Non so, davvero, se il radicalizzarsi del confronto, ormai su quasi tutti i temi, possa far invertire il desolante percorso da troppo tempo intrapreso, dalla politica latianese (tutta), lungo un viale di desolante aridità che difficilmente vedrà germogliare un futuro di duraturo e diffuso benessere per la nostra comunità cittadina. Tuttavia, di fronte alle provocazioni, ai colpi di teatro, agli atti di arroganza politica, non si può rimanere passivi. E così, mentre si continua a reagire (e la sfida, sempre più, appassiona ed offre pure gratificanti riscontri di consenso), si auspica il ripristino di un comune senso di lucidità e di responsabilità che induca ad individuare, quale unica ragione dell'impegno politico, il bene comune.
Nel perdurare del "braccio di ferro", non si esclude, peraltro, una progressione dei coinvolgimenti. Accade, dunque, che sulla vicenda della limitazione dell'accesso agli Uffici comunali disposta dal Presidente del Consiglio (ne ho parlato in altro post di questo blog), cinque Consiglieri (tra i quali io stesso) abbiano ritenuto necessario determinare il coinvolgimento diretto del Prefetto. Di ciò si è dato conto nel seguente comunicato stampa, diffuso stamane.
I consiglieri comunali Giuseppe Vitale (Indipendente), Giovanni Calcagno (Ecopacifisti), Giovanni Bruno (Fli), Mauro Vitale e Gabriele Argentieri (Udc) hanno inviato al Prefetto di Brindisi una istanza censura per la limitazione dell’accesso agli Uffici comunali, da parte dei consiglieri, disposta nei giorni scorsi - con nota prot. n. 7246 del 28 maggio 2013 - dal presidente della pubblica assise cittadina, Salvatore De Punzio.
In particolare, la nota del presidente del Consiglio comunale latianese invita i consiglieri a rispettare l’orario di accesso agli Uffici per l’espletamento del proprio mandato, dalle ore 12 alle ore 13 del venerdì di ogni settimana.
I cinque esponenti dell’opposizione richiamano pertanto il Testo unico per gli enti locali laddove - articolo 43 - tra l’altro si afferma che i consiglieri comunali hanno diritto di ottenere dagli Uffici del Comune tutte le notizie ed informazioni in loro possesso, utili all’espletamento del proprio mandato, e richiamano anche l’articolo 24 dello Statuto del Comune di Latiano che riconosce ad ogni consigliere il diritto di ottenere tempestivamente, dai competenti Uffici del Comune, informazioni e copia degli atti utili all’espletamento del mandato, senza alcuna spesa.
Inoltre i consiglieri Giuseppe Vitale, Giovanni Calcagno, Giovanni Bruno, Mauro Vitale e Gabriele Argentieri elencano tutte le attribuzioni del presidente del Consiglio comunale così come individuate dallo stesso Statuto comunale.
Sulla base di tali richiami, i cinque esponenti dell’opposizione chiedono dunque al Prefetto se ritenga legittimo che la limitazione al diritto di accesso agli Uffici del Comune, nei confronti dei consiglieri comunali, possa promanare dal presidente del Consiglio e se sia censurabile, dal punto di vista sostanziale, la limitazione del diritto rivendicato.
Insomma, con questa iniziativa intrapresa dai cinque esponenti dell’opposizione si è alzato il livello del confronto con il presidente del Consiglio comunale, dopo le polemiche che avevano immediatamente accompagnato la notifica della disposizione che ha limitato l’accesso agli Uffici comunali da parte di tutti i consiglieri comunali.
F.to: I Consiglieri Comunali Giuseppe Vitale, Giovanni Calcagno, Giovanni Bruno, Mauro Vitale, Gabriele Argentieri.