Questa mattina sono stato a Villa Castelli, per partecipare alla manifestazione di sensibilizzazione sull'avvenuta occupazione, da parte di Radio Padania, del canale con cui Idea Radio trasmette nella città di Brindisi (97,800 Mhz).
Il luogo dell'incontro ha avuto carattere simbolico poichè il traliccio utilizzato da Radio Padania è ubicato a Villa Castelli.
In segno di protesta, nel corso di questa mattina, Idea Radio ha ripetuto le trasmissioni dell'emittente leghista su tutte le proprie frequenze.
L'iniziativa è stata ospitata presso i mirabili locali di rappresentanza del Comune di Villa Castelli, dove hanno fatto gli onori di casa gli Assessori Ciracì e Neglia.
Ha condotto i lavori, sempre con grande diligenza ed equilibrio, il direttore del palinsesto di Idea Radio, Antonio Ligorio, affiancato dall'editore dell'emittente, Tommaso D'Angeli: emozionatissimo cuore e motore di questa ormai importante realtà che proprio oggi ha compiuto, con fierezza, i suoi primi venticinque anni di vita.
Sono intervenuti tra gli altri, oltre vari cittadini e rappresentanti di Associazioni da tutto il Salento, il sen. Giuseppe Caforio, il consigliere regionale sen. Euprepio Curto, il sindaco di Latiano accompagnato da una delegazione dell'Amministrazione Comunale, il presidente del Consiglio Comunale di San Michele Salentino, l'ex presidente della Provincia di Brindisi Nicola Frugis. Altri numerosi rappresentanti istituzionali hanno fatto pervenire i loro messaggi di adesione e di solidarietà.
La vicenda che in questi giorni vede protagonista, suo malgrado, Idea Radio è un po' la metafora di una sistematica prevaricazione che una certa parte (non solo geografica) del nostro Paese continua a perpetrare (o a tentare di farlo) ai danni del nostro Sud.
La protesta a cui si è inteso dare voce oggi, in maniera più articolata e diffusa rispetto ai giorni scorsi, ha avuto una doppia connotazione.
E' stata anzitutto, infatti, una protesta civile contro l'illegittimità legalizzata delle grandi radio comunitarie nazionali che possono occupare, senza pagarli, i canali radiofonici, salvo prova della loro preventiva e corretta occupazione da parte di radio locali. E' un po', insomma, come la battaglia tra Davide e Golia, dove però il Golia-radio-comunitaria-nazionale compete con regole del gioco che gli sono pure favorevoli!
E poi si tratta di una protesta culturale, contro la beffa di una Radio Padania che oscura, o tenta di oscurare (Idea Radio è viva e vegeta su un ampio territorio che spazia dalla Provincia Taranto Sud alla Provincia di Brindisi e, con la copertura del nostro capoluogo di Provincia - tuttora possiamo così definirlo... - serve una popolazione di 280.000 abitanti), il segnale di una emittente radiofonica, appunto Idea Radio, che da venticinque anni, ogni giorno, fa del mercato non un fine ma un mezzo per dare voce a questo territorio e per essere vicina ai primi come agli ultimi di un Salento che, ormai da un po' di tempo, ha smesso i panni della rinuncia e non è più disponibile a farsi mettere i piedi in testa da chicchessia.
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