venerdì 26 luglio 2013

Un “collaudo” alla toponomastica cittadina - lettera aperta al Sindaco di Latiano

Abbiamo diffuso stamattina la seguente lettera aperta, indirizzata al Sindaco, fiduciosi di poter provocare  - attraverso l’importante strumento della toponomastica -  un dibattito intorno ai valori su cui si intende fondare l’idea di futuro per la nostra Città.

La lettura dell’interessante pubblicazione “La toponomastica latianese”, del prof. Vincenzo Gagliani, stimola una attenta riflessione richiamando  - a nostro avviso -  la necessità di un intervento di rilettura critica complessiva della toponomastica cittadina.
Se infatti i toponimi costituiscono utili strumenti per consentire ad una comunità di interpretare la realtà che  - quale effetto provvisorio di una evoluzione continua -  l’accoglie, non va sottovalutato che gli stessi toponimi sono il risultato  - come osserva il prof. Marcello Ignone nella presentazione dello stesso libro di Gagliani -  di sovrapposizioni, conseguenze dell’avvicendarsi di influenze di tipo storico – ideologico.
Ebbene, la recente approvazione, in Consiglio Comunale, del documento programmatico preliminare al Piano Urbanistico Generale  - sia pure maturata in un contesto di estenuante tatticismo che ha comunque evidenziato il favore di tutte le componenti politiche verso l’adozione di un aggiornato strumento di pianificazione dello sviluppo e della fruizione del territorio cittadino -  offre l’opportunità di cimentarsi in un ripensamento di Latiano: uno sforzo di immaginazione del suo futuro possibile, cogliendo il testimone da come oggi la realtà, nel bene e nel male, si rappresenta.
Crediamo che in questo frangente assuma particolare significato un riesame della toponomastica locale, per favorire la consapevole appropriazione dei valori a cui ancorare un auspicato futuro lungo per la nostra Latiano.
La costituzione di una Commissione di studiosi di storia (non solo locale) e di cultori del nostro territorio  - che abbia chiaro tale mandato e che, in un termine di massima predefinito, consegni (dapprima agli organismi di partecipazione civica previsti dallo Statuto comunale e poi al Consiglio Comunale) una proposta organica di rideterminazione (per quanto la si riterrà necessaria) della toponomastica cittadina -  potrà fornire il necessario, determinante, contributo nella realizzazione dell’intervento proposto.
Affidiamo queste considerazioni alla sensibilità istituzionale  - Sua e del Vicesindaco, Assessore alla Cultura -  fiduciosi che la tensione per un duraturo benessere della nostra comunità (frutto anche di assimilati elementi identificativi) costituisca patrimonio comune.
Cordiali saluti.
F.to I Consiglieri Comunali Gabriele Argentieri e Mauro Vitale  

venerdì 19 luglio 2013

Sussulti sociali. (Confusi?)

Apprendo favorevolmente, da La Gazzetta del Mezzogiorno e da La voce di Latiano – latiano.splinder, di un impegno sottoscritto lo scorso 24 giugno dal Sindaco Antonio De Giorgi, con la CGIL, in merito alla stabilizzazione di tutto il personale lsu laddove si dovessero creare opportunità occupazionali sia all’interno del Comune di Latiano sia nei servizi esternalizzati dallo stesso Ente. Questa iniziativa va nella direzione indicata da una mozione, presentata all’inizio di giugno dal gruppo consiliare Udc, a cui appartengo, e non ancora discussa dalla Pubblica Assise cittadina. In quel documento si impegna infatti l’Amministrazione Comunale a mutuare  - in relazione al conferimento della gestione esternalizzata di qualsiasi servizio rientrante nella competenza esclusiva dell’Ente -  lo spirito di maggiore coinvolgimento, proteso al completo recupero occupazionale e produttivo dei lavoratori socialmente utili interessati, peraltro già recepito nella procedura finalizzata all’affidamento della gestione dei servizi cimiteriali.
Immagino, dunque, che dopo la sottoscrizione dell’impegno con la CGIL da parte del Sindaco, la maggioranza non avrà problemi a votare la mozione presentata da me e da Mauro Vitale.
Dall’albo pretorio del Comune di Latiano ho poi appreso della Deliberazione di Giunta Comunale n. 121 del 12 luglio 2013, con la quale  - tenuto conto dell’art. 5 della Legge 8 novembre 1991 n. 381, che prevede la possibilità, per gli Enti Pubblici, anche in deroga alla disciplina in materia di contratti della Pubblica Amministrazione, di stipulare convenzioni con le cooperative sociali per la fornitura di beni e servizi diversi da quelli socio – sanitari ed educativi il cui importo stimato al netto di IVA sia inferiore agli importi stabiliti dalle direttive comunitarie in materia di appalti pubblici -  è stato dato indirizzo ai Responsabili dei Servizi “Lavori Pubblici e “Servizi Sociali” di procedere ad un nuovo affidamento del servizio (l’Amministrazione, si legge nella stessa Deliberazione, intende provvedere all’appalto dei seguenti servizi: gestione del cimitero, trasporto, assistenza territoriale, assistenza domiciliare) “secondo i criteri di efficacia ed efficienza, mediante affidamento in convenzione ad una cooperativa sociale di tipo B) ed A) presenti sul territorio di Latiano, costituite ai sensi della Legge 381/1991 e della Legge Regionale n. 21/93, e regolarmente iscritte all’Albo regionale, che garantiscano l’inserimento lavorativo delle persone in situazioni di svantaggio sociale con procedura negoziata con invito ad almeno 5 cooperative e secondo il principio di rotazione, e con invito alle ditte che attualmente gestiscono i servizi”.

