Venerdì scorso, 25 giugno, su delega del commissario cittadino dell'UdC, Giovanni Bruno, ho partecipato - in qualità di ospite - al congresso locale dell'Italia dei Valori. I lavori sono stati presieduti da Lorenzo Caiolo, ex sindaco di San Vito dei Normanni, fine pedagogista, abile organizzatore, in passato anche prezioso collaboratore del Comune di Latiano nell'ambito di iniziative rivolte ai minori; ha fatto gli onori di casa, naturalmente, il sen. Giuseppe Caforio, di cui ho cari ricordi risalenti ai primi anni '80, a tante serate trascorse (spesso nello studio del "professore" Tanzarella) accanto a mio padre, insieme a suoi cari amici; ho notato, ed apprezzato, una presenza prevalentemente giovanile. Nel mio breve intervento ho auspicato che, pur nel doveroso rispetto dei distinti ruoli di maggioranza e di opposizione assegnati dall'elettorato, presto tornino a prevalere, nel panorama politico locale, condizioni di dialogo e di rispetto reciproco. Ciò a condizione che l'Amministrazione Comunale si predisponga, finalmente, ad operare con buon senso, in piena autonomia da cattivi consiglieri.
domenica 27 giugno 2010
venerdì 18 giugno 2010
Una proposta, al Sindaco ed agli Assessori: sospendetevi gli emolumenti economici!
Il gruppo consiliare UdC ha proposto la seguente mozione, che non ha mancato di suscitare un ampio ed animato dibattito tra tutti i cittadini latianesi.
In ottemperanza a quanto previsto dal Regolamento Comunale e dal d.lgs. n. 267/2000, al fine di esercitare facoltà e prerogative proprie e consone allo status di consiglieri comunali rappresentanti il Gruppo Consiliare “U.d.C.”, si chiede l’inserimento e conseguente calendarizzazione, nei termini regolamentari, della seguente
M O Z I O N E
- premesso
che il Legislatore Nazionale, al fine di contenere la spesa pubblica e di “tagliare” i costi della politica con legge n. 42/2010 disponeva la riduzione del numero dei consiglieri comunali e del numero degli assessori;
- espresso
che per le medesime finalità, contenimento dei costi della politica, veniva disposta l’abrogazione della figura del difensore civico, del direttore generale e di altre figure o incarichi a determinazione politico-clientelare;
- rilevato
che la pressante crisi economica ed il preoccupante aumento della soglia di povertà delle diverse classi sociali, portava il Legislatore ad emanare norme anti-crisi prevedendo, oltre le diverse ipotesi di rimodulazione della spesa pubblica (a mò di esempio congelamento degli aumenti contrattuali in materia di pubblico impiego, innalzamento a 65 anni di età per il pensionamento delle impiegate nella pubblica amministrazione, abrogazione di enti parassitari e fondazioni inutili etc. etc.) disponeva per legge la riduzione degli stipendi e delle indennità per cariche politiche del 10%;
- dato atto
che tutto il panorama politico nazionale e locale, dalla Regione Veneto alla Provincia di Brindisi, recependo gli indirizzi del Governo centrale e per palesi ragioni di etica politico-sociale poneva in essere atti amministrativi concreti (riduzione degli stipendi, rimodulazione delle cariche assessorili, decurtazione delle indennità politiche da devolvere in contributi ad associazioni, eliminazione delle auto blu e dei cellulari) per ridurre la spesa pubblica e tagliare gli ingenti costi della politica;
- rimarcato
che in via del tutto irrazionale, quanto aberrante per ogni coscienza civica e politica, l’Amministrazione Comunale di Latiano, con discutibili quanto arbitrari atti di giunta e decreti sindacali prevedeva la istituzione di un gabinetto la cui spesa, in danno della collettività, è pari ad Euro 361.535,00;
che il Legislatore Nazionale, al fine di contenere la spesa pubblica e di “tagliare” i costi della politica con legge n. 42/2010 disponeva la riduzione del numero dei consiglieri comunali e del numero degli assessori;
- espresso
