"Cinque milioni di euro di risarcimento ai proprietari degli ulivi per i costi che dovranno sostenere seguendo gli interventi di potatura, aratura ed eradicazione previsti dal Piano Silletti per il contrasto alla Xylella fastidiosa”. E’ quanto chiedono il capogruppo e il consigliere regionale del Pd Puglia, Pino Romano e Antonio Maniglio, che oggi hanno presentato un ordine del giorno per impegnare il presidente, la giunta e l’assessore regionale all’Agricoltura “a stornare tale somma con apposita delibera di giunta e con prelievo diretto dal fondo di riserva”.
Romano e Maniglio chiedono che “la gestione di tali risorse venga definita con apposito regolamento, da emanare nei prossimi 90 giorni, utile a verificare la corrispondenza tra aventi diritto e dati catastali delle partite in cui viene effettuato l’espianto; che tale regolamento privilegi gli olivicoltori (siano essi imprenditori agricoli a titolo principale che part-time) riuniti in cooperative o singoli, che hanno subito abbattimento di piante come verificabile dai verbali ordinati dal corpo forestale e effettuati dall’ARIF”. E che il regolamento “sia necessariamente snello, possibilmente su piattaforma online, gestito direttamente dall’Assessorato all’Agricoltura, per consentire la verifica immediata e trasparente tra particelle e proprietari (riuniti in Cooperative o singoli) che hanno subito l’abbattimento e aventi diritto al rimborso”.
Nell’ordine del giorno i consiglieri Pd stigmatizzano il fatto che “gli unici fondi a rimborso previsti dal piano Silletti, riguardano gli interventi a ristoro per i vivaisti, determinando una grossolana disparità”. E ricordano che “gli interventi previsti dal Piano prevedono l’abbattimento delle piante infette, l’esecuzione di interventi agronomici e fitosanitari coatti”. Interventi che allo stato, ribadiscono, “rimangono interamente a carico degli olivicoltori che, oltre al costo riveniente dall’applicazione del Piano, registrano la perdita intera del capitale con l’abbattimento delle piante”.
“Le aree interessate dall’attacco del fitogeno che sta compromettendo la vita degli ulivi va ben oltre i 23.000 ettari di superficie – precisano poi Romano e Maniglio – e i tempi della contaminazione si stanno rivelando veloci considerata la caratteristica di autostoppista del batterio”.
Infine, nell’ordine del giorno si fa presente che “il comparto olivicolo salentino è in grosse difficoltà economiche da diversi anni; che la crisi del settore si è aggravata per lo svilupparsi epidemico della malattia causata da Xylella fastidiosa e da altri agenti; cause di oggi che si aggiungono alle problematiche vissute in passato con le epidemie di lebbra”.
Tali “concause – concludono i consiglieri Pd – negli anni hanno seriamente compromesso produzione e redditività delle aziende. Le province di Brindisi e Lecce hanno subito una riduzione della produzione superiore al 50%, con una riduzione del PIL del comparto olivicolo-oleario di circa il 40%”.
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