domenica 29 aprile 2018

10 anni di “M’impegno”.

L’1 maggio 2008 pubblicavo il primo post del mio blog; da allora, con questo post, se ne contano ben 354.
E’ un vero e proprio diario, che ho tenuto aperto sin da quando ho voluto rendere pubblici sia il mio pensiero, sia la finalità del mio (piccolo) impegno.
Non ho mai cancellato nulla.
Andando a ritroso, sembra effettivamente un percorso segnato da attenzioni ripetitive (che ci posso fare se ho… le mie fissazioni?), da lacune (si, di molte cose non mi sono occupato affatto), da ripensamenti (chi non sbaglia mai strada? Poi però, per fortuna, esiste pure la retromarcia!).
Questo sono io; o meglio, questi  - per grande parte -  sono stati i miei ultimi dieci anni: pubblici, per scelta e per passione.
Ora che si fa? Non lo so.
Intanto si va avanti, con la maturata consapevolezza che, da queste parti, davvero …da soli non c’è storia, che occorre fare …e il “buon fare”, qui al Sud, non c’è se non “insieme”.
Inutile sentirsi “grandi”, o “autosufficienti”, se quasi tutto va cominciato dall’inizio.
Si va avanti, allora, con il piccolo impegno quotidiano, finché ce n’è.
Si va avanti, con la caparbietà di chi ambisce ad un mondo migliore; si va avanti, con l’umiltà di chi sa di dover continuare sempre ad imparare; si va avanti, non lasciandosi sopraffare dall’indifferenza.  
Perché questo è il nostro tempo e non possiamo sottrarci a fare, responsabilmente, la nostra parte; con chi ha voglia di rimboccarsi le maniche, con chi  - come noi -  non si sente infallibile, con chi  - come noi -  si sveglia di notte e pensa a come sarà domani, con chi se la sente di contribuire a rendere grande l’insieme delle piccole opere di tanti.

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