battaglia dei due ex allievi. Due vite, una scuola, un destino”.           

giovedì 5 novembre 2015

Una Scuola più accogliente, con l’impegno di tutti

Abbiamo diffuso, nel corso della giornata di ieri, la seguente nota a firma congiunta del Sindaco di Latiano, Mino Maiorano, degli Assessori alle Opere Pubbliche – Edilizia Scolastica, Cosimo Albanese (Vice-Sindaco), alla Cultura, Paola Ingusci, ai Servizi Sociali – Pubblica Istruzione, Mariaconcetta Milone, e mia.

Avvertiamo il dovere di esprimere apprezzamento e gratitudine  - da parte dell’Amministrazione Comunale  e dell’intera comunità latianese -  verso l’associazione “L’isola che non c’è” per aver promosso una raccolta fondi ed aver quindi realizzato, con tali fondi e  per mano di maestranze messe a disposizione dal Comune di Latiano, un intervento di tinteggiatura della palestra della Scuola secondaria di primo grado “Benedetto Croce”.
Ci preme sottolineare la partecipazione del Comune di Latiano all’apprezzabile iniziativa posta in essere dall’associazione “L’isola che non c’è”, anzitutto perché, con l’impiego di operatori pagati dal Comune, si sono utilizzati soldi di tutti i cittadini latianesi. Poi si rende opportuno precisare che, sulla Scuola, l’Amministrazione Comunale latianese è fortemente impegnata: - a finalizzare i finanziamenti intercettati da lungo tempo ed ormai prossimi alla scadenza e dunque a rischio – revoca; - a recuperare  - laddove sarà possibile -  quei finanziamenti messi in discussione a causa di criticità formali come ad esempio la mancata presentazione del progetto con firma digitale; - ad attivare un intervento di efficientamento energetico dell’ammontare di € 220.000,00 che questa amministrazione ha intercettato  già nelle prime settimane dal suo insediamento.
Fatte queste dovute puntualizzazioni, giova proporre, a tutti i cittadini, un ragionamento improntato al sano realismo e ad un pizzico di visione prospettica su un futuro, auspicabilmente migliore del presente, per la nostra città.
Non è facile, oggi, per la Pubblica Amministrazione, approntare le risposte attese dai cittadini, anzitutto in materia di opere pubbliche poiché le stesse richiedono investimenti significativi a fronte dell’esiguità di risorse disponibili (esiguità peraltro accentuata allorquando si è interessati da condizioni sanzionatorie come quelle riservate, quest’anno, al Comune di Latiano a causa dello sforamento del patto di stabilità determinatosi in riferimento all’esercizio 2014).
La Pubblica Amministrazione non vuole certo sottrarsi al fare la sua parte, ottimizzando l’utilità delle risorse disponibili, tagliando gli sprechi, realizzando condizioni di sempre maggiore efficienza della macchina amministrativa.
Tuttavia il ruolo dei cittadini, attraverso la loro partecipazione attiva, oggi può essere determinante nella realizzazione di concreti interventi e nella promozione di pratiche improntate ad un protagonismo nuovo, sano, costruttivo.
Non pensiamo ovviamente ad un ruolo sostitutivo dei cittadini, rispetto a quello della Pubblica Amministrazione.
Riteniamo, piuttosto, che si possa provocare una virtuosa concorrenzialità, nell’ottica della realizzazione del bene comune.
In particolare, il miglioramento del decoro e della qualità degli edifici scolastici offre un banco di prova  - anche per il particolare significato che la Scuola assume nello sviluppo di una comunità -  per l’esercizio di una cittadinanza attiva.
La partecipazione di famiglie e volontari nella realizzazione di interventi di manutenzione ordinaria delle scuole è parte di un processo di riappropriazione delle stesse scuole come bene comune.
Ci sono bandi, come quello (#LaNostraScuola) recentemente pubblicato dalla Fondazione Mission Bambini e dalla Fondazione con il Sud, che sono specificamente rivolti ad incoraggiare l’attività di organizzazioni non profit e di genitori per la realizzazione di piccoli lavori nelle Scuole (tinteggiatura di pareti, rifacimento di piccole parti di intonaco, sostituzione o riparazione di componenti idraulici e di serramenti interni, verniciatura di grate o cancelli, pulizia di spazi esterni).
Non vogliamo delegare ad altri le responsabilità della Pubblica Amministrazione che, anzi, con la presente esternazione, è ben consapevole di focalizzare ancora di più l’attenzione dei cittadini verso il proprio operato in ambito locale.
E’ però necessaria una presa di coscienza collettiva circa l’indifferibilità di uno sforzo comune.
I genitori hanno la possibilità di intervenire concretamente ed in prima persona, conseguendo risultati significativi quali la realizzazione di ambienti scolastici più puliti, decorosi, accoglienti, al contempo determinando condizioni per ridare fiducia alle loro stesse famiglie, per vincere uno spirito di rassegnazione che talvolta prende il sopravvento, per alimentare un sentimento di speranza ed un nuovo senso civico.
Gli ambienti scolastici sono spazi vivi, in cui i ragazzi trascorrono buona parte del loro tempo per essere formati come persone e come cittadini. E’ utile un approccio più comunitario per rendere quegli spazi più sicuri e anche più belli; se qualcosa si può già fare oggi, con un piccolo impegno in più da parte di tutti, si deve farla! L’attuale generazione di studenti non può attendere: perché ha diritto di godere le sue opportunità in questo che è, anzitutto, il suo tempo.
Abbiamo appreso, nei giorni scorsi, della costituzione di un comitato di genitori (“Scuola bene comune di Latiano”) che intendiamo incontrare al fine di sostenerne l’attività, in uno spirito di collaborazione e con l’intento di coordinare il dispiegarsi di ogni risorsa nell’ambito delle rispettive competenze.
Saremo pronti ad incontrare qualsiasi altro gruppo, movimento od associazione che dovesse costituirsi nell’intendimento di offrire un contributo effettivo al benessere della nostra Scuola.
Lavoriamo insieme, allora, per costruire una comunità nuova, intorno ad un concetto nuovo di cittadinanza.