Apprendo favorevolmente, da La Gazzetta del Mezzogiorno
e da La voce di Latiano – latiano.splinder, di un impegno sottoscritto lo
scorso 24 giugno dal Sindaco Antonio De Giorgi, con la CGIL, in merito alla
stabilizzazione di tutto il personale lsu laddove si dovessero creare
opportunità occupazionali sia all’interno del Comune di Latiano sia nei servizi
esternalizzati dallo stesso Ente. Questa iniziativa va nella direzione indicata
da una mozione, presentata all’inizio di giugno dal gruppo consiliare Udc, a
cui appartengo, e non ancora discussa dalla Pubblica Assise cittadina. In quel
documento si impegna infatti l’Amministrazione Comunale a mutuare - in relazione al conferimento della gestione
esternalizzata di qualsiasi servizio rientrante nella competenza esclusiva
dell’Ente - lo spirito di maggiore
coinvolgimento, proteso al completo recupero occupazionale e produttivo dei
lavoratori socialmente utili interessati, peraltro già recepito nella procedura
finalizzata all’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali.
Immagino, dunque, che dopo la
sottoscrizione dell’impegno con la
CGIL da parte del Sindaco, la maggioranza non avrà problemi a
votare la mozione presentata da me e da Mauro Vitale.
Dall’albo pretorio del Comune di
Latiano ho poi appreso della Deliberazione di Giunta Comunale n. 121 del 12
luglio 2013, con la quale - tenuto conto
dell’art. 5 della Legge 8 novembre 1991 n. 381, che prevede la possibilità, per
gli Enti Pubblici, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti
della Pubblica Amministrazione, di stipulare convenzioni con le cooperative
sociali per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio – sanitari
ed educativi il cui importo stimato al netto di IVA sia inferiore agli importi
stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici - è stato dato indirizzo ai Responsabili dei
Servizi “Lavori Pubblici e “Servizi Sociali” di procedere ad un nuovo
affidamento del servizio (l’Amministrazione, si legge nella stessa
Deliberazione, intende provvedere all’appalto dei seguenti servizi: gestione
del cimitero, trasporto, assistenza territoriale, assistenza domiciliare)
“secondo i criteri di efficacia ed efficienza, mediante affidamento in
convenzione ad una cooperativa sociale di tipo B) ed A) presenti sul territorio
di Latiano, costituite ai sensi della Legge 381/1991 e della Legge Regionale n.
21/93, e regolarmente iscritte all’Albo regionale, che garantiscano
l’inserimento lavorativo delle persone in situazioni di svantaggio sociale con
procedura negoziata con invito ad almeno 5 cooperative e secondo il principio
di rotazione, e con invito alle ditte che attualmente gestiscono i servizi”.
Per completare lo scenario
sarebbe opportuno - visto che si
approssima la discussione in Consiglio Comunale (probabile convocazione per
lunedì 5 agosto) sui bilanci dell’Azienda Speciale “Pio Istituto Caterina
Scazzeri” - ascoltare in quella
occasione una parola chiara dall’Amministrazione Comunale sul destino dell’Azienda:
la si vuole preservare, oltre le intemperie in cui è costretta a muoversi in
queste settimane, magari devolvendole anche la gestione di altri servizi
comunali (ricordate il discorso delle economie di scala, su cui si è più volte
registrata, in Consiglio Comunale, ampia convergenza?), oppure le si vuole
mettere definitivamente una pietra sopra?
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