“Il prete era una spina nel fianco - dichiarò in seguito il pentito di mafia Giovanni Drago - predicava e prendeva i ragazzini togliendoli dalla strada. Faceva manifestazioni, diceva che si doveva distruggere la mafia, insomma ogni giorno martellava e rompeva le scatole. Questo era sufficiente, anzi sufficientissimo, per farne un obiettivo da togliere di mezzo”.
Dopo la sua morte, nonostante il vuoto incolmabile, è rimasto l'esempio operativo e direzionale di un uomo che conosceva il proprio territorio e come agire per recuperare, convincere e salvare le giovani vite.
Molte associazioni e singoli cittadini oggi si ispirano agli insegnamenti di don Pino Puglisi e considerano prioritario soprattutto educare chi ancora può essere recuperato.
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