lunedì 2 giugno 2008

Torni il Ministero della Salute, a garanzia del dovere di solidarietà sociale

L’articolo 3 della Costituzione italiana afferma che tutti i cittadini hanno pari dignità sociale. A questo principio è strettamente correlato il “diritto sociale alla salute” che, come afferma l’articolo 32 della nostra Carta Costituzionale, “è fondamentale ed è tutelato dalla Repubblica”. Sempre l’articolo 32 della Costituzione Italiana introduce, inoltre, al suo secondo comma, il diritto al rispetto della persona umana nei trattamenti sanitari.
All’esame della Commissione Sanità del Senato è stata portata, mercoledì scorso, la discussione in merito alla conversione in legge del decreto – Prodi di accorpamento dei Ministeri, in base al quale scompare il Ministero della Salute per essere accorpato al Lavoro ed alle Politiche Sociali (Dicastero di dimensioni mastodontiche, attualmente affidato alle cure del Ministro Sacconi).
Nel corso dei lavori della Commissione Sanità è intervenuto il Senatore Michele Saccomanno, componente di tale Commissione, che, ricollegandosi alla recente esortazione del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per la realizzazione del federalismo fiscale, ha sottolineato “l’esigenza di avviare una riflessione in ordine alla opportunità di reintrodurre un autonomo Ministero della Salute, ancor più necessario nella prospettiva di una compiuta realizzazione del cosiddetto federalismo fiscale. La previsione di un apposito Ministero costituisce infatti un indispensabile strumento di salvaguardia della tutela uniforme, sull’intero territorio nazionale, del diritto alla salute quale reale elemento perequativo dal punto di vista della dignità umana e della qualità dei servizi assistenziali offerti”.

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