sabato 10 settembre 2016

Rischio di riduzione del servizio di integrazione scolastica nei nove Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale di Mesagne: è giusto partire in queste condizioni?

Ho diffuso stamane il seguente comunicato stampa.

Il servizio di integrazione scolastica degli alunni diversamente abili nell’Ambito Territoriale Sociale di Mesagne è gravemente messo in discussione.
Desta infatti forte preoccupazione ciò che potrà emergere dalla definenda determinazione del correlato impegno di spesa da parte del Responsabile dell’Ufficio di Piano.
Il prospetto di organizzazione del servizio per l’anno scolastico ormai alle porte evidenzia, infatti, in media, una riduzione del 70% (settanta) delle ore: il disagio è significativamente mitigato solo nelle realtà che possono contare sulla presenza di operatori ASL.
Va ricordato che il servizio di integrazione scolastica prestato dalle cooperative è oggetto di compartecipazione alla spesa da parte dei Comuni e della Regione.
La condizione economica, assai critica, in cui, ad oggi, versano le casse degli enti locali è nota a tutti ma ciò che provoca incertezza, in questa circostanza, è la quota regionale.
Di fronte a questa situazione invito i Sindaci dei nove Comuni dell’Ambito ad operare una seria, congiunta, riflessione: è serio, è civile, far partire un servizio che incontra alti livelli di sensibilità sociale, in condizioni di profondo ripiegamento? A mio modesto parere, in tali condizioni, sarebbe più rispettoso  - al cospetto del disagio a cui, con tale servizio, si intende corrispondere -  rinviarne l’avvio!
Invito, inoltre, il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ed il presidente della Commissione consiliare regionale per la Sanità ed i Servizi Sociali, Pino Romano, per la sensibilità di cui più volte hanno dato concretamente prova, ad intervenire per dare elementi di certezza a tanti minori a cui è doveroso garantire un servizio di oggettiva ed irrinunciabile utilità.
Gabriele Argentieri

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