lunedì 30 luglio 2012

Strade rurali: si comincia dalla Via Vecchia dei Greci. Esprimo il mio plauso e la mia soddisfazione.

Più volte ho sollecitato interventi finalizzati alla sistemazione delle strade rurali ritenendo che, in tal modo, si possa determinare un aiuto concreto per gli operatori agricoli e si possa anche venire incontro alle esigenze quotidiane di quelle famiglie che vivono fuori dal centro urbano.
Nel mio ultimo intervento, in proposito (vedere post del 3 maggio 2012 su http://mimpegno.blogspot.com/), ho evidenziato l’opportunità offerta dal bando  - pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 43 del 22 marzo 2012 -  per la selezione di progetti, particolarmente nell’ambito della Azione 3 della Misura 125 del PSR Puglia 2007 – 2013, finalizzati all’ammodernamento delle strade rurali pubbliche di collegamento con le arterie di comunicazione comunali, provinciali e statali utilizzando esclusivamente asfalti drenanti ed altre tecniche a minimo impatto ambientale.
In quella occasione ho auspicato che il Comune di Latiano proponesse la candidatura di un proprio progetto, peraltro alla luce di una diffusa esigenza di sistemazione delle strade rurali insistenti sul territorio di competenza.
In tal senso ho avuto modo di sollecitare, personalmente, anche il Sindaco Antonio De Giorgi a margine di un nostro incontro avvenuto il 26 aprile 2012.
Con viva soddisfazione ho quindi preso atto della Deliberazione della Giunta Comunale n. 110 del 6 luglio 2012, con la quale è stato approvato il progetto di ammodernamento di un tratto della strada denominata “via vecchia dei greci”, prevedendone  - per la realizzazione -  un finanziamento complessivo di € 600.000,00 così strutturato: € 100.000,00 con fondi propri del Comune ed € 500.000,00 con risorse rivenienti dall’eventuale finanziamento regionale.
Il tratto della via vecchia dei greci che potrebbe  - in caso di ottenimento del finanziamento -  essere oggetto di ammodernamento collega la Strada Provinciale 73 (che va da Latiano a Mesagne costeggiando Muro Tenente e poi la masseria Vassapulli) e la Strada Provinciale 70 (Latiano – Torre Santa Susanna).
Questo tratto di strada, va sottolineato, rappresenta la continuazione della Strada Provinciale 72 (che va dalla via per Torre Santa Susanna alla via per Oria, confluendo infine su quest’ultima all’altezza della cosiddetta “curva di Carissimo”).
Certo, anche altre strade rurali latianesi avrebbero potuto essere oggetto della progettazione che, in questo caso, è stata posta in essere dal Comune di Latiano per accedere al finanziamento messo a bando dalla Regione Puglia: in tal senso gli Amministratori hanno esercitato le prerogative a loro riconosciute dal vigente Ordinamento assumendosi le consequenziali responsabilità politiche. Va comunque dato atto di una volontà di intervento, che potrebbe consentire di realizzare un’opera importante, capace di produrre effetti positivi per il nostro territorio.
Insomma, non ci rimane che “tifare”, tutti, per il buon esito di questa iniziativa, con l’auspicio che produca  - così come avvenuto attraverso l’ampia azione progettuale sviluppata dalla Giunta Zizzi – Ruggiero (che sta consentendo di intercettare materialmente, oggi, utili finanziamenti per la realizzazione di opere pubbliche di valenza strategica) -  le risorse necessarie alla realizzazione di un nuovo tassello nella costruzione di una Latiano più moderna e vivibile.   

mercoledì 18 luglio 2012

Su questo Referendum ci metto la firma!

Ho già scritto su questo blog (vedi post del 7 giugno 2011) che non mi appassionano i referendum popolari abrogativi poiché il ripetuto ricorso a tale strumento di partecipazione democratica, negli ultimi venti anni, più che concrete innovazioni normative ha prodotto l’effetto (comunque positivo, della serie: “il Re è nudo!”) di evidenziare la difficoltà, del nostro Parlamento, a legiferare, ad introdurre innovazioni normative in sintonia con i sentimenti, con le sensibilità nuove, del Popolo Italiano. Non sempre, dunque, mi sono recato a votare per i referendum abrogativi; l’ho fatto solo quando ci ho creduto davvero, quando ho ritenuto che quella partecipazione potesse sortire effetti positivi sulla vita della comunità-Paese a cui, con orgoglio, appartengo. Raramente ho partecipato a sottoscrizioni per promuovere un referendum: l’ho fatto per sostenere i referendum promossi da Mario Segni, che si celebrarono il 18 aprile 1993 e che avrebbero poi prodotto, con la vittoria del “si”, l’introduzione del sistema elettorale maggioritario verso cui in molti, illudendoci, avevamo guardato come l’affaccio verso un provvidenziale orizzonte nuovo per la politica italiana (che già allora mostrava tutti i segni della sua inadeguatezza…). Ora una proposta di referendum abrogativo torna a darmi motivazioni; e così ho deciso di sostenerla, non solo sottoscrivendola ma anche invitando i miei concittadini a fare la stessa cosa. In tal senso, insieme ad un gruppo di persone che stimo, spontaneamente, abbiamo voluto lanciare un appello, formulando, in data odierna, il seguente comunicato stampa:
    
Presso l’Ufficio Segreteria del Comune di Latiano è possibile sottoscrivere, fino al prossimo 30 luglio, la proposta di referendum popolare abrogativo  - ai sensi dell’art. 75 della Costituzione e in applicazione della Legge 25 Maggio 1970, n. 352 -  sul seguente quesito: “Volete voi che sia abrogato l’art. 2 della legge 31 ottobre 1965, n. 1261 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale 20 novembre 1965, n. 290?”.
Con  l’abrogazione di tale disposizione, ai Parlamentari italiani non verrà più corrisposta la “diaria a titolo di rimborso delle spese di soggiorno a Roma”. Resta comunque ferma la corresponsione dell’indennità disciplinata dall’art. 1 della predetta legge.
Il comitato promotore del referendum (l’Unione Popolare, che ha sede a Roma) fa osservare che la norma di cui si propone l’abrogazione prevede un "rimborso spese"  - che sarebbe pari a circa 48 mila euro annui per ogni deputato o senatore -  in cifra fissa uguale per tutti e senza l'obbligo di dimostrarne l'effettiva spesa.
I sottoscritti  - a titolo personale, fatta salva la rispettiva appartenenza politica e comunque senza alcun legame con il comitato nazionale promotore dell’iniziativa -  invitano tutti i cittadini a riflettere, ad approfondire e, se lo ritengono giusto, a recarsi presso il Comune con carta d’identità, o altro valido documento di riconoscimento, per sottoscrivere la proposta.
Firmato:
Gabriele Argentieri, Gianni Rucco, Luca Rodia, Luigi Errico, Eupremio Calò, Diego Calò, Giorgio Errico, Carmine Somma, Vittoria Menga,Vincenzo Parabita.