Ricevo il seguente comunicato dall’Associazione “Karibuni” e lo pubblico volentieri anche perché non è la prima volta che il cosiddetto “terzo settore” rivendica spazi di vita e luoghi d’azione.
A me, Consigliere Comunale di opposizione, in genere giungono gli echi di queste, giuste, istanze solo quando l’Amministrazione si mostra non disponibile o, talvolta, impossibilitata a fornire risposte positive.
Comprendo le difficoltà ad accogliere le proposte di tutti ma, quando si tratta di interlocutori qualificati che - senza scopo di lucro e senza porsi in concorrenza sul mercato - offrono un servizio di oggettiva utilità sociale, credo che l’Ente pubblico non possa lasciarsi sfuggire l’occasione di fare la sua parte, anche evitando l’insorgere di mortificanti competizioni tra realtà associative costrette a “conquistarsi” spazi e risorse, necessarie per la propria sopravvivenza, a scapito di altre realtà ugualmente benemerite.
Penso che il Comune, oltre a “liberare” ogni locale pubblico disponibile, per metterlo a disposizione degli organismi associativi di volontariato, debba dotarsi di un Regolamento che, in ragione di criteri presupposti, ne determini e ne disciplini l’accesso.
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Nei giorni scorsi l’Associazione di Volontariato “Karibuni” di Latiano ha inviato una lettera aperta al Sindaco e alla neo-giunta , inoltre il Presidente ha chiesto un incontro urgente con l’Assessora ai Servizi Sociali per cercare di dare seguito al lavoro iniziato dal terzo settore latianese con l’ex Di Viggiano.
Ecco il testo:
Lettera aperta al Sindaco e all’Amministrazione Comunale di Latiano
“Una città aperta alla partecipazione, alla democrazia, alla difesa dei diritti, all’accoglienza, alla solidarietà , all’innovazione e alla vivibilità ecosostenibile….”
E ancora “ L’Integrazione dei cittadini extracomunitari nella vita sociale anche attraverso forme di consultazione e di rappresentanza…”
Questo e altro ancora era scritto nel Vostro Programma di governo della città (cf. DemoLatiano Anno II/n.9 Marzo 2010). Buoni propositi da campagna elettorale.
Questa Associazione, che si occupa principalmente di Immigrazione, aveva accolto di buon grado l’interesse a questa fascia sociale. Anche perché il territorio latianese è interessato da flussi sempre crescenti di immigrazione. E da decenni conta, tra gli altri, la presenza di una numerosa comunità magrebina, di una comunità albanese e rumena già abbastanza integrate nella collettività locale. Per non parlare delle ormai numerose famiglie latianesi che hanno adottato bambini, provenienti principalmente dell’Africa sub sahariana.
Nel mese di Dicembre 2011 abbiamo avanzato alla S.V. la proposta dell’istituzione di un Social Point; uno sportello sociale di cittadinanza che prevedeva :
Ø Servizio di informazione legale e sociale per cittadini immigrati;
Ø Sostegno alimentare alle famiglie Immigrate segnalate dall’Uff. Servizi Sociali;
Ø Servizio di mediazione culturale e familiare;
Ø Informazioni sui Servizi socio-sanitari per immigrati;
Ø Laboratori artistici ,doposcuola, inserimento sociale di minori immigrati;
Ø Servizio per l’informazione e la formazione, sulla progettazione sociale e sulla cooperazione internazionale;
Ø Formazione del Volontariato e costruzione di una rete degli attori sociali, in tale ambito, presenti sul territorio.
Il tutto senza comportare alcun impegno di spesa a carico del comune e della cittadinanza!
Con delibera della Giunta Comunale n. 207 del 7.12.2011 l’Amministrazione Comunale approvava, sposando la nostra proposta, l’istituzione del Social Point Immigrazione, mettendo a disposizione dell’Associazione alcuni locali comunali siti presso l’ex Archivio in Via Papa Giovanni XXIII.
Nel mese di Gennaio sollecitavamo l’Assessore al ramo, per la firma della convenzione e della presa di possesso dei locali dati in affidamento, per preparare ed organizzare con le nostre professionalità lo Sportello. Ci veniva chiesto di temporeggiare perché quei locali non erano, forse, più disponibili, poiché concessi ad una Struttura “medica” privata.
Facevamo presente all’allora Assessore delegato all’Immigrazione Blé che per noi non era importante la location ma la possibilità di avere un locale per espletare il nostro servizio sociale. Il tempo è trascorso con i soliti “mo’ vediamo” ecc. ecc..
E’ passato un anno e non si è fatto niente.
Si è preferito il “privato” al “volontariato sociale”.
Scelte che non rispecchiano gli slogan elettorali.
La scelta dell’Amministrazione ha danneggiato i bisognosi e i cittadini stessi!
Nei progetti e nelle convenzioni dell’Associazione c’erano dei programmi di riduzione delle spese nei Servizi Sociali; ciò avrebbe garantito al Comune la realizzazione di utili da re-investire, per esempio, per evitare l’aumento della pressione fiscale sulle famiglie (mensa, scuolabus ecc..); per la creazione di posti di lavoro per i giovani (sfumati per il 2012, n. 16 posti di lavoro), o per altre iniziative di primaria importanza.
Ora, noi confidiamo che questa “giovane” Amministrazione sia almeno coerente con i “reali” obbiettivi che si è preposti: dare seguito ad un “misterioso” programma, diverso da quello che ha presentato nella sua, -sempre più lontana nel tempo e nelle intenzioni-, campagna elettorale.
Chiediamo perciò che ci fornisca il suo “vero” programma (se ne esiste uno!) o magari più semplicemente la smetta di perdere tempo dietro a giochini di palazzo, degni della più vecchia e becera classe politica e decida una buona volta di rispettare gli impegni assunti con la comunità latianese.
Cordiali Saluti
Il Presidente
Pierpaolo Di Bello
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