venerdì 30 gennaio 2015

“Tornare indietro appena possibile”

Quando si trattò di approvare il progetto di riqualificazione dell’area ex biblioteca comunale, io ed il mio gruppo non fummo favorevoli alla proposta dell’Amministrazione Comunale, ritenendo più utile la realizzazione di un’altra area verde, attigua ai giardini pubblici, e soprattutto ritenendo non calibrata  - alle energie ed alle caratteristiche del settore commerciale latianese -  l’idea di realizzare un centro commerciale cittadino.
La proposta dell’Amministrazione Comunale, pur senza il nostro voto, fu accolta in Consiglio Comunale dalla maggioranza e nei mesi seguenti Latiano fu “stupita” da gigantografie con simulazioni grafiche di quello che avrebbe potuto essere il progetto finito del nuovo centro commerciale di via Roma, sviluppato su un piano terra ed un primo piano: per intenderci, sullo stile  - esteticamente certo apprezzabile -  di “CentoVetrine”.
Dopo che la risposta degli esercenti e dei professionisti locali ebbe probabilmente consigliato un ridimensionamento del progetto iniziale, si procedette alla realizzazione del solo piano terra.
Nel mese di dicembre 2013, in Consiglio Comunale, ricordai di non aver votato il progetto del centro commerciale ed esortai comunque l’Amministrazione a completare l’opera, ragionando peraltro sia sull’avvenuto recupero di un’area che in passato aveva conosciuto un lungo e degradante abbandono e sia sulla necessità che la comunità latianese si appropriasse presto di un manufatto ormai pronto che, voluto o subìto che fosse stato, entrava a far parte del patrimonio cittadino ed andava dunque valorizzato al meglio.
Nei giorni seguenti a quella seduta del Consiglio Comunale di dicembre 2013, si tolsero le recinzioni di cantiere e la struttura fu finalmente visibile per essere presto dotata di illuminazione esterna e di aiuole chiaramente definite.
Il “pugno nell’occhio”, al disvelarsi dell’opera, fu certo l’ex sede della biblioteca comunale, rimasta lì esposta all’abbandono (fatta salva l’applicazione dei coperchi in legno alle finestre…) probabilmente senza un chiaro disegno a cui affidarne il destino.
Dal momento dell’apertura alla pubblica visibilità, intorno a quel “centro commerciale”, invece che un’attrazione di investitori, sembra essersi verificato un vero e proprio fuggi fuggi. Almeno così appare a leggere le Determine dei Responsabili degli Uffici comunali e le Deliberazioni della Giunta Comunale.
Da ultimo, nei giorni scorsi, abbiamo potuto apprendere, dall’albo pretorio del Comune, del recupero delle somme versate da un cittadino per l’assegnazione di lotti nella stessa area commerciale: il Comune, in veste resistente, si era ritrovato parte soccombente giusta Ordinanza emessa il 29 novembre 2013 dal Tribunale di Brindisi; l’Ordinanza, non opposta nei termini di legge, era stata munita della formula esecutiva il 9 giugno 2014 ed il Comune si era visto condannato alla restituzione della somma di € 49.335,00 oltre interessi legali e refusione delle spese di lite (liquidate complessivamente in € 2.200,00 oltre iva e cap). Ma non finiva qui. Il 13 ottobre 2014 veniva notificato, al Comune di Latiano, atto di precetto con il quale si intimava il pagamento della somma complessiva di € 53.928,34 oltre gli interessi legali dalla data di notifica del precetto sino all’effettivo soddisfo. In attesa della restituzione delle somme versate, in data 16 ottobre 2014 il cittadino interessato provvedeva ad accendere ipoteca giudiziale in proprio favore su un locale comunale oggetto dell’assegnazione procedendo quindi, il 29 ottobre 2014, al pignoramento.
In conclusione, l’Amministrazione Comunale ha approvato, nei giorni scorsi, l’atto di intesa per la risoluzione della controversia al costo complessivo di € 88.335,00 (di cui € 49.335,00 per sorte capitale ed € 39.000,00 per interessi, spese giudiziarie ed oneri).
Sembra naufragare così, lentamente, il centro commerciale di via Roma, che rimane sempre più vuoto e tristemente illuminato come un monumento comunale all’incompiutezza.
E sono almeno comprensibili, allora, i passi indietro di quei cittadini che, in un primo momento, avevano creduto nell’iniziativa.
Forse l’Amministrazione Comunale, una volta completato il rustico, avrebbe dovuto compiere uno sforzo particolare di comunicazione della valenza di quel progetto.
O forse si sarebbero dovuti ricercare incentivi (non solo di carattere economico) per gli investitori, che rendessero evidentemente appetibile la scommessa.
In conclusione, nulla è però perduto; anzi spero, da cittadino latianese, che l’Amministrazione Comunale abbia in serbo una soluzione (o sufficienti contratti di assegnazione dei locali) e riesca ad inaugurare il “centro commerciale” prima delle prossime elezioni.
Se però mi soffermo ad immaginare cosa si potrebbe fare di quel nuovo manufatto di via Roma, nonché dell’ex sede della biblioteca comunale, al confronto con ciò che è oggi… mi torna in mente la vocina insistente e perentoria del mio TomTom, quando mi ostino a percorrere una strada sbagliata.

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