domenica 31 marzo 2019

A teatro il dramma di Aldo Moro

Ieri sera a Latiano è andato in scena quello che un tempo veniva definito il “teatro d’inchiesta”; comunque, ieri sera, a Latiano, abbiamo goduto una serata di teatro di qualità e chi è riuscito a trovare un posto presso il teatro comunale “Olmi” ha avuto netta l’impressione che lì, in quelle due ore di drammatizzazione, si stesse ripercorrendo  - con impegno, coraggio ed onestà -  un tratto importante della storia d’Italia.
L’occasione è stata offerta dalla compagnia “I teatranti”, che ha presentato un lavoro scritto e diretto da Giuseppe D’Angelo, tratto dal libro dell’on. Gero Grassi “Aldo Moro: la verità negata”, stampato a cura del Consiglio Regionale della Puglia e dell’ANCI Puglia.
Bravissimi gli attori Valentina Caforio, Ivan Carlucci, Luciano Ligorio, Ada Passero  - che hanno interpretato Adriana Faranda, Barbara Balzarani, Mario Moretti, Valerio Morucci -  e lo stesso Giuseppe D’Angelo, che ha saputo impeccabilmente calarsi nei panni di Aldo Moro.
Meticolosa la cura dei costumi, del trucco e della scena.
Brillante l’intuizione narrativa, con i personaggi che progressivamente si svelano attraverso un vicendevole ed incalzante interrogarsi.
Il pretesto è un nuovo processo, retrospettivo, a Moro, da parte delle Brigate Rosse; si realizza, invece, proprio per Moro, un’insperata opportunità di spiegare la storia del nostro Paese “democratico” (nel contesto degli equilibri internazionali disegnati a Jalta) e di processare, questa volta lui, un’idea superata di “Stato”.
Per “I teatranti” è stata una sfida vinta; e ciò è stato possibile anzitutto grazie all’incontro con Gero Grassi: studioso, cultore di Aldo Moro, uomo serio, di quelli che oggi  - purtroppo -  ne incontri pochi, di quelli che si spezzano ma non si piegano, di quelli che diventano punto di riferimento anzitutto perché sanno ascoltare.
Gero Grassi si è fidato di Giuseppe D’Angelo; non ci è voluta neanche una stretta di mano, è bastato guardarsi negli occhi; il resto lo hanno fatto il talento, la tenacia, la passione civile.      
La bella sinergia ha prodotto un risultato importante, prezioso ausilio particolarmente per le nuove generazioni.
E’ stato giustamente osservato che ieri sera, in teatro, a Latiano, non sia volata una mosca.
Al riaccendersi delle luci in sala, tanti occhi lucidi.
All’uscita, più di qualche cittadino più consapevole.

giovedì 21 marzo 2019

Verso il PUG

Il Sindaco Mino Maiorano e l’Assessore comunale all’Urbanistica, Massimiliano Baldari, hanno comunicato pubblicamente, nei giorni scorsi, di aver sollecitato l’ingegnere incaricato per il PUG – Piano Urbanistico Generale a procedere ad adeguare il Documento Programmatico Preliminare (approvato nel 2013) al Piano Paesaggistico Territoriale della Regione Puglia.
Quindi c’è la volontà politica, dell’intera maggioranza, di riprendere l’iter che condurrà all’approvazione del PUG della Città di Latiano.
Sarà la volta buona? Lo si spera. Di certo c’è che si fa sul serio. Credo però che, ad un simile impegno, occorra approcciarsi con la consapevole umiltà di chi sa che, anche questa volta, si possa fallire.
Ho precisato che questa volta si fa sul serio ma non ho dubbi che in passato, non solo durante il mandato del Sindaco Maiorano, sul PUG si sia ugualmente voluto fare sul serio: nessuno, ormai, nega la necessità di un nuovo piano urbanistico (anche se, proprio in Consiglio Comunale, si sono ripetutamente palesate diversità di vedute sul “come” lo si intenda fare e sulle “priorità” che finora ciascuno ha ritenuto / non ritenuto di dovervi anteporre). Ma ogni volta che si è dato impulso al complesso procedimento finalizzato all’approvazione, ad un certo punto, per un motivo o per un altro, è mancata qualche condizione fondamentale: soprattutto, è venuto meno quell’ampio, e saldo, consenso politico necessario a traguardare un obiettivo di così notevole valenza strategica.
Allora l’esperienza insegna che  - per giungere all’approvazione definitiva -  occorra avere un approccio costantemente “inclusivo”.
Io penso che chiunque si occupi di politica in ambito locale non possa rimanere indifferente al cospetto della ripresa del percorso verso il PUG: ciò varrebbe anche se non si votasse fra un anno.
Quindi l’Amministrazione Comunale, e la maggioranza che ne sostiene le sorti, insieme all’opportunità di dotare Latiano di un nuovo  - ed efficace -  strumento di pianificazione urbanistica, potranno “testare” l’eventuale sussistenza, in Consiglio Comunale ed anche fuori dalla pubblica assise cittadina, di interlocutori disponibili a conseguire, insieme, un risultato ambizioso nell’interesse della comunità latianese.
Non dubito che Mino Maiorano e Massimiliano Baldari vorranno determinare, lungo l’iter proteso all’approvazione del PUG, occasioni di pubblico confronto e di fattiva partecipazione, per chi vorrà coglierne l’opportunità.
Il PUG è per tutti.  

