L’incontro
pubblico dell’altra sera su Aldo Moro ha avuto esiti positivamente
sorprendenti, anche per me che, avendo ricevuto il privilegio di coordinare i
lavori (ai quali, come già anticipato su questo blog, sono intervenuti il
Sindaco di Latiano, avv. Mino Maiorano, e l’on. Gero Grassi), mi ero
anticipatamente documentato.
La
relazione dell’on. Gero Grassi, puntualmente ancorata agli esiti dei lavori
della Commissione Parlamentare Bicamerale “Moro II”, ha offerto un chiaro
ritratto della storia recente dell’Italia ed ha fatto riflettere su ciò che è
stato, e su ciò che è oggi, il nostro Paese.
Nel
corso dell’incontro è stato annunciato che la compagnia teatrale diretta dal
concittadino latianese Giuseppe D’Angelo sta preparando un’interessante
drammatizzazione incentrata proprio sulla vicenda del sequestro e dell’uccisione
di Aldo Moro: si tratta di un lavoro ispirato al libro “Aldo Moro: la verità negata”,
scritto proprio da Gero Grassi.
Un
“grazie” è stato doverosamente rivolto alla Biblioteca Comunale, per lo stile
dell’ospitalità prestata anche a questa iniziativa (ricca la collezione di libri
su Aldo Moro esposta nella sala “Flora” di palazzo Imperiali in occasione dell’incontro):
un’altra prova, quella di quanti operano presso la Biblioteca Comunale
latianese, di grande professionalità; in una serata dedicata ad Aldo Moro,
ospitata presso la Biblioteca Comunale di Latiano, non poteva ovviamente
mancare un richiamo a Gilberto De Nitto (significativo che, il solo averlo
nominato in sala, abbia spontaneamente destato un commosso ed appassionato applauso).
La
prof.ssa Teresa Zacheo, impossibilitata a partecipare all’incontro poiché impegnata
nel congresso regionale SPI CGIL, mi ha consegnato un suo messaggio che
volentieri riporto qui di seguito.
«Gentile Dottor Argentieri, avrei
volentieri e con slancio democratico partecipato all’incontro sul tema: “Moro:
martire laico”, per discutere non solo sul martirio e la laicità,
caratteristiche dell’800 mazziniano per il quale “il martirio non è sterile mai”,
ma anche su altri argomenti quali la creazione dei gruppi clandestini delle
Brigate Rosse, sulla scia di sangue che si lasciarono dietro uccidendo
Magistrati, Economisti, Giuristi, Sindacalisti.
Le loro azioni culminarono nel
sequestro del Presidente Aldo Moro, che era lì lì per formare un Governo che, a
mio avviso e non solo, avrebbe potuto cambiare le sorti del Paese, un Governo
di Democristiani appoggiati dal Partito Comunista.
Ho avuto modo di discutere della figura di Aldo Moro non solo come
Statista, Costituente, Deputato, Ministro, Presidente del Consiglio e vittima
delle Brigate Rosse ma anche come Docente.
Insieme ad altri componenti dello SPI
CGIL (Sindacato dei Pensionati), ho dato vita e portato a compimento un
progetto provinciale sulla Costituzione, che abbiamo sviluppato in molte Scuole
Secondarie del brindisino, compreso l’Istituto “Palumbo” nelle due sedi di
Brindisi e Latiano.
Ci ha spinti a tornare alla nostra
professione di Docenti aperti al mondo giovanile la consapevolezza, che è
propria di tutta la CGIL, della necessità di far conoscere ai giovani il
significato della Carta Costituzionale, dei valori fondanti delle lotte da cui
è scaturita, dal sangue di chi ha combattuto per dare a noi tutti la Democrazia
larga nella quale siamo vissuti.
Il pensiero è stato e rimane rivolto
ai giovani che oggi, a Scuola, non studiano più l’Educazione Civica, che Aldo
Moro, da Ministro, inserì tra le materie curriculari.
La memoria storica, il significato di “Stato
Libero”, Democratico, Pluralistico, con uguali Diritti per tutti, rischia di
sparire.
Per questo, nonostante l’età, le
distanze chilometriche tra noi e le Scuole che ci hanno accolti, abbiamo messo
a disposizione le nostre persone, il nostro vissuto e la nostra esperienza perché
i giovani sappiano cos’è la Costituzione, chi l’ha voluta e perché.
La Costituzione oggi ha compiuto
settant’anni, è giovane al confronto di altre Costituzioni ma ciò nonostante
non è ben conosciuta e, spesso, non è né amata né voluta.
Non mi riferisco ai Referendum che l’hanno
vista protagonista ma ad una certa intolleranza da parte di chi, non ancora, e
spero mai, maggioranza, vorrebbe svilirla se non cancellarla.
Nella certezza di poter fare come il
piccolo colibrì della favola che vola verso la foresta incendiata avendo sul
petto una piccola goccia d’acqua per domare le fiamme e al leone, che gli
chiede perché va verso l’incendio, risponde “vado a fare la mia parte”, lo SPI
CGIL di Brindisi, ancora per i prossimi anni, proporrà alle Scuole di tutta la
Provincia gli incontri sulla Costituzione e sui Padri Costituenti.
Grazie per l’invito rivoltomi ed
auguri di buon lavoro in nome della Costituzione che va accarezzata e propagata
e, soprattutto, conosciuta.».