che per le medesime finalità, contenimento dei costi della politica, veniva disposta l’abrogazione della figura del difensore civico, del direttore generale e di altre figure o incarichi a determinazione politico-clientelare;
- rilevato
che la pressante crisi economica ed il preoccupante aumento della soglia di povertà delle diverse classi sociali, portava il Legislatore ad emanare norme anti-crisi prevedendo, oltre le diverse ipotesi di rimodulazione della spesa pubblica (a mò di esempio congelamento degli aumenti contrattuali in materia di pubblico impiego, innalzamento a 65 anni di età per il pensionamento delle impiegate nella pubblica amministrazione, abrogazione di enti parassitari e fondazioni inutili etc. etc.) disponeva per legge la riduzione degli stipendi e delle indennità per cariche politiche del 10%;
- dato atto
che tutto il panorama politico nazionale e locale, dalla Regione Veneto alla Provincia di Brindisi, recependo gli indirizzi del Governo centrale e per palesi ragioni di etica politico-sociale poneva in essere atti amministrativi concreti (riduzione degli stipendi, rimodulazione delle cariche assessorili, decurtazione delle indennità politiche da devolvere in contributi ad associazioni, eliminazione delle auto blu e dei cellulari) per ridurre la spesa pubblica e tagliare gli ingenti costi della politica;
- rimarcato
che in via del tutto irrazionale, quanto aberrante per ogni coscienza civica e politica, l’Amministrazione Comunale di Latiano, con discutibili quanto arbitrari atti di giunta e decreti sindacali prevedeva la istituzione di un gabinetto la cui spesa, in danno della collettività, è pari ad Euro 361.535,00;
- rilevato
che le ragioni di tale opinabile quanto mortificante scelta politica, costitutendo prova provata della manifesta incapacità della Giunta nella sua interezza e di ogni singola espressione assessorile di attendere alle funzioni ed alle responsabilità loro demandate dalla legge e dal corpo elettorale;
SI PROPONE
di abrogare, nelle forme di legge e nel tipo di atto amministrativo più idoneo al raggiungimento dello scopo prefissato, ovvero di sospendere le indennità economiche di carica del Sindaco e degli assessori in maniera proporzionale e funzionale alla durata in carica del gabinetto del Sindaco.
Il Gruppo Consiliare U.d.C.
Gabriele Argentieri, Claudio Ruggiero, Mauro Vitale, Salvatore Zucchero
sabato 12 giugno 2010
OPPOSIZIONE
E' stato affisso stamattina il seguente manifesto a firma, oltre che mia, degli altri componenti il gruppo consiliare comunale UdC e del commissario cittadino dello stesso Partito. Sull'argomento - consulenti intendiamo insistere ancora, con altre, prossime, iniziative politiche.
“IL GABINETTO” DI DE GIORGI?
372.725,00 Euro… alla faccia dei Latianesi
Inizia nel peggiore dei modi l’attività della nuova Giunta Municipale di Latiano. Il Sindaco De Giorgi ha deciso di nominare un gruppo di collaboratori e pagarli profumatamente con i soldi di tutti i latianesi. Non contento della sua Giunta (?), il Sindaco ha costituito un ufficio a parte (chiamato “ufficio di gabinetto”) che si occupa di tutta l’attività politica e amministrativa di Latiano. I miracolati di questa nomina, fatta dalla Giunta senza nessun bando, senza nessuna evidenza pubblica, senza nessuna pubblicità sono tre:
- Giovanni Papadia, già sindaco, capo di gabinetto, € 45.967,00 all'anno;
- Tonino Papadia, anch’egli già sindaco, segretario particolare del Sindaco € 12.728,00 all'anno;
- Giuseppe Di Leo, segretario particolare del sindaco, € 15.850,00 all'anno.
In cinque anni i tre signori per sole tre ore lavorative al giorno costeranno a tutti Noi ben
In cinque anni i tre signori per sole tre ore lavorative al giorno costeranno a tutti Noi ben
TRECENTOSETTANTADUEMILASETTECENTOVENTICINQUEEURO
alla faccia di tanti giovani disoccupati, colpevoli di non essere “soggetti di fiducia” del Sindaco De Giorgi, e di tanti latianesi bisognosi di contributi ed assistenza di cui solo uno è stato beneficiato di “ben” 35,00 Euro con Delibera di Giunta n. 90/2010.
