Si
sta diffondendo stamane il seguente comunicato in merito alla recente nomina
delle Consulte cittadine.
Il
diritto di critica è sicuramente il sale della democrazia, per cui ben venga;ed
è sempre opportuno, quando non è mera calunnia o insinuazione gratuita, entrare
nel merito e dare delle risposte.
Nel
caso delle critiche avanzate dal dott. Ernesto Ciccarese attraverso i social
network, in relazione alla nomina dei componenti delle Consulte cittadine,riteniamo
di dover fornire risposte e più di qualche precisazione.
Anzitutto,
rigettiamo la critica che il Regolamento sulle Consulte sia figlio dello
“scorso millennio”, e quindi già solo per questo da “rottamare”.
Quel
Regolamento- che si può aggiornare, perché nulla è immodificabile- è stato approvato con Deliberazione del
Consiglio Comunale n. 97 del 10 ottobre 1996 ed è frutto di una stagione
politica costituente, per la nostra Latiano:una stagione politica cittadina che
certo non ha prodotto solo buoni frutti ma che, a nostro avviso, è stata caratterizzata
da una volontà (che fu espressa da tutte le forze politiche, di maggioranza e
di opposizione)di realizzare un’infrastruttura istituzionale nuova, sulla quale
potesse reggersi l’attività politico – amministrativa in quella cosiddetta “Seconda
Repubblica” che, con l’elezione diretta del Sindaco, muoveva allora i suoi
primi passi.
Che
le Consulte non siano un punto di arrivo, nel percorso verso il compimento di
una democrazia partecipata, lo crediamo anche noi. Ma occorre dare atto che la
riattivazione delle Consulte, già a pochi mesi dall’insediamento dell’Amministrazione
Comunale, sia stata un segnale deciso di ripartenza, un’inversione di tendenza
chiara e forte, peraltro dopo un’altra stagione politica, quella immediatamente
precedente i giorni nostri, in cui la principale preoccupazione è sembrata
essere quella di non disturbare il “manovratore” di turno.
Il
Regolamento istitutivo delle Consulte prevede che accanto alle figure nominate
dalle Associazioni vi siano rappresentanti delle diverse categorie
professionali e delle organizzazioni produttive e di rappresentanza dei lavoratori,
oltre che i delegati dei soggetti istituzionali (la Scuola e lo stesso Comune):
in questo, sinceramente, davvero non si vede quanto arcaico possa risultare
tale Regolamento.
Sulle
modalità con le quali sono state costituite le Consulte c’è da precisare quanto
segue.All’incontro per l’individuazione dei rappresentanti delle Associazioni
sono state invitate tutte le Associazioni iscritte all’Albo del Comune,
aggiornato nello scorso mese di ottobre previo avviso pubblico. Presso gli Uffici
comunali è possibile verificare tutte le notifiche di invito e le relative modalità
di recapito alle Associazioni iscritte all’Albo. Sta di fatto che a quell’assemblea
si sono presentati in pochi, a dimostrazione che, forse,lapartecipazione… tutti
la rivendichiamo ma non sempre abbiamo tempo e voglia di praticarla. Coloro che
risultano nominati nelle diverse Consulte non sono altro che tutti quelli che
hanno voluto partecipare a quell’assemblea.
Forse
su questo c’è da fare una riflessione seria e cercare di capire come mai non ci
sia interesse a far parte di organismi che possono creare i presupposti per una
cittadinanza attiva.
Riguardo
ai soggetti indicati dall’Amministrazione Comunale, dispiace verificare un
atteggiamento preconcetto, di carattere generazionale o basato sul giudizio di
un pregresso percorso di impegno politico o nelle attività di volontariato.
Partecipare
alle Consulte è un impegno assolutamente volontario e gratuito, di carattere
consultivo e di supporto all’attività dei diversi Assessorati ma sicuramente di
grande importanza per attivare un tessuto di partecipazione e condivisione di
contenuti ed obiettivi.
L’Amministrazione
Comunale intende rivitalizzare i meccanismi della partecipazione e sa che da
sola, pur con la massima determinazione, non potrà riuscirci; per questo la
stessa Amministrazione Comunale ha tutta la volontà di coinvolgere chiunque
voglia collaborare fattivamente poiché, per dirla con don Milani, chi si tiene
le mani in tasca e non le esce per paura di sporcarsele…non aiuta ad uscire
fuori dalla situazione di aridità sociale in cui ci ritroviamo.
Con
la nomina delle Consulte, insomma, si è mosso solo un primo passo; anzi, dopo
anni di immobilismo, si è tornati finalmente a camminare. Ma da soli non si va
lontano. Le Consulte, ed il fertile dibattito che intorno alla loro nomina si è
attivato, sono un fatto nuovo e bello; prima del loro insediamento, è
intendimento dell’Amministrazione Comunale, e della Maggioranza consiliare, di
dare vita ad un incontro pubblico (di presentazione di questo nuovo impegno, comune,
per la costruzione di una cittadinanza attiva, solidale, responsabile, e di
dibattito in merito a tutto ciò):pensiamo ad una vera e propria “festa della
democrazia partecipata”, alla quale speriamo che decidano di aderire tutte le
forze sane della nostra comunità.
Il
Sindaco, la Maggioranza consiliare, gli Assessori