venerdì 14 dicembre 2012

Il Sindaco di Latiano ha nominato la nuova Giunta Comunale. La montagna ha partorito il topolino?

La nuova Giunta comunale latianese avrà l’arduo compito di rilanciare una attività amministrativa che da ormai più di un anno risentiva delle tensioni presenti all’interno della maggioranza.
Si vedrà ora se la “cura” del turnover sarà servita a far ritrovare vigore alle azioni e lucidità ai progetti.
Il sindaco Antonio De Giorgi si è determinato una nuova opportunità per proporsi con un programma di governo chiaro e realistico, sgombro dalle demagogie della campagna elettorale e dai trionfalismi dell’esordio.
Da questo programma, oltre che dalla efficienza della squadra chiamata a realizzarlo, dipenderà la durata di questa seconda fase del mandato affidato, nella primavera del 2010, dall’elettorato latianese.
Sarà l’epilogo di una agonia politica già da lungo tempo iniziata?
Oppure sarà l’occasione per avviare una stagione lunga di buon governo e di più ambiziosi traguardi per la città di Latiano?
Lo capiremo già dalle “piccole” cose concrete che si realizzeranno nelle prossime settimane.
Penso all’allargamento del cimitero comunale, annunciato da lunghi anni (non solo dall’Amministrazione – De Giorgi) ed ormai improcrastinabile; penso ad un piano di interventi per intensificare l’illuminazione pubblica nelle zone periferiche e nelle contrade presso cui risiedono stabilmente molte famiglie; penso alla salvaguardia della rete viaria rurale, a tratti purtroppo ridotta ad un percorso di guerra; penso alla necessità di realizzare le opere pubbliche progettate dalla Amministrazione Zizzi – Ruggiero, per le quali sono stati intercettati specifici finanziamenti; penso alla calendarizzazione dell’iter che condurrà all’adozione del Pug; penso ad un più vasto e professionale sforzo di comunicazione da parte dell’Ente verso la comunità di riferimento, affinché possa stimolarsi ancora di più la partecipazione popolare al governo della Cosa Pubblica ed affermarsi definitivamente il principio di trasparenza come “costume” della buona amministrazione; penso ad un deciso investimento, peraltro coerente con le vigenti disposizioni contrattuali, per l’aggiornamento professionale continuo di tutto il personale dipendente del Comune, che è cuore e motore, strumento fondamentale per il realizzarsi del successo o del fallimento dell’azione amministrativa.
Se i riscontri andranno nella direzione auspicata, potranno ovviamente esserci ragioni di condivisione; altrimenti i percorsi continueranno a tendere verso differenti orizzonti e la costruzione di un’alternativa sarà naturale espressione della esigenza di riscatto di una comunità delusa ma non rassegnata.

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