domenica 22 dicembre 2013

Le sofferenze (vere) di tanti ed i pruriti di pochi

Nelle prossime settimane pubblicherò un nuovo numero di “M’impegno”, il mio bollettino informativo su formato cartaceo che invio al domicilio di un gruppo di amici con i quali ho contatti più frequenti e che distribuisco anche in qualche punto di ritrovo più consueto alla frequentazione dei latianesi.
In quella circostanza riporterò dettagliatamente la mia posizione in ordine al buio momento di crisi che attraversano le famiglie italiane: quelle del Sud, e di Latiano, in modo particolare. Illustrerò altresì  - richiamando testualmente il mio intervento alla seduta del Consiglio Comunale svoltasi martedì scorso, 17 dicembre -  la mia posizione riguardo l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Antonio De Giorgi, che di fronte all’attuale stato di forte disagio sociale ha la responsabilità di imprimere un “colpo di reni” alla propria azione.
Intanto riporto, qui di seguito, due post, pubblicati da me su questo blog all’incirca un anno fa e che sono di facile reperimento con una breve ricerca nell’archivio (non cancello mai nulla, perché ovviamente non ho paura di dare conto del mio libero pensiero).
Mi scuso per la ripetizione (i lettori più attenti, o comunque quelli che non sono in malafede, non hanno bisogno di siffatte sottolineature) ma vengo ahimè tirato in ballo da chi fa evidentemente, delle sue sorti politiche personali (certo non dipese da me…), una ragione di delusione.
I cittadini, che in questi giorni esprimono giustamente il loro ampio malessere, sono più maturi di una classe politica (in questo caso comprendo anche me) che non sa dare risposte, che non ha il coraggio di dire chiaramente come stanno le cose (forse perché non le comprende appieno) e che trova nelle sue (spesso temporanee, come i mal di pancia, od opportunistiche) contrapposizioni interne l’unica ragion d’essere.
I problemi che attanagliano le famiglie, nella contingenza temporale che viviamo, sono in larga parte strutturali: si possono certo lenire con un miglior governo della Cosa Pubblica a tutti i livelli (dal nazionale al locale)  - che si ha, a mio modesto avviso, qualificando (non comprimendo) la spesa e combattendo gli sprechi -  ma non si risolvono certamente rimettendo al suo posto un Assessore comunale deluso.
Troviamo allora la forza ed il coraggio di rinviare gli “io farei meglio di te” al momento della campagna elettorale; ora rimbocchiamoci le maniche e lavoriamo per trovare insieme le soluzioni possibili di fronte alle tante difficoltà che vivono ogni giorno le persone.
P.S.: Lo so che molti oggi mi vorrebbero a cantare nel coro dei “barricadieri”, ma (forse questo è uno dei miei tanti limiti) non è il mio stile. Oggi avverto piuttosto il dovere della responsabilità, senza nascondermi dietro facili slogan; credo semplicemente che sia giusto così, e pazienza se qualcuno non vuole capire. Poi verrà il tempo della campagna elettorale, e  - come sempre, in libertà -  deciderò da che parte (ed in che forma) stare: in quella prospettiva, dal mio punto di vista, l’attuale Sindaco è la persona più sotto esame, dunque non voglio creargli alibi.     
domenica 23 dicembre 2012
Sarà affisso nei prossimi giorni il seguente manifesto, sottoscritto da tutti i Consiglieri Comunali di opposizione. L’iniziativa è condivisa, nella sostanza, anche da altri soggetti politici locali: primo fra tutti la Federazione dei Verdi che, pur non avendo propri rappresentanti nella Pubblica Assise Cittadina, ha sempre proseguito, con coerenza, una qualificata azione politica al servizio della comunità latianese.
Credo che l’esigenza di reagire all’immobilismo politico in cui, da ben più di un anno, si è cacciata la maggioranza guidata dal Sindaco Antonio De Giorgi, nonché l’ormai matura, comune, volontà di sottrarre Latiano ad un interventismo sporadico (e sempre più spesso emergenziale) per affidarne finalmente le sorti ad un progetto di sviluppo sostenibile proiettato verso un futuro lungo, possano rappresentare il fondamento di una coesione responsabile, aperta ad ulteriori contributi (insperati fino ad un recente passato) che probabilmente non tarderanno a rendersi visibili già dalle prossime settimane.


