martedì 31 dicembre 2013

Auguri

Io questa sera rispetterò la (mia) tradizione… e qualche ora prima dello scoccare della mezzanotte sarò puntuale all’appuntamento con il messaggio del Presidente della Repubblica.
Forse è una consuetudine ormai fuori moda (almeno a parere di qualcuno); forse non condividerò tutto ciò che sarà detto; certamente le parole di Napolitano non serviranno a riempire le pance vuote di quanti (tanti, purtroppo) rimarranno senza il cenone.
Però quell’appuntamento  - pur nella sua importanza relativa, non fondamentale -  ha il sapore del ritrovarsi, direi dell’identificazione intorno ad una sintesi rappresentativa della nostra comunità nazionale.
E i problemi, si sa, si affrontano meglio insieme; anche parlandone.
Io quindi, agli auguri con tutti gli italiani, ci sarò anche quest’anno.

domenica 22 dicembre 2013

Le sofferenze (vere) di tanti ed i pruriti di pochi

Nelle prossime settimane pubblicherò un nuovo numero di “M’impegno”, il mio bollettino informativo su formato cartaceo che invio al domicilio di un gruppo di amici con i quali ho contatti più frequenti e che distribuisco anche in qualche punto di ritrovo più consueto alla frequentazione dei latianesi.
In quella circostanza riporterò dettagliatamente la mia posizione in ordine al buio momento di crisi che attraversano le famiglie italiane: quelle del Sud, e di Latiano, in modo particolare. Illustrerò altresì  - richiamando testualmente il mio intervento alla seduta del Consiglio Comunale svoltasi martedì scorso, 17 dicembre -  la mia posizione riguardo l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Antonio De Giorgi, che di fronte all’attuale stato di forte disagio sociale ha la responsabilità di imprimere un “colpo di reni” alla propria azione.
Intanto riporto, qui di seguito, due post, pubblicati da me su questo blog all’incirca un anno fa e che sono di facile reperimento con una breve ricerca nell’archivio (non cancello mai nulla, perché ovviamente non ho paura di dare conto del mio libero pensiero).
Mi scuso per la ripetizione (i lettori più attenti, o comunque quelli che non sono in malafede, non hanno bisogno di siffatte sottolineature) ma vengo ahimè tirato in ballo da chi fa evidentemente, delle sue sorti politiche personali (certo non dipese da me…), una ragione di delusione.
I cittadini, che in questi giorni esprimono giustamente il loro ampio malessere, sono più maturi di una classe politica (in questo caso comprendo anche me) che non sa dare risposte, che non ha il coraggio di dire chiaramente come stanno le cose (forse perché non le comprende appieno) e che trova nelle sue (spesso temporanee, come i mal di pancia, od opportunistiche) contrapposizioni interne l’unica ragion d’essere.
I problemi che attanagliano le famiglie, nella contingenza temporale che viviamo, sono in larga parte strutturali: si possono certo lenire con un miglior governo della Cosa Pubblica a tutti i livelli (dal nazionale al locale)  - che si ha, a mio modesto avviso, qualificando (non comprimendo) la spesa e combattendo gli sprechi -  ma non si risolvono certamente rimettendo al suo posto un Assessore comunale deluso.
Troviamo allora la forza ed il coraggio di rinviare gli “io farei meglio di te” al momento della campagna elettorale; ora rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per trovare insieme le soluzioni possibili di fronte alle tante difficoltà che vivono ogni giorno le persone.
P.S.: Lo so che molti oggi mi vorrebbero a cantare nel coro dei “barricadieri”, ma (forse questo è uno dei miei tanti limiti) non è il mio stile. Oggi avverto piuttosto il dovere della responsabilità, senza nascondermi dietro facili slogan; credo semplicemente che sia giusto così, e pazienza se qualcuno non vuole capire. Poi verrà il tempo della campagna elettorale, e  - come sempre, in libertà -  deciderò da che parte (ed in che forma) stare: in quella prospettiva, dal mio punto di vista, l’attuale Sindaco è la persona più sotto esame, dunque non voglio creargli alibi.     
domenica 23 dicembre 2012
Sarà affisso nei prossimi giorni il seguente manifesto, sottoscritto da tutti i Consiglieri Comunali di opposizione. L’iniziativa è condivisa, nella sostanza, anche da altri soggetti politici locali: primo fra tutti la Federazione dei Verdi che, pur non avendo propri rappresentanti nella Pubblica Assise Cittadina, ha sempre proseguito, con coerenza, una qualificata azione politica al servizio della comunità latianese.
Credo che l’esigenza di reagire all’immobilismo politico in cui, da ben più di un anno, si è cacciata la maggioranza guidata dal Sindaco Antonio De Giorgi, nonché l’ormai matura, comune, volontà di sottrarre Latiano ad un interventismo sporadico (e sempre più spesso emergenziale) per affidarne finalmente le sorti ad un progetto di sviluppo sostenibile proiettato verso un futuro lungo, possano rappresentare il fondamento di una coesione responsabile, aperta ad ulteriori contributi (insperati fino ad un recente passato) che probabilmente non tarderanno a rendersi visibili già dalle prossime settimane.


Il Sindaco Antonio De Giorgi ha cambiato tutti gli Assessori Comunali ma la nomina della nuova Giunta non è bastata a far ritrovare coesione alle forze politiche di maggioranza.
Addirittura non è stato possibile svolgere  - per l’assenza del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale e dei Consiglieri della maggioranza -  la prima convocazione della Pubblica Assise Cittadina nel corso della quale si sarebbero dovuti sostituire i Consiglieri Comunali dimissionari che hanno assunto l’incarico assessorile.
In tale circostanza i rappresentanti dell’opposizione hanno voluto evidenziare il permanere di quello stato di confusione e di conflittualità, all’interno della maggioranza, che ormai da più di un anno blocca l’azione amministrativa comunale ed impedisce ogni seria iniziativa progettuale nell’interesse della comunità latianese.
Riteniamo che il Sindaco Antonio De Giorgi non possa che prendere atto del fallimento del progetto politico da lui guidato e  - nella consapevolezza della complessità e della molteplicità dei problemi della comunità latianese rimasti finora irrisolti -  attendiamo ora un suo atto finale di dignità e che ponga fine alla situazione determinatasi.
Fin d’ora i gruppi di opposizione, compattamente e nel dissentire ad iniziative amministrative rispondenti ad esigenze individuali (varianti al Piano di Fabbricazione e lottizzazioni), ritengono necessario porre immediatamente all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale i seguenti argomenti:
  1. Discussione e approvazione del Documento Preliminare Programmatico del PUG;
  2. Discussione sullo stato di abbandono del palazzetto dello sport;
  3. Discussione sullo stato di attuazione dell’ampliamento del Cimitero comunale;
  4. Discussione sullo stato di attuazione di tutte le opere pubbliche, già finanziate, programmate dalla precedente Amministrazione Comunale.

