Mi scrive Pierpaolo Parabita, per illustrarmi una sua idea che - “con scarso risultato”, si lamenta - ha già proposto su facebook. In sostanza si tratta di una pista pedonale, magari anche ciclabile, che racchiuderebbe, grossomodo come un anello, il centro abitato latianese.
Mi piace che Pierpaolo, giovane trentenne con una sana passione per lo sport, nella sua e-mail premetta che Latiano “merita di essere conosciuta per qualcosa di concreto” e, dopo aver ragionato sulle varie possibilità, afferma di credere “nell'alternativa sportiva”.
Insomma questo mio vecchio – giovane amico - che ha già messo su famiglia ed evidentemente, prima ancora della passione sportiva, (forse pensando anzitutto alle future generazioni) avverte un trasporto per i ragionamenti che riguardano la costruzione di una Latiano più a misura d'uomo - si preoccupa non di realizzare, semplicemente, un nuovo luogo per lo sport, e per lo jogging in particolare (che pure non gli/ci dispiacerebbe...), ma di caratterizzare, di “segnare” la conformazione urbanistica della nostra Città.
Vi riporto testualmente cosa scrive Pierpaolo di questa “pista pedonale”: «si tratta di sviluppare quella già presente dietro al Vittoriano. Prolungandola su viale M. L. King, potrebbe passare nel parcheggio della scuola Benedetto Croce per poi attraversare via Francavilla (adeguandola di semafori pedonali), prendere la stradina (privata) che la congiunge con viale Cotrino e girare su via Berlinguer. Passerebbe poi accanto al circolo tennis – campo sportivo attraversando via Torre per risalire sulla strada del Muro Tenente e viale Aldo Moro. Attraversando via Montanaro si passerebbe la strada che costeggia la cantina per poi ricongiungersi con la strada dove è già presente la pista».
Come dovrebbe fare ogni buon amministratore della Cosa Pubblica, poi, Pierpaolo si preoccupa, a suo modo, della fattibilità e degli impatti della sua proposta: «Le strade principali interessate sono abbastanza ampie da ricavare una pista e quelle secondarie hanno un traffico molto limitato. La pista dovrebbe essere ben illuminata e provvista di cartelli ogni chilometro. Separata dalla strada in modo adeguato (magari con delle piante) risulta raggiungibile in pochi minuti da tutti (non si vedrebbe più gente prendere la macchina per raggiungere le strade di campagna)».
Pierpaolo ci dà una lezione di civismo: dove la politica è assente, si nutre il qualunquismo ed il populismo, a meno che - come in questo caso - qualche cittadino di buona volontà non trovi le motivazioni per alzare la mano e dire la sua, con garbo e spirito costruttivo.
Io stesso, per dirla tutta, in questi due anni e mezzo dall'inizio del mandato conferitomi dagli elettori latianesi, probabilmente perché distratto dal dibattito sull’agenda della Giunta, non ho saputo mai farmi promotore di una iniziativa che, come articolazione e come visione prospettica, possa competere in qualche modo con quella di Pierpaolo.
Ce n'è abbastanza per riflettere, dunque, prima di un appuntamento fondamentale come le elezioni politiche ormai alle porte, affinché il pressapochismo della politica non spiani la strada a degenerazioni che sposterebbero molto indietro le lancette dell'orologio delle conquiste istituzionali democratiche faticosamente conseguite nel secolo scorso.
In concreto, però, cosa penso di questa idea di Pierpaolo e cosa posso fare (nell'ambito delle mie prerogative di Consigliere Comunale di opposizione) per agevolarne la realizzazione? Beh, ammetto, intanto, che l'approccio “strategico” di Pierpaolo mi ha ulteriormente persuaso della necessità di offrire a Latiano uno strumento di pianificazione urbanistica su cui tracciare la sintesi di un pensiero, partecipato ed orientato al futuro lungo, delle sorti della nostra Città.
Poi, nel dettaglio, devo dire che intravedo elementi già presenti in azioni progettuali che, sia pure non organicamente collegate, (forse perché indotte dall'attuale conformazione del centro abitato) andavano nella direzione dell'“anello” viario.
Penso al finanziamento richiesto dalla Giunta Zizzi – Ruggiero per la realizzazione di un ponte a campata che consentirebbe il collegamento tra il prolungamento del piazzale stazione ferroviaria e via Martin Luther King. Penso anche alla proposta (di cui ho parlato su questo blog nei post del 12 aprile 2011 e del 19 aprile 2011) delle Ferrovie Italiane, per la chiusura dei passaggi a livello e la realizzazione, tra l'altro, di un asse viario di collegamento tra via Francavilla e via Oria.
Nei prossimi giorni conoscerò (e riporterò a Pierpaolo) lo stato di queste iniziative progettuali nonché il nome del responsabile dei relativi procedimenti, qualora fossero stati già intercettati i finanziamenti mirati all'attuazione: in attesa di un disegno complessivo della Latiano che vogliamo, almeno cerchiamo di agevolare la realizzazione di qualche “segmento di futuro”.