Il Sindaco Antonio De Giorgi ha cambiato tutti gli Assessori Comunali ma la nomina della nuova Giunta non è bastata a far ritrovare coesione alle forze politiche di maggioranza.
Addirittura non è stato possibile svolgere  - per l’assenza del Sindaco, del Presidente del Consiglio Comunale e dei Consiglieri della maggioranza -  la prima convocazione della Pubblica Assise Cittadina nel corso della quale si sarebbero dovuti sostituire i Consiglieri Comunali dimissionari che hanno assunto l’incarico assessorile.
In tale circostanza i rappresentanti dell’opposizione hanno voluto evidenziare il permanere di quello stato di confusione e di conflittualità, all’interno della maggioranza, che ormai da più di un anno blocca l’azione amministrativa comunale ed impedisce ogni seria iniziativa progettuale nell’interesse della comunità latianese.
Riteniamo che il Sindaco Antonio De Giorgi non possa che prendere atto del fallimento del progetto politico da lui guidato e  - nella consapevolezza della complessità e della molteplicità dei problemi della comunità latianese rimasti finora irrisolti -  attendiamo ora un suo atto finale di dignità e che ponga fine alla situazione determinatasi.
Fin d’ora i gruppi di opposizione, compattamente e nel dissentire ad iniziative amministrative rispondenti ad esigenze individuali (varianti al Piano di Fabbricazione e lottizzazioni), ritengono necessario porre immediatamente all’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale i seguenti argomenti:
  1. Discussione e approvazione del Documento Preliminare Programmatico del PUG;
  2. Discussione sullo stato di abbandono del palazzetto dello sport;
  3. Discussione sullo stato di attuazione dell’ampliamento del Cimitero comunale;
  4. Discussione sullo stato di attuazione di tutte le opere pubbliche, già finanziate, programmate dalla precedente Amministrazione Comunale.

I Consiglieri Comunali di opposizione (Udc, Partito Democratico, Ecopacifisti, Fli, Pdl):
Gabriele Argentieri, Giovanni Bruno, Angelo Caforio, Giovanni Calcagno, Antonio Gioiello, Giuseppe Natale, Cosimo Rubino, Claudio Ruggiero, Mauro Vitale.
venerdì 14 dicembre 2012
La nuova Giunta comunale latianese avrà l’arduo compito di rilanciare una attività amministrativa che da ormai più di un anno risentiva delle tensioni presenti all’interno della maggioranza.
Si vedrà ora se la “cura” del turnover sarà servita a far ritrovare vigore alle azioni e lucidità ai progetti.
Il sindaco Antonio De Giorgi si è determinato una nuova opportunità per proporsi con un programma di governo chiaro e realistico, sgombro dalle demagogie della campagna elettorale e dai trionfalismi dell’esordio.
Da questo programma, oltre che dalla efficienza della squadra chiamata a realizzarlo, dipenderà la durata di questa seconda fase del mandato affidato, nella primavera del 2010, dall’elettorato latianese.
Sarà l’epilogo di una agonia politica già da lungo tempo iniziata?
Oppure sarà l’occasione per avviare una stagione lunga di buon governo e di più ambiziosi traguardi per la città di Latiano?
Lo capiremo già dalle “piccole” cose concrete che si realizzeranno nelle prossime settimane.
Penso all’allargamento del cimitero comunale, annunciato da lunghi anni (non solo dall’Amministrazione – De Giorgi) ed ormai improcrastinabile; penso ad un piano di interventi per intensificare l’illuminazione pubblica nelle zone periferiche e nelle contrade presso cui risiedono stabilmente molte famiglie; penso alla salvaguardia della rete viaria rurale, a tratti purtroppo ridotta ad un percorso di guerra; penso alla necessità di realizzare le opere pubbliche progettate dalla Amministrazione Zizzi – Ruggiero, per le quali sono stati intercettati specifici finanziamenti; penso alla calendarizzazione dell’iter che condurrà all’adozione del Pug; penso ad un più vasto e professionale sforzo di comunicazione da parte dell’Ente verso la comunità di riferimento, affinché possa stimolarsi ancora di più la partecipazione popolare al governo della Cosa Pubblica ed affermarsi definitivamente il principio di trasparenza come “costume” della buona amministrazione; penso ad un deciso investimento, peraltro coerente con le vigenti disposizioni contrattuali, per l’aggiornamento professionale continuo di tutto il personale dipendente del Comune, che è cuore e motore, strumento fondamentale per il realizzarsi del successo o del fallimento dell’azione amministrativa.
Se i riscontri andranno nella direzione auspicata, potranno ovviamente esserci ragioni di condivisione; altrimenti i percorsi continueranno a tendere verso differenti orizzonti e la costruzione di un’alternativa sarà naturale espressione della esigenza di riscatto di una comunità delusa ma non rassegnata.

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