I Consiglieri Comunali di opposizione (Udc, Partito Democratico, Ecopacifisti, Fli, Pdl):
Gabriele Argentieri, Giovanni Bruno, Angelo Caforio, Giovanni Calcagno, Antonio Gioiello, Giuseppe Natale, Cosimo Rubino, Claudio Ruggiero, Mauro Vitale.
venerdì 14 dicembre 2012
La nuova Giunta comunale latianese avrà l’arduo compito di rilanciare una attività amministrativa che da ormai più di un anno risentiva delle tensioni presenti all’interno della maggioranza.
Si vedrà ora se la “cura” del turnover sarà servita a far ritrovare vigore alle azioni e lucidità ai progetti.
Il sindaco Antonio De Giorgi si è determinato una nuova opportunità per proporsi con un programma di governo chiaro e realistico, sgombro dalle demagogie della campagna elettorale e dai trionfalismi dell’esordio.
Da questo programma, oltre che dalla efficienza della squadra chiamata a realizzarlo, dipenderà la durata di questa seconda fase del mandato affidato, nella primavera del 2010, dall’elettorato latianese.
Sarà l’epilogo di una agonia politica già da lungo tempo iniziata?
Oppure sarà l’occasione per avviare una stagione lunga di buon governo e di più ambiziosi traguardi per la città di Latiano?
Lo capiremo già dalle “piccole” cose concrete che si realizzeranno nelle prossime settimane.
Penso all’allargamento del cimitero comunale, annunciato da lunghi anni (non solo dall’Amministrazione – De Giorgi) ed ormai improcrastinabile; penso ad un piano di interventi per intensificare l’illuminazione pubblica nelle zone periferiche e nelle contrade presso cui risiedono stabilmente molte famiglie; penso alla salvaguardia della rete viaria rurale, a tratti purtroppo ridotta ad un percorso di guerra; penso alla necessità di realizzare le opere pubbliche progettate dalla Amministrazione Zizzi – Ruggiero, per le quali sono stati intercettati specifici finanziamenti; penso alla calendarizzazione dell’iter che condurrà all’adozione del Pug; penso ad un più vasto e professionale sforzo di comunicazione da parte dell’Ente verso la comunità di riferimento, affinché possa stimolarsi ancora di più la partecipazione popolare al governo della Cosa Pubblica ed affermarsi definitivamente il principio di trasparenza come “costume” della buona amministrazione; penso ad un deciso investimento, peraltro coerente con le vigenti disposizioni contrattuali, per l’aggiornamento professionale continuo di tutto il personale dipendente del Comune, che è cuore e motore, strumento fondamentale per il realizzarsi del successo o del fallimento dell’azione amministrativa.
Se i riscontri andranno nella direzione auspicata, potranno ovviamente esserci ragioni di condivisione; altrimenti i percorsi continueranno a tendere verso differenti orizzonti e la costruzione di un’alternativa sarà naturale espressione della esigenza di riscatto di una comunità delusa ma non rassegnata.

giovedì 12 dicembre 2013

Ad maiora!

La Scuola “Rousseau” di Latiano è stata inserita nell’elenco regionale degli Organismi Formativi Accreditati.
E’ una tappa importante, questa, che ripaga, in buona parte, Laura, Giuseppe e tutti gli altri loro collaboratori per i tanti sacrifici, la incrollabile volontà di crederci sempre: scommettendo solo sulle proprie capacità, pagando talvolta il prezzo della inesperienza, consolidando col tempo risultati che portano, con orgoglio, solo il loro nome.
Ce n’è abbastanza, insomma, per proseguire con rinnovati entusiasmo e determinazione.

venerdì 6 dicembre 2013

Aderiamo alla “battaglia di Natale” della Coldiretti

E’ stata diffusa stamattina la seguente nota  - a firma mia e di Mauro Vitale -  con la quale si manifesta adesione all’iniziativa di protesta e di sensibilizzazione intrapresa già nei giorni scorsi dalla Coldiretti per sensibilizzare sulla necessità di effettiva tutela dei prodotti agroalimentari italiani (anche attraverso una analitica tracciabilità di tutto ciò che arriva sulle nostre tavole): ciò a garanzia, oltre che degli operatori del settore, anche della salute dei consumatori.
Io e Mauro Vitale auspichiamo che su tali considerazioni il Consiglio Comunale latianese faccia sintesi e si esprima all’unanimità: per questo non abbiamo voluto proporre un nostro ordine del giorno, ritenendo che la sensibilità e l’attenzione di tutti possa produrre, in Conferenza dei Capigruppo, una determinazione condivisa da sottoporre al voto finale dell’aula. 

Coldiretti ha lanciato la sua “battaglia di Natale” per difendere il settore agricolo dalle importazioni di bassa qualità.
E questa iniziativa, dal forte impatto simbolico, non può lasciare indifferenti tutti gli uomini e le donne del Salento, che hanno le loro radici nel settore primario, che da esso traggono tuttora buona parte del loro reddito complessivo e che sempre in esso intravedono le uniche, reali, possibilità di futuro benessere.
Il messaggio rivolto ai consumatori è a scegliere i prodotti italiani e questo stesso messaggio assume purtroppo i toni del grido di allarme contro la concorrenza sleale di chi colloca, sul mercato nostrano, come “made in Italy”, ciò che invece viene importato.
Questa condotta avrebbe già causato, secondo Coldiretti, la chiusura di ben 140 mila aziende italiane.
La manifestazione di protesta ha avuto come primo scenario il valico del Brennero, da cui ogni giorno transitano prodotti esteri che vengono poi lavorati e venduti con etichette italiane.
I dati sono allarmanti: si calcola che dall’inizio della crisi le importazioni di prodotti agroalimentari dall’estero siano aumentate in valore del 22 per cento; in particolare, gli arrivi di carne di maiale sono cresciuti del 16 per cento mentre le importazioni di cereali (pronti a diventare pasta e riso italiani) hanno segnato un incremento del 45 per cento; più 26 per cento l’import di latte; più 33 per cento l’import di frutta e verdura, con il pomodoro fresco che segna addirittura un più 59 per cento.
E’ il momento, insomma, di mobilitarsi, facendo tutti propria, almeno idealmente, la campagna di Coldiretti.
Insistere, anche in Europa, per la tracciabilità dei prodotti significa proteggere i nostri agricoltori ed allevatori ma anche tutelare la salute dei consumatori finali.
Auspichiamo, in tal senso, una unanime espressione del Consiglio Comunale latianese.

