lunedì 15 dicembre 2014

Sulla crisi dell'olivicoltura. Lettera all'Assessore Regionale ed al Vice Ministro

Io e Mauro Vitale abbiamo inviato ieri la seguente lettera all’Assessore Regionale alle Risorse Agroalimentari, dott. Fabrizio Nardoni, ponendola, per conoscenza, anche al Vice Ministro alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, sen. Andrea Olivero.
  
Caro Assessore,
nella prossima seduta del Consiglio Comunale latianese sarà discussa una proposta di deliberazione con la quale si chiede il riconoscimento dello stato di calamità naturale a seguito delle anomale condizioni climatiche e dell’attacco di fitopatie alle piante di ulivo.
Noi condividiamo tale iniziativa, molto opportuna, promossa dal Consigliere Comunale Cosimo Rubino, agronomo, e pertanto non faremo mancare il nostro voto favorevole nella pubblica assise cittadina.
La deliberazione sarà doverosamente trasmessa alla Presidenza della Giunta Regionale, ed in particolare all’Assessorato da Lei guidato, nonché agli altri Comuni limitrofi potenzialmente interessati alla problematica.
Tuttavia, prima ancora che il Consiglio Comunale di Latiano giunga a riunirsi, intendiamo richiamare la Sua attenzione sulla gravissima situazione determinatasi, affinché la Regione Puglia possa tempestivamente realizzare le verifiche di competenza e programmare ogni possibile intervento.
Quest’anno è stata quasi del tutto inesistente la raccolta delle olive e ciò ha determinato ingenti danni ad una economia locale già pesantemente sfibrata dalla crisi generale.
La distesa di chiome verdi che tipicamente caratterizza il nostro paesaggio appare sempre più ingrigita dalla presenza di fitopatie, come la lebbra, che nel loro lento avanzare erodono la capacità produttiva delle piante e condizionano la qualità delle olive.
Gli agricoltori  - veri e propri custodi del territorio anche a presidio di quella scellerata cementificazione che sta producendo disastri in molte zone d’Italia -  a fronte dei magri ricavi degli ultimi anni devono fare i conti con i costi crescenti dei trattamenti fitosanitari e sono ora chiamati a realizzare investimenti insostenibili, pur di garantire un domani al patrimonio arboreo.
A ciò si aggiunga che  - sull’IMU per i terreni agricoli insistenti nei Comuni (come Latiano) con altitudine fino a 280 metri -  il Governo nazionale non ha ritenuto praticabile altro provvedimento lenitivo se non la proroga del termine di pagamento per alcune settimane.
E’ evidente che tale situazione non può che agevolare l’abbandono delle campagne, sovvertendo peraltro quell’azione di richiamo, indirizzata particolarmente alle giovani generazioni, che è stata promossa dall’Unione Europea e condotta con decisione dalla Regione Puglia.
Al cospetto di tutto ciò urgono dunque interventi straordinari ed urgenti, nei modi e nelle forme che con fiducia rimettiamo a tutti i livelli istituzionali competenti.
Inviamo la presente nota, per conoscenza, al Vice – Ministro delle Politiche Agricole, Sen. Andrea Olivero  - di cui conosciamo la sensibilità avendone, dapprima, apprezzato l’impegno associativo nelle ACLI e, conseguentemente, condiviso la discesa in campo politico alle elezioni del 2013 -  auspicando una positiva considerazione in ordine alla convergente azione istituzionale che ci si propone di intraprendere.

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