domenica 11 novembre 2018

Bell’incontro su Aldo Moro

L’incontro pubblico dell’altra sera su Aldo Moro ha avuto esiti positivamente sorprendenti, anche per me che, avendo ricevuto il privilegio di coordinare i lavori (ai quali, come già anticipato su questo blog, sono intervenuti il Sindaco di Latiano, avv. Mino Maiorano, e l’on. Gero Grassi), mi ero anticipatamente documentato.
La relazione dell’on. Gero Grassi, puntualmente ancorata agli esiti dei lavori della Commissione Parlamentare Bicamerale “Moro II”, ha offerto un chiaro ritratto della storia recente dell’Italia ed ha fatto riflettere su ciò che è stato, e su ciò che è oggi, il nostro Paese.
Nel corso dell’incontro è stato annunciato che la compagnia teatrale diretta dal concittadino latianese Giuseppe D’Angelo sta preparando un’interessante drammatizzazione incentrata proprio sulla vicenda del sequestro e dell’uccisione di Aldo Moro: si tratta di un lavoro ispirato al libro “Aldo Moro: la verità negata”, scritto proprio da Gero Grassi.
Un “grazie” è stato doverosamente rivolto alla Biblioteca Comunale, per lo stile dell’ospitalità prestata anche a questa iniziativa (ricca la collezione di libri su Aldo Moro esposta nella sala “Flora” di palazzo Imperiali in occasione dell’incontro): un’altra prova, quella di quanti operano presso la Biblioteca Comunale latianese, di grande professionalità; in una serata dedicata ad Aldo Moro, ospitata presso la Biblioteca Comunale di Latiano, non poteva ovviamente mancare un richiamo a Gilberto De Nitto (significativo che, il solo averlo nominato in sala, abbia spontaneamente destato un commosso ed appassionato applauso).
La prof.ssa Teresa Zacheo, impossibilitata a partecipare all’incontro poiché impegnata nel congresso regionale SPI CGIL, mi ha consegnato un suo messaggio che volentieri riporto qui di seguito.
 
«Gentile Dottor Argentieri, avrei volentieri e con slancio democratico partecipato all’incontro sul tema: “Moro: martire laico”, per discutere non solo sul martirio e la laicità, caratteristiche dell’800 mazziniano per il quale “il martirio non è sterile mai”, ma anche su altri argomenti quali la creazione dei gruppi clandestini delle Brigate Rosse, sulla scia di sangue che si lasciarono dietro uccidendo Magistrati, Economisti, Giuristi, Sindacalisti.
Le loro azioni culminarono nel sequestro del Presidente Aldo Moro, che era lì lì per formare un Governo che, a mio avviso e non solo, avrebbe potuto cambiare le sorti del Paese, un Governo di Democristiani appoggiati dal Partito Comunista.
Ho avuto modo di discutere  della figura di Aldo Moro non solo come Statista, Costituente, Deputato, Ministro, Presidente del Consiglio e vittima delle Brigate Rosse ma anche come Docente.
Insieme ad altri componenti dello SPI CGIL (Sindacato dei Pensionati), ho dato vita e portato a compimento un progetto provinciale sulla Costituzione, che abbiamo sviluppato in molte Scuole Secondarie del brindisino, compreso l’Istituto “Palumbo” nelle due sedi di Brindisi e Latiano.
Ci ha spinti a tornare alla nostra professione di Docenti aperti al mondo giovanile la consapevolezza, che è propria di tutta la CGIL, della necessità di far conoscere ai giovani il significato della Carta Costituzionale, dei valori fondanti delle lotte da cui è scaturita, dal sangue di chi ha combattuto per dare a noi tutti la Democrazia larga nella quale siamo vissuti.
Il pensiero è stato e rimane rivolto ai giovani che oggi, a Scuola, non studiano più l’Educazione Civica, che Aldo Moro, da Ministro, inserì tra le materie curriculari.
La memoria storica, il significato di “Stato Libero”, Democratico, Pluralistico, con uguali Diritti per tutti, rischia di sparire.
Per questo, nonostante l’età, le distanze chilometriche tra noi e le Scuole che ci hanno accolti, abbiamo messo a disposizione le nostre persone, il nostro vissuto e la nostra esperienza perché i giovani sappiano cos’è la Costituzione, chi l’ha voluta e perché.
La Costituzione oggi ha compiuto settant’anni, è giovane al confronto di altre Costituzioni ma ciò nonostante non è ben conosciuta e, spesso, non è né amata né voluta.
Non mi riferisco ai Referendum che l’hanno vista protagonista ma ad una certa intolleranza da parte di chi, non ancora, e spero mai, maggioranza, vorrebbe svilirla se non cancellarla.
Nella certezza di poter fare come il piccolo colibrì della favola che vola verso la foresta incendiata avendo sul petto una piccola goccia d’acqua per domare le fiamme e al leone, che gli chiede perché va verso l’incendio, risponde “vado a fare la mia parte”, lo SPI CGIL di Brindisi, ancora per i prossimi anni, proporrà alle Scuole di tutta la Provincia gli incontri sulla Costituzione e sui Padri Costituenti.
Grazie per l’invito rivoltomi ed auguri di buon lavoro in nome della Costituzione che va accarezzata e propagata e, soprattutto, conosciuta.».

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