mercoledì 6 marzo 2019

Emergenza xylella: FATE PRESTO!

Il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, hanno inviato ieri  - ai parlamentari ed agli europarlamentari pugliesi nonché ai consiglieri regionali -  una lettera aperta sulla questione – xylella.
In tale missiva si invoca un piano straordinario che stanzi, nei prossimi cinque anni, “non meno di 500 milioni di euro oltre quelli già previsti dal PSR o da altre misure emergenziali”.
Si legge ancora nella nota di Emiliano e Di Gioia: “E' incomprensibile come davanti ad una catastrofe di dimensioni epocali, capace di mettere in ginocchio una parte significativa del Paese, il Governo sia prudente, lento a prendere decisioni e, soprattutto, lesini sulle risorse”. E ancora: “Siamo pronti ad intraprendere ogni azione di disobbedienza civile necessaria fino a quando non verrà varato il piano straordinario che la Puglia attende e merita. Non permetteremo che il paesaggio, l'economia, l'ambiente, la storia stessa della Puglia venga sacrificata sull'altare della indifferenza nazionale".
Che dire? Qui i diversi fronti politici potrebbero sbizzarrirsi. Chi potrebbe accusare di ritardi la Regione Puglia. Chi potrebbe puntare il dito contro il Governo nazionale. Altri potrebbero prendersela con l’Unione Europea.
Credo invece che sia il momento, per noi pugliesi, di essere uniti: nessuna parte politica ha tutte colpe eppure, probabilmente, tutti hanno qualche colpa. Si tratta di un’emergenza di dimensioni enormi, di una situazione che non era prevedibile; è inutile, quindi, perdersi dietro il rimpallo delle responsabilità.
Chi più può, più deve fare! Adesso.
Chiunque tra noi  - al di là delle appartenenze partitiche o delle convinzioni politiche -  possa trovare una qualche considerazione presso le diverse sedi istituzionali, ha il dovere di spendersi.
Dobbiamo sollecitare l’intervento di tutti coloro che possano dare una mano a noi pugliesi, alla nostra agricoltura, al nostro splendido paesaggio, alla nostra economia.
Sabato prossimo, 9 marzo, a Lecce, a partire dalle ore 8,30 (raduno in piazzale Settelacquare, comizio conclusivo in piazza Mazzini), avrà luogo una manifestazione organizzata da Cia, Confagricoltura, Confcooperative, Copagri e Legacoop per dichiarare lo stato di mobilitazione del mondo agricolo e, complessivamente, della società salentina.
Io ci sarò; ed il Sindaco di Latiano, Mino Maiorano, come sempre, in prima persona o su delega, non farà mancare la rappresentanza ufficiale del Comune di Latiano.
Solo se uniti, potremo farcela.
P.s.: a poche ore dalla pubblicazione di questo post mi segnalano che sabato prossimo, 9 marzo, anche Coldiretti terra’ una manifestazione a Lecce, per rivendicare la libertà d’impresa di olivicoltori, vivaisti e frantoiani, che invocano tempestivi abbattimenti e finanziamenti certi e sufficienti per procedere a nuovi impianti.
Insomma, Lecce, sabato prossimo, sarà il megafono di un Salento, e più in generale di una Puglia, che chiede aiuto: la voce di tutti perche’ chi può non volga lo sguardo altrove.