E’ stata notificata giovedì scorso, a me come agli altri Consiglieri Comunali, la nota prot. n. 6808 del 16 maggio 2013, a firma del Responsabile della Struttura V (Gestione del Territorio – Sportello Unico per l’Edilizia) del Comune di Latiano.
In tale missiva si premette che è in fase di adozione la variante al piano plano – volumetrico in zona C, località “Fieu”, comparto n. 3 del Piano di Fabbricazione.
Inoltre, con la stessa nota, si riporta l’art. 10 della Legge Regionale n. 21/2011 che in sostanza prevede che i piani attuativi sono adottati con Deliberazione della Giunta Comunale e approvati in via definitiva sempre con Deliberazione della Giunta Comunale, se conformi allo strumento urbanistico generale vigente.
Tuttavia, la stessa Legge Regionale prevede che a seguito di apposita richiesta scritta da parte della maggioranza dei Consiglieri Comunali, anche in forma cumulativa, il piano attuativo è adottato e approvato dal Consiglio Comunale anziché dalla Giunta.
Dunque il Responsabile della Struttura V del Comune di Latiano comunica che i Consiglieri Comunali potranno, entro dieci giorni dal ricevimento della nota prot. n. 6808, richiedere per iscritto di voler esaminare la proposta di variante del piano di lottizzazione in Consiglio Comunale.
Decorso detto termine, nel caso in cui dovesse pervenire un numero di richieste inferiore alla maggioranza dei Consiglieri, si procederà all’adozione del piano di lottizzazione in località “Fieu” da parte della Giunta Comunale.
Ebbene, ritengo che chi - come me e gli altri diciannove Consiglieri Comunali - ha chiesto il voto ai latianesi per svolgere, finché possibile, una funzione di pubblica rappresentanza e per assumerne conseguentemente la responsabilità (anche politica), non possa mai sottrarsi al dovere di esaminare, valutare ed esprimersi sulle proposte: che sia, alla fine, una espressione favorevole, o contraria, o di astensione, o di protesta.
Ciò evidentemente vale, soprattutto, quando si tratta di questioni importanti come un piano di lottizzazione.
Quali Consiglieri Comunali vorranno delegare le loro competenze alla Giunta?
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