Ho consegnato stamane presso la Segreteria del Sindaco di Latiano la seguente proposta di intitolazione di una sala del teatro comunale "Olmi" al prof. Peppino Tanzarella.
La recente scomparsa del prof. Peppino Tanzarella ha richiamato l’attenzione sull’importanza dei contenitori culturali - cinema, teatri, musei, biblioteche - quali baluardi a presidio di un modo efficace ed originale di diffondere la conoscenza, ieri contrastato dall’isolamento in cui versava la Provincia dell’Italia meridionale, oggi minacciato dalle straordinarie potenzialità di internet che rimangono tuttavia refrattarie, per loro essenza e tipicità, ad una necessità di completamento della comunicazione con le emozioni che sono correlate ai suoi contenuti.
Il bagaglio culturale di cui oggi dispongono le comunità locali è pregnato dell’esperienza di luoghi, atmosfere, situazioni, in cui si sono determinate tante conoscenze e la tipicità della loro consequenziale assimilazione.
E’ allora, ad esempio, grazie alla vera e propria lotta per la sopravvivenza delle sale teatrali e cinematografiche, di cui Tanzarella si è reso protagonista insieme ad altri in Puglia, che oggi la nostra Regione è diventata una delle location più ambite del cinema italiano, con ciò che ne consegue in termini sia di promozione del territorio sia di consolidamento di uno spirito di appartenenza ad esso, alla sua storia ed alle sue tradizioni, soprattutto da parte delle giovani generazioni (si pensi, a tal proposito, al ritrovato orgoglio per la salentinità).
Occorre dunque sottolineare il valore di queste testimonianze e preservarne il ricordo.
Propongo perciò di intitolare al professor Peppino Tanzarella la sala del “suo” teatro Olmi, che pochissimi giorni addietro lo ha accolto per l’estremo saluto.
Esprimo fiducia nella volontà, dell’Amministrazione Comunale latianese, di raccogliere tale mia proposta, di condividerne lo spirito e di individuare i percorsi amministrativi più idonei per realizzarla.
La recente scomparsa del prof. Peppino Tanzarella ha richiamato l’attenzione sull’importanza dei contenitori culturali - cinema, teatri, musei, biblioteche - quali baluardi a presidio di un modo efficace ed originale di diffondere la conoscenza, ieri contrastato dall’isolamento in cui versava la Provincia dell’Italia meridionale, oggi minacciato dalle straordinarie potenzialità di internet che rimangono tuttavia refrattarie, per loro essenza e tipicità, ad una necessità di completamento della comunicazione con le emozioni che sono correlate ai suoi contenuti.
Il bagaglio culturale di cui oggi dispongono le comunità locali è pregnato dell’esperienza di luoghi, atmosfere, situazioni, in cui si sono determinate tante conoscenze e la tipicità della loro consequenziale assimilazione.
E’ allora, ad esempio, grazie alla vera e propria lotta per la sopravvivenza delle sale teatrali e cinematografiche, di cui Tanzarella si è reso protagonista insieme ad altri in Puglia, che oggi la nostra Regione è diventata una delle location più ambite del cinema italiano, con ciò che ne consegue in termini sia di promozione del territorio sia di consolidamento di uno spirito di appartenenza ad esso, alla sua storia ed alle sue tradizioni, soprattutto da parte delle giovani generazioni (si pensi, a tal proposito, al ritrovato orgoglio per la salentinità).
Occorre dunque sottolineare il valore di queste testimonianze e preservarne il ricordo.
Propongo perciò di intitolare al professor Peppino Tanzarella la sala del “suo” teatro Olmi, che pochissimi giorni addietro lo ha accolto per l’estremo saluto.
Esprimo fiducia nella volontà, dell’Amministrazione Comunale latianese, di raccogliere tale mia proposta, di condividerne lo spirito e di individuare i percorsi amministrativi più idonei per realizzarla.
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