F.to Gabriele Argentieri e Mauro Vitale – gruppo consiliare Udc al Comune di Latiano

lunedì 2 dicembre 2013

Le opportunità dal PPTR (anche) per la Città di Latiano

Il gruppo degli Ecopacifisti ed il movimento “Amici per Latiano” organizzano per giovedì prossimo, 5 dicembre, a partire dalle ore 17.30 presso la sala “Flora” di palazzo Imperiali, un incontro pubblico sul tema “Piano Paesaggistico Territoriale Regionale e opportunità per la pianificazione locale”.
Interverranno, oltre il Sindaco di Latiano, Antonio De Giorgi, che è titolare anche della delega all’Urbanistica, l’Assessore regionale alle Politiche del Territorio, Angela Barbanente, l’ing. Claudio Conversano, incaricato della redazione del Piano Urbanistico Generale, l’arch. Vincenzo Panelli, curatore della Valutazione Ambientale Strategica, il dr. Guido Palma, esperto in scienze ambientali e forestali.
Modererà i lavori il prof. Giovanni Calcagno, Consigliere Comunale degli “Ecopacifisti”.
Si tratta a mio avviso di una occasione importante, da non perdere, per chi ha a cuore la tutela e la valorizzazione del nostro territorio.
Credo che gli Ecopacifisti ed il movimento “Amici per Latiano”, con questa seria iniziativa, stiano offrendo a tutti una opportunità per comprendere meglio e per determinarsi con più consapevolezza su un tema di assoluta valenza strategica per il futuro di Latiano.

venerdì 29 novembre 2013

Caccia ai topi

Ho appreso, dagli organi di informazione, che nei giorni scorsi si è stati costretti a chiudere al pubblico la sede di Brindisi dell’Agenzia delle Entrate a causa di una invasione di ratti.
Ho l’impressione che tale fenomeno sia purtroppo frequente un po’ ovunque, in questo periodo, e richiede interventi tempestivi di disinfestazione a salvaguardia, anzitutto, della salute pubblica.
A me hanno segnalato l’avvistamento di grossi topi nei pressi del piazzale della stazione ferroviaria di Latiano.
In particolare, mi è stato riferito che uno di questi disgustosi roditori, già morto, sia stato trovato all’uscio di una abitazione in cui vive una giovane famiglia con bambini.
Sono consapevole dei costi che comporta un intervento diffuso (che cioè comprenda il centro e le periferie) di derattizzazione ma ritengo che, anche nella difficile situazione in cui versano oggi le casse di un po’ tutti gli Enti Locali italiani, il Comune di Latiano si debba sforzare di reperire le risorse per garantire la sicurezza della popolazione  - soprattutto dei più piccoli -  e per tutelare almeno l’attuale soglia (!) di decoro del contesto urbano.

sabato 23 novembre 2013

Spazio alla cittadinanza attiva

Molti latianesi sarebbero disponibili a “fare”, gratuitamente, per la loro Città pur di renderla più bella, più vivibile, più accogliente.
E’, questa, la prova di una consapevolezza del diritto – dovere di cittadinanza (che è anche esercizio di responsabilità e disponibilità all’impegno civico): una risorsa dalle potenzialità notevoli, spesso trascurata da chi  - ai vari livelli -  governa la Cosa Pubblica.
E allora accade che una coppia di amici mi abbia chiesto di dare voce pubblica a questa disponibilità (più diffusa di quanto, in un primo momento, si possa pensare), che potrebbe ad esempio concretizzarsi attraverso l’assegnazione  - a gruppi di cittadini -  della cura di aiuole (o anche di aree verdi un po’ più ampie) pubbliche.
Ciò che muove questi slanci è il gusto per il decoro urbano, certo, ma anche la voglia di offrire un contributo alla comunità, in prima persona, …sporcandosi le mani (ma nel senso buono…); ed è la volontà di custodire, se possibile di migliorare, la propria città… magari per renderla più accettabile, o più attraente, agli occhi dei figli (in tal senso mi permetto anche di “riciclare” la mia vecchia proposta dell’agevolazione, con risorse pubbliche, degli interventi di manutenzione delle facciate delle abitazioni). Si tratta anche, però, di propensione a formulare un messaggio educativo in direzione della gratuità del servizio verso la comunità di appartenenza.
Perché non pensarci, insomma?
Il volenteroso Assessore alla Viabilità, Cosimo De Falco (a proposito: buono l’esito dell’iniziativa “Balconi fioriti”), se vorrà, saprà certamente trovare  - su questa traccia -  la formula giusta per offrire ai latianesi un nuovo spazio di cittadinanza attiva.

martedì 12 novembre 2013

Governo del traffico

Con deliberazione n. 162 del 28 ottobre 2013 la Giunta Comunale latianese ha espresso indirizzo per la predisposizione, da parte dell’Ufficio competente, di tutti gli atti necessari ad avviare le procedure di gara per l’individuazione di un’impresa con acclarata e documentata esperienza nella gestione di servizi di parcheggio a pagamento e di rilevazione delle infrazioni al Codice della Strada.
Nella narrativa di tale atto deliberativo si fa, tra l’altro, riferimento all’impegno, a cui sono chiamate le amministrazioni locali, per la riduzione dei pericoli, alla pubblica incolumità ed alla sicurezza urbana, rivenienti dalla circolazione stradale.
E si fa riferimento anche alla circostanza che «la rete stradale e le aree pubbliche del centro abitato risultano da tempo caratterizzate da presenza di traffico congestionato e dal mancato rispetto delle limitazioni temporali alla sosta o da sosta irregolare intralcianti la circolazione con effetti rilevanti anche sul versante ecologico – ambientale».
Da tutto ciò scaturisce la considerazione che «un ruolo importante nei piani di sicurezza è rappresentato dalle strumentazioni che possono aiutare le amministrazioni locali ad ottenere una maggiore tranquillità nell’ambito del proprio territorio».
Nel dare mandato per la predisposizione degli atti necessari all’avvio delle procedure di gara, l’Amministrazione Comunale invita l’Ufficio competente anche a fornire una dettagliata relazione sul merito.
E’ una questione evidentemente importante, questa: degna di adeguato approfondimento per tutte le implicazioni evidenziate nella stessa deliberazione n. 162 (sicurezza, vivibilità, ecologia…).
Sarà dunque interessante leggere la relazione richiesta all’Ufficio competente; sarà necessario verificare se davvero «il numero delle infrazioni al Codice della Strada è in crescente aumento» (sempre per stare letteralmente a quanto riportato nell’atto deliberativo in questione) al punto da richiedere una «forte azione di deterrenza da parte degli operatori del settore» (in caso contrario, l’attivazione dei parcheggi a pagamento potrebbe evidenziare un intento vessatorio nei confronti degli automobilisti latianesi).
E poi sarà necessario capire se e, in caso affermativo, che tipo di investimento richiederebbe tale iniziativa per le casse del Comune.
Ci sarà dunque da ragionare bene su questo importante intervento, prima di procedere all’indizione della gara: la competente Commissione consiliare potrà essere una sede adeguata per realizzare tale approfondimento.

