Il tema della chiusura al traffico automobilistico del centro storico della Città, o di parti di esso, ha impegnato le ultime Amministrazioni Comunali senza trovare una soluzione definitiva.
Ritengo dunque opportuno avanzare, in merito, una proposta, come contributo al dibattito generale e, soprattutto, al confronto interno al mio Partito, l’UDC, nella definizione del programma per la futura Amministrazione Comunale.
Non sono d’accordo con la chiusura al traffico, definitiva, di piazza Umberto I e delle vie limitrofe alla stessa.
Convengo invece sulla necessità di valorizzare il centro storico cittadino prevedendo, in tale ottica, la momentanea chiusura al traffico delle sue arterie in concomitanza con la realizzazione di progetti che richiamino un afflusso di pedoni.
A mio avviso, la sfida della futura Amministrazione Comunale, a proposito di valorizzazione del centro storico, starà nel predisporre un piano di attività che non abbiano il carattere della occasionalità ma che, anzi, costituiscano appuntamenti fissi in grado di consentire ai cittadini latianesi, e ad eventuali visitatori, di “appropriarsi” stabilmente di zone suggestive della Città.
Io non penso solo a piazza Umberto I, alla piazzetta capitano d’Ippolito, a via Roma ed a via Santa Margherita.
Penso invece ad un interessamento più ampio, che coinvolga, in senso modulare ed alternativamente, anche le stradine che costeggiano l’isolato della Chiesa Madre, via Attilio Spinelli, via Garibaldi, la zona tra via Scazzeri e via Mustich, gli stessi giardini pubblici in fondo a via Roma.
So che ogni progetto dovrà fare i conti con la disponibilità di risorse da parte dell’Ente Comune però ritengo che, ad esempio, non comporti un esborso economico rilevante organizzare un mercatino mensile dell’antiquariato o un mercatino mensile di prodotti agro-conserviero-alimentari locali (credo che il mercato di prodotti dell’agricoltura locale organizzato dalla Coldiretti e promosso proprio in questi giorni dall’Amministrazione Comunale potrebbe trovare una cornice simbolica e suggestiva proprio nel centro storico di Latiano).
Il coinvolgimento attivo delle associazioni, e delle loro eventuali diramazioni provinciali e regionali, potrà senza dubbio arricchire di contenuti uno sforzo di programmazione di cui, certo, la prossima Amministrazione Comunale dovrà farsi carico, magari affiancandolo ad un ulteriore potenziamento dell’organico dei Vigili Urbani.
Solo così si potrà fare di Latiano, in particolare del suo centro storico, una “vetrina” permanente, aperta a tutti.
Tutto ciò eviterà il ricorso a velleitarie “chiusure” che, in assenza di un chiaro progetto, servono solo a mortificare gli operatori commerciali già presenti nelle zone interessate.
Ritengo dunque opportuno avanzare, in merito, una proposta, come contributo al dibattito generale e, soprattutto, al confronto interno al mio Partito, l’UDC, nella definizione del programma per la futura Amministrazione Comunale.
Non sono d’accordo con la chiusura al traffico, definitiva, di piazza Umberto I e delle vie limitrofe alla stessa.
Convengo invece sulla necessità di valorizzare il centro storico cittadino prevedendo, in tale ottica, la momentanea chiusura al traffico delle sue arterie in concomitanza con la realizzazione di progetti che richiamino un afflusso di pedoni.
A mio avviso, la sfida della futura Amministrazione Comunale, a proposito di valorizzazione del centro storico, starà nel predisporre un piano di attività che non abbiano il carattere della occasionalità ma che, anzi, costituiscano appuntamenti fissi in grado di consentire ai cittadini latianesi, e ad eventuali visitatori, di “appropriarsi” stabilmente di zone suggestive della Città.
Io non penso solo a piazza Umberto I, alla piazzetta capitano d’Ippolito, a via Roma ed a via Santa Margherita.
Penso invece ad un interessamento più ampio, che coinvolga, in senso modulare ed alternativamente, anche le stradine che costeggiano l’isolato della Chiesa Madre, via Attilio Spinelli, via Garibaldi, la zona tra via Scazzeri e via Mustich, gli stessi giardini pubblici in fondo a via Roma.
So che ogni progetto dovrà fare i conti con la disponibilità di risorse da parte dell’Ente Comune però ritengo che, ad esempio, non comporti un esborso economico rilevante organizzare un mercatino mensile dell’antiquariato o un mercatino mensile di prodotti agro-conserviero-alimentari locali (credo che il mercato di prodotti dell’agricoltura locale organizzato dalla Coldiretti e promosso proprio in questi giorni dall’Amministrazione Comunale potrebbe trovare una cornice simbolica e suggestiva proprio nel centro storico di Latiano).
Il coinvolgimento attivo delle associazioni, e delle loro eventuali diramazioni provinciali e regionali, potrà senza dubbio arricchire di contenuti uno sforzo di programmazione di cui, certo, la prossima Amministrazione Comunale dovrà farsi carico, magari affiancandolo ad un ulteriore potenziamento dell’organico dei Vigili Urbani.
Solo così si potrà fare di Latiano, in particolare del suo centro storico, una “vetrina” permanente, aperta a tutti.
Tutto ciò eviterà il ricorso a velleitarie “chiusure” che, in assenza di un chiaro progetto, servono solo a mortificare gli operatori commerciali già presenti nelle zone interessate.
1 commento:
Condivido pienamente. Ma tutto questo solo in teoria, perchè poi nella pratica sappiamo bene che non si realizza proprio niente, infatti la nostra Latiano è diventata un paese "dormitorio", dove alle 21 già non trovi più nessuno in giro. Tutti rintanati nelle proprie case. Chiudere al traffico il centro cittadino vorrebbe dire sostituire il nome Latiano dai cartelli stradali con "Chiuso per ferie".
Giovanni
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