GRAZIE Sindaco, di averci fatto capire quali sono le sue “ombre” neopatentate.
E IO PAGO...
Firmato: i consiglieri comunali Gabriele Argentieri, Claudio Ruggiero, Mauro Vitale, Salvatore Zucchero; il commissario cittadino UdC, Giovanni Bruno.
martedì 1 giugno 2010
Strade rurali: un patrimonio da conservare
Ho consegnato stamane, all'Ufficio Protocollo del Comune di Latiano, la seguente nota indirizzata al Sindaco ed inviata, per conoscenza, agli Organi di Informazione.
Invito la nuova Amministrazione Comunale ad inserire, tra le proprie priorità, un intervento finalizzato a risolvere lo stato di dissesto in cui versano alcune strade rurali appartenenti al territorio latianese.
Particolarmente problematica risulta essere la condizione dell’arteria extraurbana che costeggia il cimitero per poi inoltrarsi verso le contrade Grottole, Lupocaruso, Tussano, Marangiosa, Coltura, Ospedale e Scaracci.
Preme evidenziare come tale tratto stradale, di notevole lunghezza, interessi numerosi cittadini latianesi proprietari di terreni limitrofi ed assuma importanza in quanto consente di raggiungere siti di interesse archeologico (Grottole), naturalistico (il boschetto di contrada Scaracci), storico (Ospedale e Coltura, con l’antica chiesa di San Donato ed una neviera in stato di buona conservazione), economico – produttivo (la masseria Marangiosa).
Più volte la stessa associazione Pro Loco ha dato luogo a sue iniziative presso tali contrade, a sottolinearne le molteplici ragioni di richiamo.
La strada rurale in parola è stata realizzata dall’Amministrazione Comunale latianese all’incirca trent’anni addietro ed oggi necessita di un intervento conservativo il cui differimento determinerebbe un aggravio dei costi successivi poiché ne richiederebbe probabilmente il completo rifacimento.
Nei mesi scorsi si è provveduto, per l’ennesima volta, a riempire le buche senza ahimé apporvi lo strato di asfalto e le recenti piogge hanno puntualmente provveduto a ripristinare l’originaria condizione di dissesto.
Si chiede pertanto un interessamento finalizzato alla definitiva soluzione del problema.
Particolarmente problematica risulta essere la condizione dell’arteria extraurbana che costeggia il cimitero per poi inoltrarsi verso le contrade Grottole, Lupocaruso, Tussano, Marangiosa, Coltura, Ospedale e Scaracci.
Preme evidenziare come tale tratto stradale, di notevole lunghezza, interessi numerosi cittadini latianesi proprietari di terreni limitrofi ed assuma importanza in quanto consente di raggiungere siti di interesse archeologico (Grottole), naturalistico (il boschetto di contrada Scaracci), storico (Ospedale e Coltura, con l’antica chiesa di San Donato ed una neviera in stato di buona conservazione), economico – produttivo (la masseria Marangiosa).
Più volte la stessa associazione Pro Loco ha dato luogo a sue iniziative presso tali contrade, a sottolinearne le molteplici ragioni di richiamo.
La strada rurale in parola è stata realizzata dall’Amministrazione Comunale latianese all’incirca trent’anni addietro ed oggi necessita di un intervento conservativo il cui differimento determinerebbe un aggravio dei costi successivi poiché ne richiederebbe probabilmente il completo rifacimento.
Nei mesi scorsi si è provveduto, per l’ennesima volta, a riempire le buche senza ahimé apporvi lo strato di asfalto e le recenti piogge hanno puntualmente provveduto a ripristinare l’originaria condizione di dissesto.
Si chiede pertanto un interessamento finalizzato alla definitiva soluzione del problema.
Gabriele Argentieri - Consigliere Comunale UdC
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