venerdì 8 novembre 2013

La coperta corta, il caro – mensa scolastica, …le occasioni perse dalla politica

Lo scorso 16 settembre io e Mauro Vitale abbiamo diffuso una lettera aperta  - indirizzata al Sindaco ed a tutte le forze politiche cittadine -  nella quale (è ovviamente pubblicata in questo blog…), muovendo dalla notizia della probabile sospensione del servizio di assistenza scolastica (che in quei giorni aveva animato un acceso dibattito pubblico), evidenziavamo che l’ormai esigua disponibilità di risorse degli Enti Locali italiani determina la diffusa necessità di una riprogrammazione delle attività in ogni settore con previsione, spesso, di dolorosi tagli e ripiegamenti.
In tal senso richiamavamo tutti, maggioranza ed opposizione, ad una azione comune di responsabilità, senza nascondersi dietro un dito (tanto tutti sanno che lo Stato italiano, da qualche lustro, opera sistematicamente tagli, più o meno giustificati, alla spesa pubblica) e senza indulgere alla tentazione di strumentalizzare il disagio che vive chi  - nella contingenza -  ha l’onere (e l’onore) di amministrare la Cosa Pubblica.
Scrivevamo, in quella lettera aperta, che urge a nostro avviso, data la particolare sensibilità delle questioni che interessano tale settore, «una chiara programmazione delle attività possibili nel campo dei servizi sociali, improntata sia alla necessaria corrispondenza alle situazioni di disagio nelle differenti fasce sociali ed anagrafiche, sia alla distribuzione delle risorse tra le diverse voci del bilancio comunale».
«Non è il tempo, questo, per garantire tutto a tutti», commentavamo io e Mauro, «riteniamo tuttavia  - proseguivamo -  che vada operato, dalla politica, un ordine di priorità nell’utilizzo delle risorse disponibili».
E noi dell’Udc  - è noto a tutti già da tempo -  privilegiamo l’attenzione verso i servizi sociali, che si occupano dei più deboli, convinti, come siamo, del valore (assoluto, prioritario rispetto a tutto) della persona umana e del dovere pubblico, dunque, di operare una azione incessante tesa all’inclusione di tutti e mirata chiaramente a non lasciare mai nessuno indietro.
Al cospetto di questa ardua sfida  - del rispetto per la tenuta dei conti pubblici e della solidarietà verso i più deboli, coloro i quali vivono in condizioni di marginalità (“categoria” sociale in inesorabile e diversificata estensione…) -  ci permettevamo di suggerire, come strumento di programmazione, «l’attivazione di una conferenza cittadina dei servizi sociali, che coinvolga tutti i soggetti istituzionali interessati e che, muovendo dalla considerazione delle disponibilità economiche, contribuisca a definire condivisi livelli minimi essenziali di intervento da garantire nei prossimi anni ai cittadini latianesi».
Qualche autorevole esponente della maggioranza consiliare ha lanciato segnali di attenzione verso questa proposta ma poi nulla ne è seguìto. Dall’opposizione (anche quella che si esprime fuori dal Consiglio Comunale e dai Partiti) ho registrato, in merito, solo un gran silenzio.
Ora apprendo che il servizio di refezione scolastica, che partirà lunedì prossimo, ha subìto un incremento del suo costo a carico delle famiglie: tre euro a pasto nella scuola elementare (lo scorso anno era di € 2,30); due euro e trenta centesimi nella scuola dell’infanzia (invariato rispetto allo scorso anno).
Ebbene, quando la coperta è corta, o si interviene per razionalizzare il tutto oppure chi arriva per ultimo rimane… con i piedi al freddo.
Questa volta è toccato ai bambini, le cui famiglie, per acquistare un blocchetto di venti buoni – pasto, dovranno spendere ben 14 euro in più rispetto allo scorso anno.
In conclusione: siamo sicuri che la responsabilità di tutto ciò risieda solo in chi ha vinto le ultime elezioni comunali?

P.S.: Ora non mi si venga a proporre di sottoscrivere documenti per la riduzione del costo della mensa scolastica: io sono per una seria riprogrammazione dei servizi sociali comunali e per una ponderata redistribuzione delle risorse disponibili. Il resto è solo grancassa.
E i genitori, giustamente contrariati dall’aumento del costo della mensa scolastica, diffidino di chiunque  - tra gli esponenti politici locali -  vorrà, nei prossimi giorni, ergersi a paladino di questa loro (giusta) causa.   

martedì 29 ottobre 2013

Scuole (un po’) più sicure

Con Determinazione del Dirigente del Servizio Scuola, Università e Ricerca della Regione Puglia n. 71 del 14 ottobre 2013, pubblicata sul BURP n. 139 del 24 ottobre scorso, si è approvata la graduatoria dei progetti relativi ad interventi di riqualificazione e di messa in sicurezza degli edifici scolastici con particolare riferimento a quelli in cui è censita la presenza di amianto.
Tale graduatoria si contestualizza nell’ambito della concorrenza degli Enti Locali al recepimento delle risorse economiche rese disponibili dalla Legge 9 agosto 2013 n. 98 (“Disposizioni urgenti per il rilancio dell’economia”) di conversione del Decreto Legge 21 giugno 2013 n. 69 (cosiddetto “Decreto del fare”) che  - all’uopo -  ha autorizzato la spesa complessiva di 150 milioni di euro, ripartita a livello regionale assegnando alla Puglia la somma di 12 milioni di euro.
L’assegnazione agli Enti Locali è effettuata con Decreto del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sulla base delle graduatorie presentate dalle Regioni.
Il Comune di Latiano ha proposto la realizzazione di due progetti (riferiti, rispettivamente, al plesso 1 ed al plesso 4 della scuola elementare “Bartolo Longo”: per ciascuno di essi è stato previsto un costo di realizzazione pari a 250 mila euro). Il progetto relativo al plesso 4 si è classificato all’undicesimo posto della graduatoria degli interventi dichiarati ammissibili con la già richiamata Determinazione Dirigenziale n. 71/2013 (primo tra quelli della Provincia di Brindisi); l’altro progetto è stato incluso nell’elenco delle istanze nulle, per “mancato completamento della procedura on line”.
Il gruppo consiliare Udc, dopo aver più volte insistito sul tema della sicurezza degli edifici scolastici, con una lettera aperta indirizzata al Sindaco, datata 4 settembre 2013, aveva tra l’altro richiamato l’attenzione sulla opportunità offerta dal “Decreto del fare”.
Abbiamo poi preso atto favorevolmente della elaborazione dei progetti riferiti ai plessi 1 e 4 della scuola elementare “Bartolo Longo”, presentati alla Regione Puglia entro il 15 settembre 2013 (termine stabilito dall’art. 18, comma 8-quater, dello stesso Decreto Legge 21 giugno 2013 n. 69).
Ora apprendiamo del pressoché conseguito finanziamento del progetto relativo al plesso n. 4.
Non possiamo certo essere tanto arroganti (o sprovveduti…) da ritenere che l’attività progettuale di cui trattasi sia stata posta in essere grazie alla nostra pubblica sollecitazione del 4 settembre 2013 (e comunque, se anche così fosse stato, difficilmente ce ne si darebbe atto…).
Non abbiamo tuttavia difficoltà ad esprimere soddisfazione per il risultato, parzialmente positivo, conseguito a garanzia di una maggiore sicurezza dei nostri ragazzi e degli operatori scolastici.

