sabato 30 gennaio 2016

A proposito della nomina delle Consulte cittadine

Si sta diffondendo stamane il seguente comunicato in merito alla recente nomina delle Consulte cittadine.

Il diritto di critica è sicuramente il sale della democrazia, per cui ben venga;ed è sempre opportuno, quando non è mera calunnia o insinuazione gratuita, entrare nel merito e dare delle risposte.
Nel caso delle critiche avanzate dal dott. Ernesto Ciccarese attraverso i social network, in relazione alla nomina dei componenti delle Consulte cittadine,riteniamo di dover fornire risposte e più di qualche precisazione.
Anzitutto, rigettiamo la critica che il Regolamento sulle Consulte sia figlio dello “scorso millennio”, e quindi già solo per questo da “rottamare”.
Quel Regolamento- che si può aggiornare, perché nulla è immodificabile-  è stato approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 97 del 10 ottobre 1996 ed è frutto di una stagione politica costituente, per la nostra Latiano:una stagione politica cittadina che certo non ha prodotto solo buoni frutti ma che, a nostro avviso, è stata caratterizzata da una volontà (che fu espressa da tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione)di realizzare un’infrastruttura istituzionale nuova, sulla quale potesse reggersi l’attività politico – amministrativa in quella cosiddetta “Seconda Repubblica” che, con l’elezione diretta del Sindaco, muoveva allora i suoi primi passi.
Che le Consulte non siano un punto di arrivo, nel percorso verso il compimento di una democrazia partecipata, lo crediamo anche noi. Ma occorre dare atto che la riattivazione delle Consulte, già a pochi mesi dall’insediamento dell’Amministrazione Comunale, sia stata un segnale deciso di ripartenza, un’inversione di tendenza chiara e forte, peraltro dopo un’altra stagione politica, quella immediatamente precedente i giorni nostri, in cui la principale preoccupazione è sembrata essere quella di non disturbare il “manovratore” di turno.
Il Regolamento istitutivo delle Consulte prevede che accanto alle figure nominate dalle Associazioni vi siano rappresentanti delle diverse categorie professionali e delle organizzazioni produttive e di rappresentanza dei lavoratori, oltre che i delegati dei soggetti istituzionali (la Scuola e lo stesso Comune): in questo, sinceramente, davvero non si vede quanto arcaico possa risultare tale Regolamento.
Sulle modalità con le quali sono state costituite le Consulte c’è da precisare quanto segue.All’incontro per l’individuazione dei rappresentanti delle Associazioni sono state invitate tutte le Associazioni iscritte all’Albo del Comune, aggiornato nello scorso mese di ottobre previo avviso pubblico. Presso gli Uffici comunali è possibile verificare tutte le notifiche di invito e le relative modalità di recapito alle Associazioni iscritte all’Albo. Sta di fatto che a quell’assemblea si sono presentati in pochi, a dimostrazione che, forse,lapartecipazione… tutti la rivendichiamo ma non sempre abbiamo tempo e voglia di praticarla. Coloro che risultano nominati nelle diverse Consulte non sono altro che tutti quelli che hanno voluto partecipare a quell’assemblea.
Forse su questo c’è da fare una riflessione seria e cercare di capire come mai non ci sia interesse a far parte di organismi che possono creare i presupposti per una cittadinanza attiva.
Riguardo ai soggetti indicati dall’Amministrazione Comunale, dispiace verificare un atteggiamento preconcetto, di carattere generazionale o basato sul giudizio di un pregresso percorso di impegno politico o nelle attività di volontariato.
Partecipare alle Consulte è un impegno assolutamente volontario e gratuito, di carattere consultivo e di supporto all’attività dei diversi Assessorati ma sicuramente di grande importanza per attivare un tessuto di partecipazione e condivisione di contenuti ed obiettivi.
L’Amministrazione Comunale intende rivitalizzare i meccanismi della partecipazione e sa che da sola, pur con la massima determinazione, non potrà riuscirci; per questo la stessa Amministrazione Comunale ha tutta la volontà di coinvolgere chiunque voglia collaborare fattivamente poiché, per dirla con don Milani, chi si tiene le mani in tasca e non le esce per paura di sporcarsele…non aiuta ad uscire fuori dalla situazione di aridità sociale in cui ci ritroviamo.
Con la nomina delle Consulte, insomma, si è mosso solo un primo passo; anzi, dopo anni di immobilismo, si è tornati finalmente a camminare. Ma da soli non si va lontano. Le Consulte, ed il fertile dibattito che intorno alla loro nomina si è attivato, sono un fatto nuovo e bello; prima del loro insediamento, è intendimento dell’Amministrazione Comunale, e della Maggioranza consiliare, di dare vita ad un incontro pubblico (di presentazione di questo nuovo impegno, comune, per la costruzione di una cittadinanza attiva, solidale, responsabile, e di dibattito in merito a tutto ciò):pensiamo ad una vera e propria “festa della democrazia partecipata”, alla quale speriamo che decidano di aderire tutte le forze sane della nostra comunità.

Il Sindaco, la Maggioranza consiliare, gli Assessori

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