Nell’accogliere l’invito espresso dal Comitato “NO ENFITEUSI”, il Sindaco di Latiano, Mino Maiorano, in collaborazione con l’Assessore Comunale all’Agricoltura, Mauro Vitale, e con me, ha inteso organizzare per domani - lunedì 21 dicembre, alle ore 17 presso il teatro comunale Olmi - un incontro tra i Parlamentari nazionali eletti in Puglia, i Sindaci dei Comuni di Latiano, Brindisi, Carovigno, Francavilla Fontana, Mesagne, Oria, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Torre Santa Susanna, Villa Castelli, per discutere in merito all’ennesima piaga che affligge l’agricoltura locale: il “risveglio” di concedenti che - dopo tanti anni di “silenzio” - tornano ad esigere il pagamento dei canoni sui terreni oggetto di enfiteusi.
All’iniziativa sono stati invitati a partecipare - per un autorevole supporto giuridico alla discussione - il notaio Michele Errico ed il Presidente dell’Ordine degli Avvocati della Provincia di Brindisi, avvocato Carlo Panzuti.
L’Amministrazione Comunale di Latiano, già nello scorso mese di ottobre aveva investito della questione il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, invocando pubblicamente anche l’interessamento del Legislatore nazionale.
Nell’ultimo anno, al Movimento “No enfiteusi” hanno espresso pubblico e formale sostegno diversi Consigli Comunali della zona.
Nelle scorse settimane si sono moltiplicati gli incontri tra gli agricoltori e le loro manifestazioni pubbliche, anche nei pressi del Tribunale di Brindisi, per sensibilizzare l’opinione pubblica su quanto sta accadendo.
Il movimento “No enfiteusi” invoca un urgente intervento del Legislatore nazionale, che agevoli l’affrancazione degli agricoltori dall’enfiteusi e, dunque, la salvaguardia della dignità delle donne e degli uomini della terra, senza distinzioni di ruoli e di posizioni, affinché quella della nostra agricoltura continui ad essere storia di civiltà e di progresso.
Per tale ragione gli organizzatori hanno inteso invitare tutti i parlamentari nazionali, di qualsiasi gruppo politico, eletti in Puglia: sono conservate le email inviate ai loro indirizzi istituzionali.
Libera, ed assai apprezzata, adesione all’iniziativa è stata manifestata da alcuni importanti rappresentanti di organizzazioni agricole e del mondo della cooperazione.
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