lunedì 21 ottobre 2013

Un percorso possibile per l’acquisto della casa del Beato Bartolo Longo

Nel corso della seduta del Consiglio Comunale latianese svoltasi lo scorso martedì 15 ottobre, è stata espressa, all’unanimità, manifestazione d’interesse alla proposta dell’Immobiliare Lachiocciola per l’acquisto di una parte del palazzo in cui ebbe i natali il Beato Bartolo Longo.
La pubblica assise cittadina ha inteso così determinarsi, prevedendo il coinvolgimento di tutte le associazioni, le fondazioni e degli enti portatori di un interesse qualificato (tra i quali il Comune di Pompei, la fondazione Bartolo Longo, le Parrocchie di Latiano e di Pompei, la Regione Puglia, la Regione Campania, la Federalberghi e tutte le associazioni culturali/turistiche di Latiano e provincia).
Ho preso la parola, nel corso della discussione in Consiglio Comunale, per esprimere ovviamente condivisione su questa iniziativa che avevo auspicato ed a cui credo ci si sia infine approcciati nella maniera più realistica.
Ho voluto ricordare che anche il compianto Sindaco Graziano Zizzi aveva visto, nella valorizzazione dell’asse viario che collega la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa del SS. Rosario (oggi si elabora l’idea, ottima, del museo diffuso), l’opportunità di un reale inserimento di Latiano come tappa di un importante percorso turistico.
Ed ho ricordato anche che il giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Franco Giuliano, ha più volte insistito su questi tasti, intervenendo nel tempo per la tutela e la valorizzazione urbanistica della zona.
Sarebbero bastati questi due autorevoli interessamenti per determinare la mia adesione, senza se e senza ma; eppure ho voluto richiamare le mie “ragioni del cuore” poiché  - al di là del possibile risvolto economico-turistico -  sono convinto del valore ancora attuale dell’insegnamento pedagogico del Beato Bartolo Longo (particolarmente in questa fase di grande disagio per tutte le famiglie, di ritorno ad uno stato purtroppo diffuso di povertà diversificate): in questo senso penso dunque che anche i simboli possano assumere un ruolo importante.

mercoledì 16 ottobre 2013

Verde in sicurezza

E’ stato diffuso stamane il seguente comunicato stampa a firma mia e dei Consiglieri Comunali Mauro Vitale e Pasquale Caliolo.

Il gruppo consiliare Udc, già nello scorso anno, in seno alla Commissione Urbanistica e Lavori Pubblici aveva proposto la realizzazione di un Piano comunale per il verde pubblico, utile a migliorare la vivibilità cittadina ed a garantire la sussistenza di un prezioso “polmone verde” per la nostra comunità.
Nell’auspicare che il redigendo Piano Urbanistico Generale possa prevedere spazi per la realizzazione di nuove aree verdi e per l’ampliamento, laddove possibile, di quelle già esistenti, crediamo che l’Amministrazione Comunale possa già avviare una pianificazione della presenza e della distribuzione del patrimonio arboreo pubblico, programmando, oltre la manutenzione straordinaria, la sostituzione di quelle piante che ormai irrimediabilmente dovessero arrecare pericolo alla popolazione.
Il recente cedimento di un grosso albero in piazzale Gabriele Monasterio, in prossimità di un edificio scolastico, fa riflettere sulla necessità della messa in sicurezza del patrimonio arboreo pubblico anche al fine di scongiurare il verificarsi di drammatici incidenti.
In particolare intendiamo richiamare l’attenzione dell’Amministrazione Comunale sull’urgente necessità di verificare lo stato di sicurezza degli alberi che dimorano intorno all’edificio scolastico di viale Fosse Ardeatine.

giovedì 3 ottobre 2013

3 ottobre 2013: il nostro giorno della vergogna

A Pantelleria la nostra civiltà ha aggiornato il livello del suo stato di decadenza.

lunedì 16 settembre 2013

Servizi Sociali: per tutti, è l’ora del test di responsabilità.

E’ stata diffusa stamane, agli Organi di Informazione, la seguente lettera aperta del gruppo consiliare Udc al Comune di Latiano  - composto da me e da Mauro Vitale -  indirizzata al Sindaco ed a tutte le forze politiche cittadine in riferimento sia alla ipotesi di sospensione del servizio di assistenza scolastica agli alunni diversamente abili e sia alla necessità di una riprogrammazione dei servizi sociali comunali.

