Nel corso della seduta del Consiglio Comunale latianese svoltasi lo scorso martedì 15 ottobre, è stata espressa, all’unanimità, manifestazione d’interesse alla proposta dell’Immobiliare Lachiocciola per l’acquisto di una parte del palazzo in cui ebbe i natali il Beato Bartolo Longo.
La pubblica assise cittadina ha inteso così determinarsi, prevedendo il coinvolgimento di tutte le associazioni, le fondazioni e degli enti portatori di un interesse qualificato (tra i quali il Comune di Pompei, la fondazione Bartolo Longo, le Parrocchie di Latiano e di Pompei, la Regione Puglia , la Regione Campania , la Federalberghi e tutte le associazioni culturali/turistiche di Latiano e provincia).
Ho preso la parola, nel corso della discussione in Consiglio Comunale, per esprimere ovviamente condivisione su questa iniziativa che avevo auspicato ed a cui credo ci si sia infine approcciati nella maniera più realistica.
Ho voluto ricordare che anche il compianto Sindaco Graziano Zizzi aveva visto, nella valorizzazione dell’asse viario che collega la Chiesa di Sant’Antonio e la Chiesa del SS. Rosario (oggi si elabora l’idea, ottima, del museo diffuso), l’opportunità di un reale inserimento di Latiano come tappa di un importante percorso turistico.
Ed ho ricordato anche che il giornalista de La Gazzetta del Mezzogiorno, Franco Giuliano, ha più volte insistito su questi tasti, intervenendo nel tempo per la tutela e la valorizzazione urbanistica della zona.
Sarebbero bastati questi due autorevoli interessamenti per determinare la mia adesione, senza se e senza ma; eppure ho voluto richiamare le mie “ragioni del cuore” poiché - al di là del possibile risvolto economico-turistico - sono convinto del valore ancora attuale dell’insegnamento pedagogico del Beato Bartolo Longo (particolarmente in questa fase di grande disagio per tutte le famiglie, di ritorno ad uno stato purtroppo diffuso di povertà diversificate): in questo senso penso dunque che anche i simboli possano assumere un ruolo importante.
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