domenica 16 ottobre 2011

Occhio al Seminario di Todi.

Il Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro organizza per domani, lunedì 17 ottobre, a Todi, presso il convento francescano di Montesanto, il seminario “La buona politica per il bene comune”.
All’iniziativa parteciperanno le dirigenze nazionali Cisl, Movimento Cristiano Lavoratori, Acli, Confartigianato, Coldiretti, Confcooperative e Compagnia delle Opere, oltre una cinquantina di personalità provenienti dal mondo accademico, economico, delle fondazioni culturali e bancarie, dell’associazionismo cattolico.
Natale Forlani, portavoce del Forum, ha così illustrato  - in una intervista raccolta dal quotidiano”Avvenire” -  le ambizioni dell’iniziativa: «Non vogliamo assolutamente aggiungere un "partito dei cattolici" a un quadro confuso. Ma certo a Todi dobbiamo pur cominciare a domandarci con quali strumenti le nostre idee, i nostri valori, le nostre proposte possono tornare incisivi nella società e nella politica italiana. Non è nostra intenzione  - ha precisato ancora Forlani -  costruire un nuovo partito cattolico. Non perché sia illegittimo ma perché, nelle condizioni storiche attuali, non è riproponibile. Il nostro obiettivo è allargare il consenso nel mondo cattolico e ragionare sul modo di organizzarlo come domanda di cambiamento della politica». E cambiare la politica è qualcosa di «molto più complesso e ambizioso» che mirare a scomporre gli attuali poli. «Un ciclo si è chiuso, quello della seconda Repubblica, che coincide con Silvio Berlusconi ma che va ben oltre la sua figura. È finito il tempo della politica che si regge sulla intermediazione delle risorse pubbliche in espansione e sullo scambio tra voti e interessi, sulle promesse inattuabili, sull’idea che lo Stato sia in grado di risolvere tutti i problemi».
Da questa situazione, ha concluso il portavoce del Forum delle Persone e delle Associazioni di ispirazione cattolica nel Mondo del Lavoro, non se ne esce «con le rivendicazioni territoriali o con quelle di ceti sociali e politici, ma recuperando coesione, solidarietà, unità nazionale e sussidiarietà, cambiando gli stili di vita, revisionando i comportamenti, ridimensionando il peso dello Stato, e rivitalizzando la società». È qui, per il portavoce del Forum, che entrano in gioco i cattolici: che, «anche per il loro radicamento sociale, non possono sottrarsi dal dare il loro contributo».

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