Abbiamo appreso del probabile intendimento dell’Amministrazione Comunale latianese di sospendere, con decorrenza 1 ottobre 2013, il servizio di assistenza scolastica agli alunni diversamente abili.
Tale servizio ha rappresentato il fiore all’occhiello tra quelli offerti nell’Ambito Territoriale Sociale di Mesagne, costituendo un reale ausilio, nel contesto scolastico, per i minori portatori di handicap, in aggiunta alle professionalità di cui dovrebbe già disporre la stessa istituzione scolastica.
Sappiamo che non tutti gli Ambiti Territoriali Sociali della nostra Regione dispongono di questo servizio e siamo consapevoli che le risorse professionali dedicate all’integrazione scolastica da parte delle Aziende Sanitarie Locali territorialmente competenti non sono sufficienti, da sole, a colmare il fabbisogno evidenziato dalle scuole.
Comprendiamo, inoltre, che le esigue risorse economiche di cui dispongono oggi gli Enti Locali determinano la necessità di una riprogrammazione delle attività in ogni settore, con previsione  - spesso -  di dolorosi tagli e ripiegamenti.
Ci informano, in particolare, che il servizio di assistenza scolastica agli alunni diversamente abili, svolto dalla cooperativa sociale San Bernardo, costerebbe al Comune di Latiano all’incirca venticinquemila euro al mese.
Urge a nostro avviso, a questo punto, una chiara programmazione delle attività possibili nel campo dei servizi sociali, improntata sia alla necessaria corrispondenza alle situazioni di disagio nelle differenti fasce sociali ed anagrafiche, sia alla distribuzione delle risorse tra le diverse voci del bilancio comunale.
Non è il tempo, questo, purtroppo, per garantire tutto a tutti.
Riteniamo tuttavia che vada operato, dalla politica, un ordine di priorità nell’utilizzo delle risorse economiche disponibili.
Dal nostro punto di vista  - e ciò è ormai noto da tempo -  va privilegiato, su tutti, in particolare nell’attuale fase di crisi economica che attanaglia molte famiglie, il settore dei servizi sociali.
Su questo terreno attendiamo l’Amministrazione Comunale latianese, auspicando la predisposizione di un piano comunale per i servizi sociali che determini l’ottimale allocazione delle risorse disponibili ed indichi chiaramente le strategie globali di intervento in risposta alle, molto diversificate, problematiche dei più deboli.
Su questo terreno attendiamo anche le forze politiche cittadine che, fuori e dentro l’aula consiliare, condividono con il nostro gruppo  - pur nella distinzione delle sensibilità e delle appartenenze politiche -  il ruolo di opposizione assegnatoci dall’elettorato, auspicando di registrare, da parte di tutti, interventi e contributi improntati unicamente al bene comune, estranei a tentazioni di demagogia.
Ci permettiamo di suggerire, come strumento di programmazione, l’attivazione di una conferenza cittadina dei servizi sociali, che coinvolga tutti i soggetti istituzionali interessati e che, muovendo dalla considerazione delle disponibilità economiche, contribuisca a definire condivisi livelli minimi essenziali di intervento da garantire nei prossimi anni ai cittadini latianesi, al di là del colore politico di chi avrà l’onore e l’onere di amministrare la nostra città.   

domenica 15 settembre 2013

Nel XXI secolo, la diplomazia della pace ed il contagio della ragionevolezza possono evitare la guerra.

Forse possiamo tirare un sospiro di sollievo. Forse l’intervento militare americano in Siria non ci sarà. Forse si eviterà un altro massacro di uomini (non conta classificarli  - “colpevoli” o “innocenti”, “civili” o “militari” -  se è addirittura in ballo la loro vita). Forse si eviterà un conflitto di proporzioni imprevedibili, per il valore anche simbolico che le potenze mondiali sembrano aver attribuito alla vicenda. Forse, finalmente, si ristabiliranno la centralità e la valenza strategica delle Nazioni Unite.
Insomma, nell’era della globalizzazione  - quando anche da una tenda isolata nel deserto è facile, …magari “.it”, scegliersi l’assicurazione della propria auto e quando anche su un atollo sperduto nell’oceano può esserci un “trivago” che aiuta a trovare una camera d’albergo a Venezia -  le guerre (che, come dice Papa Bergoglio, si fanno solo per vendere le armi, e probabilmente anche per estendere e proteggere i mercati) possono essere evitate.
Basta rifletterci sopra, avere sangue freddo, ignorare le provocazioni, alzare lo sguardo verso l’orizzonte.
E pure qualche digiuno, in tutto ciò, può aiutare: forse perché quando  - come noi -  si vive nell’opulenza, si riesce a ragionare meglio con la pancia vuota.  

mercoledì 4 settembre 2013

Fare presto e dare di più. Lettera aperta al Sindaco di Latiano.

Abbiamo diffuso stamane la seguente lettera aperta allo scopo di sensibilizzare l’Amministrazione Comunale sia sulla necessità di prevedere l’estensione di alcuni servizi di grande impatto sociale  - per i quali, peraltro, è stato già dato mandato ai competenti Uffici di procedere all’affidamento in convenzione a cooperative di tipo A o di tipo B -  sia sul tema del reperimento delle risorse necessarie a realizzare la piena sicurezza degli edifici scolastici. 

La Giunta comunale, con Deliberazione n. 121 del 12 luglio 2013, ha dato indirizzo, ai Responsabili degli Uffici “Lavori pubblici” e “Servizi sociali”, di procedere ad un nuovo affidamento dei servizi di gestione del cimitero, di trasporto, di assistenza territoriale e di assistenza domiciliare secondo i criteri di efficacia ed efficienza, mediante affidamento in convenzione ad una cooperativa sociale di tipo B) ed A) presenti sul territorio di Latiano, costituite ai sensi della Legge 381/1991 e della Legge regionale n. 21/1993 e regolarmente iscritte all’Albo regionale, che garantiscano l’inserimento lavorativo delle persone in situazioni di svantaggio sociale, con procedura negoziata, con invito ad almeno cinque cooperative e secondo il principio di rotazione, e con invito anche alle ditte che attualmente gestiscono i servizi.
Abbiamo accolto favorevolmente tale determinazione ma intendiamo oggi sensibilizzare il Sindaco e tutta l’Amministrazione comunale sulla necessità di valutare una estensione di tali servizi rispetto alla loro attuale caratterizzazione; e se qualche servizio di assistenza diretta alle persone è stato sospeso, magari per carenza di fondi, pur nella consapevolezza della difficile fase economico – finanziaria che investe tutti gli Enti locali invitiamo a fare il possibile perché l’offerta di tale servizio sia ripristinata: ciò nell’interesse dei cittadini destinatari ma anche nel rispetto delle legittime aspettative dei lavoratori interessati.
In particolare riteniamo che non si possa attendere oltre per l’affidamento della gestione del cimitero, in considerazione dello stato di degrado in cui versano attualmente alcune aree di tale struttura.
Per ciò che attiene i servizi di assistenza territoriale e domiciliare, riteniamo necessario prevederne una estensione, in considerazione dello stato di forte disagio, acuito dalla crisi economica in atto, in cui versano ampie fasce sociali altrimenti abbandonate in uno stato di emarginazione.
Riteniamo infine necessario richiamare, ancora una volta, l’attenzione sugli edifici scolastici, per i quali è auspicata una chiara programmazione di interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria finalizzati a garantire piena funzionalità e sicurezza. Abbiamo apprezzato, nei mesi scorsi, l’azione posta in essere dall’Amministrazione comunale per tentare il reperimento di finanziamenti mirati; attendiamo di registrare una coerente sensibilità, per quanto consentono le esigue risorse disponibili, anche in sede di elaborazione del bilancio definitivo di cui l’Ente andrà a dotarsi, in riferimento all’anno 2013, nel prossimo autunno. Cogliamo l’occasione anche per richiamare l’attenzione sui 150 milioni di euro stanziati recentemente dal “Decreto del fare” per l’edilizia scolastica, nell’ottica della fruizione dei quali l’Assessore regionale al Diritto allo studio ha già inviato comunicazione urgente a tutti i Sindaci pugliesi per sollecitare l’indicazione di interventi di riqualificazione e messa in sicurezza che la Regione dovrà trasmettere al MIUR (Ministero Istruzione, Università, Ricerca) entro il prossimo 15 ottobre.
F.to: Il gruppo consiliare Udc al Comune di Latiano, Gabriele Argentieri e Mauro Vitale

lunedì 26 agosto 2013

UDC, FLI, Noi Centro, Scelta Civica, Centro Democratico… dove va il CENTRO?

