Latiano è intrisa di uno spirito di accoglienza che è parte integrante della sua storia. Già nella tradizione del Cristo crocifisso nero, che festeggiamo nell’ultima domenica di agosto, si rinvengono tracce di questo spirito: si narra infatti che a condurre quel Crocifisso a Latiano siano stati degli zingari, che non riuscirono poi a portarlo via perché divenuto troppo pesante.
Quel richiamo antico alla presenza degli zingari qui da noi, e poi l’effettivo radicamento, nella nostra comunità, di gruppi di origine gitana nonché - più di recente, negli ultimi trent’anni - il massiccio confluire a Latiano di nordafricani di religione musulmana che hanno realizzato qui da noi una moschea divenuta punto di riferimento di un vasto territorio, confermano l’approccio accogliente dei latianesi.
Bartolo Longo, il latianese fondatore del Santuario di Pompei e delle opere di carità ad esso collegate, nel solco di una tradizione comunitaria e con lo spessore di cui è capace solo chi è chiamato a fare cose grandi, è stato, a Latiano, grazie al contributo di Caterina Scazzeri, artefice di un ospizio, un dignitoso ricovero per anziani, rendendosi precursore di un modo dell’accoglienza e della cura del disagio e della marginalità che, sempre qui a Latiano, diversi anni più tardi, ha registrato esperienze divenute di riferimento regionale: dapprima (subito dopo la Legge Basaglia) nel campo del disagio psichico e poi in altri campi.
Oggi la comunità latianese conferma la sua innata propensione all’accoglienza, convivendo ed integrando la concentrazione del disagio prodotta dalla presenza di diverse strutture a carattere sociale e socio – sanitario.
La Fondazione Opera Beato Bartolo Longo dà vita, a partire da domani, lunedì 26 ottobre, e fino al prossimo 31 ottobre, alla dodicesima edizione del suo Meeting della Cittadinanza Piena ed Universale.
Ed è significativo che sede per il Meeting di quest’anno sia proprio la città di Latiano, nel trentacinquesimo anniversario della Beatificazione di Bartolo Longo e giusto a trentacinque anni dalla fondazione dell’”Opera” che proprio qui a Latiano mosse i suoi primi passi e che con questa comunità non ha mai sciolto i legami.
Il titolo del Meeting - che è patrocinato dalla città di Latiano e che vede tra i suoi numerosi partner anche la Scuola Professionale “Giacomo Rousseau” - sembra condensare una vicenda lunga, fatta dell’esperienza, della testimonianza e della lotta di tante Donne e di tanti Uomini (latianesi e non solo; che hanno dato vita all’Opera Beato Bartolo Longo ma non solo loro), il cui comune denominatore è: “La sfida alla cultura dello scarto – accogliere ed aver cura di ogni essere umano”.
La direzione del Meeting è affidata all’avv. Alessandro Nocco e la qualità del programma ne conferma la maestria ormai unanimemente riconosciuta.
Questi i titoli delle sessioni: promuovere la dignità trascendente della persona contro la cultura dello scarto; coppia e dinamiche relazionali - i figli nella separazione e nel conflitto - il ruolo dei servizi; famiglia, attesa e accoglienza della vita - la genitorialità naturale, adottiva e affidataria; la malattia mentale ed il risveglio dell’io - rilevazione precoce, cura e inclusione - il ruolo delle famiglie e dei servizi; le principali patologie dell’anziano - le famiglie care-giver, il ruolo dei servizi, l’inclusione sociale; persone con disabilità, famiglie care giver e servizi - il diritto di essere riconosciuti e accolti - il dovere e l’impegno di rimuovere gli ostacoli - il ruolo delle famiglie e dei servizi; tra paura e accoglienza - il Mediterraneo mare di incontri, dialogo, pace - nessuno escluso.
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