Ieri sera sono stato rieletto Presidente del Consiglio Comunale di Latiano. Riporto, qui di seguito, il mio intervento di ringraziamento.
Ringrazio quanti hanno voluto accogliere la mia disponibilità ad offrire un contributo, in prima linea, anche in questa fase della vita politica cittadina.
Non c’è disimpegno, da parte della maggioranza, intorno al Sindaco Mino Maiorano, e questo mio farmi avanti lo testimonia.
Il mio pragmatismo è a tutti noto e se la volontà politica della maggioranza fosse quella di “vivacchiare”, di attendere gli eventi, di fare da cornice ad un Sindaco che è stato definito “dimezzato”, io certamente avrei trovato altro da fare. Io invece ci sono, ho proposto la mia disponibilità ad assumere ancora la carica di Presidente del Consiglio Comunale, perché avverto il dovere - come altri Consiglieri Comunali di maggioranza e di opposizione - di non sottrarre questa Assise, e l’Amministrazione Comunale, nemmeno per un giorno, all’assunzione piena delle sue responsabilità, alla trattazione (ed alla determinazione) di questioni di rilevanza strategica fondamentale per il futuro della nostra comunità. Viviamo un tempo di incertezza sociale, prima ancora che politica, ed è proprio questo il tempo - nell’emergenza - di porre le basi per un futuro migliore di quello che la nostra comunità abbia mai avuto.
C’è bisogno del contributo di tutti ed il mio impegno sarà per non disperdere, anzi per richiamare in causa, per sollecitare e per stimolare, ogni risorsa, ogni energia, qui chiamata dalla volontà popolare, affinché insieme, nel rispetto di ruoli e compiti, si possa definire un’idea (e quindi progetti) a cui affidare il futuro della città di Latiano.
Intendo essere Presidente del Consiglio Comunale - con l’autorevolezza politica e l’autonomia che il consenso elettorale mi conferiscono, e ovviamente con lealtà verso il Sindaco in carica - fino a che non dovessero prevalere altre concorrenti responsabilità che mi richiamano.
Il risultato elettorale del ballottaggio non dimezza l’autorevolezza, il ruolo ed il respiro del primo cittadino ma è monito a tutti noi - maggioranza e minoranza - a tenere teso l’orecchio all’ascolto di tutti, a non tenere escluso nessuno dal dialogo e dalla considerazione: a ben guardare questa dovrà essere la cifra dell’intera consiliatura che oggi inauguriamo, perché qualunque esito abbia il ricorso al TAR che è stato (secondo me opportunamente) presentato da Claudio Ruggiero, salvo clamorosi esiti, comunque Latiano avrà un Sindaco che elettoralmente sarà prevalso di poco sul candidato non eletto.
Penso però, paradossalmente, che questa possa essere la condizione più propizia per intraprendere una fase nuova, di impegno congiunto, per lavorare insieme a costruire, nelle strutture e nel sentimento, una nuova Latiano.
Ringrazio il Sindaco ed, uno ad uno, i Consiglieri Comunali di maggioranza per aver accolto e sostenuto la mia disponibilità. Ringrazio Mauro Vitale, che per me c’è sempre, Angelo Gaglione e Domenico Salonne che sono fondamentali nell’intuizione e nello sviluppo del movimento politico – culturale che mi offre il privilegio di sedere ancora in quest’aula.
Ringrazio Cosimino Albanese per la presenza sempre discreta, educata, elegante, per la pazienza, la benevolenza e, soprattutto, l’amicizia ed i preziosi suggerimenti.
Ringrazio la mia famiglia che mi fa scudo. Ringrazio mia moglie ed in particolare il piccolo Federico che ha rinunciato ad ore della scorsa estate insieme, per consentirmi di fare la campagna elettorale.
Ringrazio Massimiliano Baldari e Salvatore De Punzio, perché comprendo quanto sacrificio possa richiedere il loro sostegno a me in questa circostanza: sarò vigile a non tradire la loro fiducia e per questo mi sforzerò ad interpretare una dinamica trasparente, di rispetto e di collaborazione, tra maggioranza e minoranza, che non sottragga ma anzi sommi, sempre, energie, competenze, intuizioni, esperienze.
Ringrazio i Consiglieri Comunali Caforio, Conte, Salonne (in particolare Claudio Ruggiero ed ogni lista della loro coalizione: immagino che la posizione assunta dai tre Consiglieri Comunali in questa sede sia frutto di una condivisione ampia e partecipata) perché so che esiste una ulteriore intensità della manifestazione del disappunto politico e, pertanto, considero la loro non partecipazione al voto una forma di rispetto, verso questa sede istituzionale ed anche verso la mia persona. Ricordo che nell’anno 2010, ero neoeletto Consigliere Comunale, con il gruppo consiliare a cui appartenevo decidemmo di non partecipare - per protesta - alla votazione sulla composizione delle Commissioni Consiliari Permanenti. Ovviamente nessuno di noi risultò eletto ma poi, alcuni mesi più tardi, l’altra parte delle forze politiche di minoranza (allora rappresentata da Pino Natale, Cosimo Rubino ed Angelo Caforio) rinunciò ad alcuni suoi posti nelle Commissioni per consentire la nostra rappresentanza anche in quelle sedi. Fu per me una lezione di politica di cui ancora oggi sono grato (e che probabilmente non ho del tutto imparato): grato non per il posto a cui Angelo Caforio rinunciò, allora, nella Prima Commissione (posto a cui poi fui eletto io) ma, appunto, per la testimonianza di maturità politica. Bentornato, ad Angelo Caforio, in Consiglio Comunale.
Auguro buon lavoro a tutti.
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