Abbiamo diffuso stamattina la seguente nota, a firma mia e di Mauro Vitale, al fine di apportare pubblicamente un contributo di analisi e di riflessione nella situazione di grande fermento che ormai da qualche settimana caratterizza, a livello nazionale, il campo politico dei moderati.

La strategia del “terzismo responsabile”, come l’ha definita Ferdinando Adornato, lanciata con coraggio da Pierferdinando Casini già nel 2008, ha avuto ragione al cospetto sia della, ormai a tutti evidente, crisi del bipolarismo italiano (così come si è realizzato finora) e sia della esperienza delle larghe intese  - dapprima con Monti e poi con Letta -  a cui la politica nazionale ancora fatica ad offrire una vera alternativa.
Tuttavia questa strategia, che ha visto cimentarsi l’Udc in un impegnativo, e per certi versi estenuante, ruolo di raccordo, ha perso nelle urne.
E allora  - con  la forza delle ormai acclarate ragioni politiche ma nella consapevolezza di un chiaro indirizzo, favorevole alla semplificazione del quadro politico, espresso dall’elettorato -  occorre passare alla costruzione di un bipolarismo europeo.
Questa nuova, entusiasmante, sfida determina evidentemente il fermento che in queste settimane caratterizza il cosiddetto “campo” dei moderati.
Le posizioni che si appalesano sono differenti ma non manca il consueto minimo comune denominatore che, al di là dei tatticismi, accomuna tutti nel contesto di un’unica strategia: l’affermazione dei valori su cui si è fatta l’Italia democratica e su cui sono state poste le basi dell’Europa unita, primo fra tutti la solidarietà tra i popoli e tra le persone.
C’è chi punta a caratterizzare e ad organizzare un’ampia area politica che faccia riferimento al Partito Popolare Europeo, sottraendola alla omologazione sotto le insegne di un unico partito personale.
Ma c’è anche chi riflette, a tal proposito, sulla capacità e sulla volontà, del Partito Popolare Europeo, di essere, nel terzo millennio, scrigno dei tradizionali valori del popolarismo e non, piuttosto, cartello di vecchi e nuovi populismi.
C’è chi invece guarda al centrosinistra, intravedendo  - nella concorrenza, su una futura premiership, tra i due cattolici Enrico Letta e Matteo Renzi -  le condizioni di agibilità per una significativa componente moderata (anche a prescindere dal determinarsi di fratture nell’ambito del Partito Democratico).
Ma c’è anche chi riflette, a tal proposito, sulla capacità e sulla volontà, dei due giovani leaders emergenti, di appropriarsi in pienezza della missione di incarnare un progetto politico di lungo respiro, che sia veicolo per condurre l’Italia fuori dalla crisi e verso una stagione di nuovo benessere.
E poi c’è chi, forse trascurando un naturale istinto auto-conservativo dei due poli attualmente prevalenti, auspica di trovare, in una improbabile nuova legge elettorale improntata al doppio turno, il riconoscimento di uno spazio di manovra alle ragioni del centro: e ciò magari sull’altare della buona politica e, prima ancora, della credibilità della politica italiana in Europa.
La Provincia di Brindisi, anche nelle sue distinte realtà locali, è stata negli ultimi anni teatro del “laboratorio” che ha visto affermarsi, anche elettoralmente, la componente moderata nel ruolo di guida di una alleanza, con le forze di sinistra, sempre attenta alla valorizzazione delle esperienze di aggregazione civica (che spesso, va rilevato, costituiscono le uniche fonti di novità nella elaborazione di idee e di programmi per il governo della Cosa Pubblica): tanto basta per accostarsi, al dibattito in atto, con un originale bagaglio di esperienze e di sensibilità.
In questo dibattito si ritiene comunque che non si debbano trascurare la voce ed il sentimento delle “periferie”, a meno che non le si voglia definitivamente consacrare come serbatoio elettorale dell’antipolitica.

mercoledì 21 agosto 2013

Stimoli da Facebook

Riporto un recentissimo intervento di “Franco Bollo”, che credo mi riguardi e che, comunque, mi fa riflettere.

Mi mpinnulu
Carissimu Carbieli, spetta spetta
ca t’ogghiu da signari nna rizzetta
nnu pinnulu, nnu pinnulu ti quiddi…
bbrau, ticimu puru ca è pi lli capiddi
perza ci sa si ntosta mar’a nnui
la pposizioni ca no ffani cchiui

giovedì 8 agosto 2013

Perifericità

La crisi economica che attanaglia ormai sempre più ampi strati della società, richiede la predisposizione di una risposta pubblica concreta alla crescente condizione di disagio.
Al di là delle politiche nazionali o comunitarie in materia economica, gli Enti Locali sono chiamati a fare la loro parte concentrando le (poche) risorse disponibili in interventi ad immediato impatto sociale.
Occorre insomma “penetrare” la quotidianità del disagio, apportando  - per quanto possibile -  un concreto ausilio nel vissuto delle persone.
Non si tratta, però, di incrementare semplicemente le risorse destinate, nei bilanci comunali, al settore delle Politiche Sociali ma di determinare, in un momento storico carico di straordinaria complessità, un nuovo punto di osservazione da cui disegnare la programmazione complessiva degli interventi pubblici.
E così, anche con il contributo del privato sociale, potranno svilupparsi, nelle periferie dai confini sempre più indeterminati, iniziative come la creazione di nuovi servizi alle famiglie ed alle fasce più deboli della popolazione; si potranno, inoltre, incrementare le occasioni di socialità (feste, concerti, manifestazioni…) proprio nelle aree pubbliche decentrate.
E così, ancora, la parola “sicurezza” non apparterrà più, esclusivamente, al vocabolario di una elite che, dal suo sontuoso benessere, rivendica egoisticamente lo sgombero delle diversità: essa sarà, finalmente, declinata come legittima aspirazione di ogni persona che vuole vedere garantita l’incolumità propria e dei propri cari; in questo senso, finché lo Stato non troverà le risorse per potenziare gli organici delle Forze dell’Ordine, gli Enti Locali potranno, ad esempio, migliorare la segnaletica stradale, verificare la corretta manutenzione dei manti stradali, intensificare la pubblica illuminazione nelle periferie e nelle contrade (laddove sempre più famiglie decidono di stabilire la propria residenza abituale).
Su questa traccia forse vale la pena riflettere, anche a Latiano.