Per completare lo scenario sarebbe opportuno  - visto che si approssima la discussione in Consiglio Comunale (probabile convocazione per lunedì 5 agosto) sui bilanci dell’Azienda Speciale “Pio Istituto Caterina Scazzeri” -  ascoltare in quella occasione una parola chiara dall’Amministrazione Comunale sul destino dell’Azienda: la si vuole preservare, oltre le intemperie in cui è costretta a muoversi in queste settimane, magari devolvendole anche la gestione di altri servizi comunali (ricordate il discorso delle economie di scala, su cui si è più volte registrata, in Consiglio Comunale, ampia convergenza?), oppure le si vuole mettere definitivamente una pietra sopra?  

lunedì 8 luglio 2013

Azienda Speciale "Pio Istituto Caterina Scazzeri": attenzione anche ai diritti dei lavoratori.

E’ stata depositata stamattina la seguente interrogazione urgente del gruppo consiliare Udc al Comune di Latiano, composto da me e da Mauro Vitale.

A norma dell’art. 13 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 95 del 10/10/1996, i sottoscritti Consiglieri Comunali  del gruppo Udc formulano la seguente interrogazione da inserire all’ordine del giorno della prossima seduta della Pubblica Assise Cittadina.

PREMESSO CHE:
l’art. 6 dello Statuto dell’Azienda Speciale “Pio Istituto Caterina Scazzeri” individua i seguenti tra gli atti fondamentali della medesima Azienda Speciale: il bilancio economico di previsione triennale, il bilancio economico di previsione annuale, il conto consuntivo;

l’art. 7 di detto Statuto prevede che le Deliberazioni del Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Speciale, concernenti gli atti innanzi indicati, siano soggette all’approvazione del Consiglio Comunale entro 60 giorni dal ricevimento delle stesse da parte dell’Amministrazione Comunale;

CONSIDERATO CHE
agli scriventi Consiglieri Comunali non risulta che siano stati portati all’approvazione del Consiglio Comunale i seguenti atti della richiamata Azienda Speciale: bilancio economico di previsione triennale, bilancio economico di previsione annuale (2011 e 2012), conto consuntivo (2011 e 2012);

SI CHIEDE DI CONOSCERE:
1.      se sia confermato quanto risulta agli scriventi Consiglieri Comunali, come innanzi riportato;
2.      in caso affermativo,
-          le ragioni che hanno determinato tale situazione
-          come l’Azienda Speciale intende porvi rimedio
-          se l’Amministrazione Comunale ha già pianificato un’azione finalizzata alla contestazione delle responsabilità correlate alle omissioni prodotte.
Inoltre si chiede di conoscere se la situazione gestionale in cui versa attualmente l’Azienda Speciale “Pio Istituto Caterina Scazzeri” abbia prodotto ricadute in danno dei lavoratori. In particolare, a tal proposito, si chiede di conoscere se i dipendenti dell’Azienda Speciale stiano regolarmente percependo i loro emolumenti e, in caso contrario, come intende urgentemente operare l’Amministrazione Comunale per risolvere il problema.   
Latiano, 8 luglio 2013

martedì 2 luglio 2013

I migliori se ne vanno.

Abbiamo appreso, da La Gazzetta del Mezzogiorno, la notizia delle dimissioni dell’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Latiano, Antonella Catanzaro.
Il gesto delle dimissioni non è mai stato ricorrente, soprattutto in politica e più ancora tra i banchi di chi amministra.
Eppure nelle vicende dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco De Giorgi è la seconda volta che ciò si verifica.
Le prime dimissioni furono di Antonio Distante: anche in quel caso si trattava di una delega “di peso”, quella all’Urbanistica. Ed anche in quel caso il dimissionario era (lo è tuttora, ovviamente) persona capace, competente, corretta, libera. Anche in quel caso si trattava di un assessore “tecnico”, cioè non candidatosi alle elezioni comunali e dunque non individuato nell’ambito dei gruppi consiliari. Anche in quel caso si trattava di assessore orbitante nell’area culturale – politica di SeL, il Partito del Presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, e dell’on. Toni Matarrelli. 
Antonella Catanzaro ed Antonio Distante (che hanno pure lo stesso nome, ma credo che questo non aggiunga nulla all’indagine delle assonanze tra le loro dimissioni…; e poi anche il Sindaco…), per il resto sono diversi: per storia personale e per percorsi formativi. 
Credo comunque  - al di là della distinzione politica appalesatasi, nella contingenza, tra me e loro -  che in entrambi i casi Latiano abbia perso validi amministratori.
La penseranno così anche il Sindaco ed il Presidente del Consiglio Comunale?