Apprendo che la proposta di referendum popolare per l’abrogazione del rimborso delle spese di soggiorno a Roma in favore dei nostri Parlamentari ha abbondantemente superato, a Latiano, i cento sottoscrittori.
E ciò nonostante la sopravvenuta mancanza dell’apposito modulo (il primo è stato esaurito in poco tempo e si è poi provveduto a scaricarne un altro da internet), che ha costretto l’Ufficio di Segreteria del Comune a non poter accogliere una decina di ulteriori sottoscrizioni.
Non so se questo referendum si celebrerà mai: un po’ per l’approssimarsi della scadenza naturale della legislatura, un po’ perché non ho idea di quale possa essere stata la capacità di coinvolgimento e di sensibilizzazione dei cittadini italiani esercitata dal Comitato promotore nazionale.
Tuttavia credo che almeno un piccolo segnale politico, ai nostri Parlamentari, sia stato lanciato.
Una campanella, insomma, è stata suonata.
Del resto molte cose, ormai, sono cambiate, nelle famiglie italiane, e di certo, dunque, non possono rimanere immutati i privilegi acquisiti, sia pure legittimamente, dalla classe politica.
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