Venerdì prossimo, 18 luglio, si svolgerà a Latiano la prima edizione della “Notte senza ombre”, con artisti di strada, musei e palazzi aperti al pubblico, mostre d’arte e la possibilità di visitare il campanile della Chiesa Madre (recentemente restaurato), da cui si può osservare il panorama della città.
Sarà insomma, questa, la prima “notte bianca” latianese, patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed organizzata da un’agenzia professionistica in collaborazione con la parrocchia Santa Maria della Neve e diverse associazioni.
Mi piace che la parrocchia partecipi alla migliore riuscita di una iniziativa rispondente, a mio avviso, ai bisogni di una comunità urbana che vuole misurarsi con il proprio patrimonio, la propria identità, le proprie prospettive.
Sullo stesso solco credo si collochi il ricco programma di appuntamenti culturali e ricreativi che scandiscono il trascorrere dell’estate in contrada “Sardedda”, il cui centro di riferimento è costituito dalla chiesa di San Francesco.
Insomma, per quanto modesto possa essere il mio parere, rivolgo un sentito “bravi!” a questi sacerdoti che, oltre il loro quotidiano servizio alla comunità, si impegnano anche a cercare risposte al bisogno di socializzazione e di consapevolezza che oggi pervade tante persone.
Sarà insomma, questa, la prima “notte bianca” latianese, patrocinata dall’Amministrazione Comunale ed organizzata da un’agenzia professionistica in collaborazione con la parrocchia Santa Maria della Neve e diverse associazioni.
Mi piace che la parrocchia partecipi alla migliore riuscita di una iniziativa rispondente, a mio avviso, ai bisogni di una comunità urbana che vuole misurarsi con il proprio patrimonio, la propria identità, le proprie prospettive.
Sullo stesso solco credo si collochi il ricco programma di appuntamenti culturali e ricreativi che scandiscono il trascorrere dell’estate in contrada “Sardedda”, il cui centro di riferimento è costituito dalla chiesa di San Francesco.
Insomma, per quanto modesto possa essere il mio parere, rivolgo un sentito “bravi!” a questi sacerdoti che, oltre il loro quotidiano servizio alla comunità, si impegnano anche a cercare risposte al bisogno di socializzazione e di consapevolezza che oggi pervade tante persone.
Nessun commento:
Posta un commento