mercoledì 30 marzo 2016

2 aprile

Giovanni Bruno ha consegnato ieri una lettera, indirizzata a me ed al Sindaco di Latiano, con la quale propone di illuminare di blu palazzo Imperiali in occasione della “Giornata mondiale dell’Autismo”, che avrà luogo il 2 aprile.
Si tratta di un gesto simbolico, di un semplice segno di vicinanza comunitaria alle famiglie che ogni giorno convivono con i disagi dell’Autismo.
Il Sindaco, Mino Maiorano, si è prontamente adoperato per corrispondere alla proposta che Giovanni Bruno ha formulato (in qualità di genitore, tiene a precisare, e non di Consigliere Comunale).
Sarebbe importante che il prossimo 2 aprile anche altri angoli di Latiano (perché no: le case private, ad esempio) si tingessero di blu.
Grazie a Giovanni Bruno per la sua sensibilità e per l’instancabile impegno.

domenica 27 marzo 2016

Le vie del Signore… a Latiano.

E’ stata Laura, mia sorella, a farmi scoprire l’interessante pubblicazione “Le vie del Signore… - itinerari turistici religiosi a Latiano” realizzata dall’Agenzia Formativa Ulisse nell’ambito del progetto di Servizio Civile “Il turismo religioso in Puglia”.
Laura mi consulta preventivamente su tutto… ma ha puntualmente già deciso lei  - prima ancora di consultami -  cosa fare.
Laura (ovviamente insieme a Giuseppe, dunque la Scuola Rousseau) ha voluto sostenere questa pubblicazione, edita da Locorotondo e realizzata da Marina Menga e da Valeria Vacca.
Ebbene, ho letto quel volumetto: Laura, anche questa volta, ha avuto ragione (ma poi: come si fa a dire no al prof. Galasso e a Tonino Nacci?).
Si tratta di uno studio mirato alla presentazione ed alla promozione della cultura artistica locale; è un lavoro intelligente, che propone due itinerari: quello Mariano e quello del Beato Bartolo Longo; è un percorso senz’altro da proseguire.
Una guida essenziale ed al contempo completa, per le esigenze del visitatore, “una passeggiata tra le vie del paese nell’odore e il sapore del passato, che sfocia nella fiduciosa valorizzazione di ciò che di importante possiede il nostro territorio”, scrive Tonino Nacci nella presentazione.
Già, una passeggiata: quanto di più semplice e di più straordinario, al giorno d’oggi; concedersi il tempo di osservare, lentamente, la città.
Durante la seduta del Consiglio Comunale dello scorso 18 marzo, Paola Pizzi ha introdotto nella discussione proprio il tema della fruizione della città, dei suoi spazi e dei suoi significati. Paola ha invitato  - la politica ed i cittadini tutti -  a passeggiare lungo via Roma ed a pensare, o a ripensare, Latiano. Quella di Paola Pizzi credo che sia stata una riflessione matura sul tema, più generale, dell’approccio responsabile ai doveri di cittadinanza; e ritengo che, sullo stesso tema, avremo ancora molte importanti occasioni per riflettere.
Si, il volumetto “La vie del  Signore… - itinerari turistici religiosi a Latiano” è a mio avviso, anzitutto, un efficace e concreto segno di “benvenuto” a chi giunge in visita a Latiano; ma è anche realizzazione di un modo adulto di essere cittadini: custodi attenti; fruitori critici; promotori consapevoli; visionari ambiziosi quanto è giusto.      

mercoledì 16 marzo 2016

Con l’olio buono

Stiamo diffondendo stamane il seguente comunicato stampa.

A coronamento di una stagione olivicola tutto sommato positiva  - che ha registrato, nel Salento e particolarmente in Provincia di Brindisi, la produzione di olio di ottima qualità -  sabato prossimo, 19 marzo, presso Palazzo Imperiali in Latiano, avrà luogo l’evento “Un’altra giornata con l’olio buono”.
L’iniziativa, che rientra nel programma di azione a valere sui Reg. (UE) n.611/2014 e n. 615/2014 dell’AIPOP “Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Pugliesi”, quale Organizzazione di Produttori del settore Olio di oliva, è organizzata dalla stessa AIPOP e dagli Assessorati alle Attività Produttive – Agricoltura ed alle Politiche Comunitarie della Città di Latiano.
Il programma si articolerà essenzialmente in due parti: la mattinata sarà rivolta ai ragazzi della scuola primaria; il pomeriggio sarà invece dedicato agli operatori della filiera ed ai consumatori.
Aprirà i lavori, alle ore 10, l’agronomo Cosimo Rubino, coordinatore tecnico dell’AIPO UN; interverranno quindi il Sindaco di Latiano, Mino Maiorano, gli Assessori Mauro Vitale e Michele Locorotondo, la Dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale di Latiano, Ornella Manco.
Seguirà un seminario su “L’olio extravergine di oliva, base della sana alimentazione”, nell’ambito del quale relazioneranno il biologo nutrizionista Domenico De Mattia (presidente dell’Associazione “Alia Fastigia aps” Salute Benessere e Cultura Alimentare) ed il tecnologo alimentare Francesco Soleti (tecnico Aipop).
In chiusura della mattinata, visita guidata agli stands espositivi che saranno allestiti nell’atrio di Palazzo Imperiali.
Alle ore 16,30, dopo gli interventi introduttivi del Sindaco Mino Maiorano, degli Assessori Mauro Vitale e Michele Locorotondo, del Presidente del Consiglio Comunale Gabriele Argentieri e dell’agronomo Cosimo Rubino, altro seminario (“Le caratteristiche organolettiche dell’olio extra vergine di oliva”) e prove guidate di assaggio e degustazione: il tutto sotto la guida di Francesco Prudentino, chimico e docente presso l’Istituto “Pantanelli – Monnet” di Ostuni.
La giornata si chiuderà con la visita guidata degli stands espositivi, che registreranno la presenza di numerose aziende olivicole ed olearie della zona, autentici produttori di olio extra vergine.   