venerdì 26 luglio 2013

Un “collaudo” alla toponomastica cittadina - lettera aperta al Sindaco di Latiano

Abbiamo diffuso stamattina la seguente lettera aperta, indirizzata al Sindaco, fiduciosi di poter provocare  - attraverso l’importante strumento della toponomastica -  un dibattito intorno ai valori su cui si intende fondare l’idea di futuro per la nostra Città.

La lettura dell’interessante pubblicazione “La toponomastica latianese”, del prof. Vincenzo Gagliani, stimola una attenta riflessione richiamando  - a nostro avviso -  la necessità di un intervento di rilettura critica complessiva della toponomastica cittadina.
Se infatti i toponimi costituiscono utili strumenti per consentire ad una comunità di interpretare la realtà che  - quale effetto provvisorio di una evoluzione continua -  l’accoglie, non va sottovalutato che gli stessi toponimi sono il risultato  - come osserva il prof. Marcello Ignone nella presentazione dello stesso libro di Gagliani -  di sovrapposizioni, conseguenze dell’avvicendarsi di influenze di tipo storico – ideologico.
Ebbene, la recente approvazione, in Consiglio Comunale, del documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale  - sia pure maturata in un contesto di estenuante tatticismo che ha comunque evidenziato il favore di tutte le componenti politiche verso l’adozione di un aggiornato strumento di pianificazione dello sviluppo e della fruizione del territorio cittadino -  offre l’opportunità di cimentarsi in un ripensamento di Latiano: uno sforzo di immaginazione del suo futuro possibile, cogliendo il testimone da come oggi la realtà, nel bene e nel male, si rappresenta.
Crediamo che in questo frangente assuma particolare significato un riesame della toponomastica locale, per favorire la consapevole appropriazione dei valori a cui ancorare un auspicato futuro lungo per la nostra Latiano.
La costituzione di una Commissione di studiosi di storia (non solo locale) e di cultori del nostro territorio  - che abbia chiaro tale mandato e che, in un termine di massima predefinito, consegni (dapprima agli organismi di partecipazione civica previsti dallo Statuto comunale e poi al Consiglio Comunale) una proposta organica di rideterminazione (per quanto la si riterrà necessaria) della toponomastica cittadina -  potrà fornire il necessario, determinante, contributo nella realizzazione dell’intervento proposto.
Affidiamo queste considerazioni alla sensibilità istituzionale  - Sua e del Vicesindaco, Assessore alla Cultura -  fiduciosi che la tensione per un duraturo benessere della nostra comunità (frutto anche di assimilati elementi identificativi) costituisca patrimonio comune.
Cordiali saluti.
F.to I Consiglieri Comunali Gabriele Argentieri e Mauro Vitale  

venerdì 19 luglio 2013

Sussulti sociali. (Confusi?)

Apprendo favorevolmente, da La Gazzetta del Mezzogiorno e da La voce di Latiano – latiano.splinder, di un impegno sottoscritto lo scorso 24 giugno dal Sindaco Antonio De Giorgi, con la CGIL, in merito alla stabilizzazione di tutto il personale lsu laddove si dovessero creare opportunità occupazionali sia all’interno del Comune di Latiano sia nei servizi esternalizzati dallo stesso Ente. Questa iniziativa va nella direzione indicata da una mozione, presentata all’inizio di giugno dal gruppo consiliare Udc, a cui appartengo, e non ancora discussa dalla Pubblica Assise cittadina. In quel documento si impegna infatti l’Amministrazione Comunale a mutuare  - in relazione al conferimento della gestione esternalizzata di qualsiasi servizio rientrante nella competenza esclusiva dell’Ente -  lo spirito di maggiore coinvolgimento, proteso al completo recupero occupazionale e produttivo dei lavoratori socialmente utili interessati, peraltro già recepito nella procedura finalizzata all’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali.
Immagino, dunque, che dopo la sottoscrizione dell’impegno con la CGIL da parte del Sindaco, la maggioranza non avrà problemi a votare la mozione presentata da me e da Mauro Vitale.
Dall’albo pretorio del Comune di Latiano ho poi appreso della Deliberazione di Giunta Comunale n. 121 del 12 luglio 2013, con la quale  - tenuto conto dell’art. 5 della Legge 8 novembre 1991 n. 381, che prevede la possibilità, per gli Enti Pubblici, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Amministrazione, di stipulare convenzioni con le cooperative sociali per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio – sanitari ed educativi il cui importo stimato al netto di IVA sia inferiore agli importi stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici -  è stato dato indirizzo ai Responsabili dei Servizi “Lavori Pubblici e “Servizi Sociali” di procedere ad un nuovo affidamento del servizio (l’Amministrazione, si legge nella stessa Deliberazione, intende provvedere all’appalto dei seguenti servizi: gestione del cimitero, trasporto, assistenza territoriale, assistenza domiciliare) “secondo i criteri di efficacia ed efficienza, mediante affidamento in convenzione ad una cooperativa sociale di tipo B) ed A) presenti sul territorio di Latiano, costituite ai sensi della Legge 381/1991 e della Legge Regionale n. 21/93, e regolarmente iscritte all’Albo regionale, che garantiscano l’inserimento lavorativo delle persone in situazioni di svantaggio sociale con procedura negoziata con invito ad almeno 5 cooperative e secondo il principio di rotazione, e con invito alle ditte che attualmente gestiscono i servizi”.

Per completare lo scenario sarebbe opportuno  - visto che si approssima la discussione in Consiglio Comunale (probabile convocazione per lunedì 5 agosto) sui bilanci dell’Azienda Speciale “Pio Istituto Caterina Scazzeri” -  ascoltare in quella occasione una parola chiara dall’Amministrazione Comunale sul destino dell’Azienda: la si vuole preservare, oltre le intemperie in cui è costretta a muoversi in queste settimane, magari devolvendole anche la gestione di altri servizi comunali (ricordate il discorso delle economie di scala, su cui si è più volte registrata, in Consiglio Comunale, ampia convergenza?), oppure le si vuole mettere definitivamente una pietra sopra?