domenica 13 marzo 2016

Il futuro si gioca in periferia

Riporto un articolo recente (19/2/2016 ) di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di Sant’Egidio, pubblicato da Corriere della Sera - Sette, che richiama, su scala globale, sensibilità da esercitare anche negli ambiti locali.

 Nel 2007, per la prima volta nella storia del mondo, la popolazione delle città ha superato quella delle campagne. Una svolta storica. Nel 1950, solo i1 16% della popolazione mondiale abitava nelle città. In poco più di mezzo secolo, il mondo è cambiato. Sono cambiati i rapporti tra città e campagna. Oggi ci sono 450 città con píù di un milione di abitanti, mentre nel 1900 ce n’erano solo dieci. Ci sono trenta megalopoli con più di otto milioni di abitanti. Le previsioni demografiche mostrano che, nel 2020, ben nove città supereranno i venti milioni di abitanti: Città del Messico avrà 35,5 milioni, seguiranno Shanghai con 35 milioni, Beijing con 31, San Paolo con 28, Mumbai con 25. Tanti sono i problemi di una così massiccia concentrazione di popolazione (che avverrà soprattutto nel Sud del mondo): i problemi ecologici, l’approvvigionamento alimentare, l’inquinamento delle risorse idriche e anche i trasporti per una popolazione così grande. Il processo di urbanizzazione globale si accompagna sistematicamente alla creazione di grandi periferie: la cosiddetta “slumizzazione”, cioè la realizzazione di quartieri provvisori, privi di servizi, spesso vere baraccopoli. L’Africa subsahariana è il continente delle periferie: il 67% della sua gente vive negli slums. La città africana è in larga parte fatta di slums.
A livello mondiale gli abitanti degli slums sono il 31,6% della popolazione: quasi un terzo dell’umanità. È l’enorme popolo delle periferie, che avrà una parte importante nel futuro del mondo. Oggi i periferici sono un popolo di “esclusi”, continuamente messi a contatto tramite i media con modelli di vita non raggiungibili e praticabili nel loro mondo. All’inizio degli anni Novanta, lo scrittore Hans Magnus Enzensberger aveva previsto una guerra “civile” nelle città: «Nascono», aveva detto, «zone protette e munite di propri servizi di sicurezza da una parte, slum e ghetti urbani dall’altra». Questa previsione si sta avverando in alcune parti del mondo. Il problema per la “pace” e la sicurezza sta proprio nella violenza diffusa e organizzata. In alcune città c`è una vera guerra. Specie nelle città del Sud, crescono isole protette, con mura e vigilanti, a fronte di mondi periferici. L’orizzonte unitario della città si frantuma.
Diversa era la condizione della città novecentesca: il proletariato aveva un rapporto dialettico e conflittuale con il “centro”, finendo però per condividere un orizzonte politico. Oggi è diverso. Le periferie sono invece remote. Qui mancano le reti sociali. Il controllo delle istituzioni sugli spazi periferici è difficile, tanto che vaste aree finiscono sotto il dominio di mafie e cartelli internazionali o nazionali del crimine. Gli spazi sociali, vuoti di presenze istituzionali o associative, sono terre di conquista per le reti mafiose, non sempre percepite come un male dalla gente. La città del XXI secolo, in particolare la megalopoli, è sempre meno una comunità di destino. Anzi, mentre una parte di essa (opulenta) viene assorbita nei flussi globali e procede sulla via dell’intemazionalizzazione, un’altra resta ai margini, se non sprofonda, in una condizione di isolamento. Le grandi periferie urbane sono una sfida per le religioni e le Chiese, che richiamano a un destino comune degli uomini. Francesco l’ha intuito con forza: qui si gioca il futuro. Ma è anche una grande sfida per lo Stato, le istituzioni, la scuola, gli organismi democratici: fare di una periferia anonima una comunità e rianimare la città come orizzonte comune. Bisogna ricreare il tessuto umano e comunitario di tante società.