domenica 22 gennaio 2012

L'argenteria di famiglia

Latiano può farcela, a dispetto di tutto e tutti. Latiano può colmare il divario con alcuni centri limitrofi che, negli ultimi 30 anni, hanno fatto passi da giganti, in avanti. Latiano può invertire quella che talvolta appare come una inesorabile rotta verso la “consacrazione” quale Comune – dormitorio.
Un barlume di speranza, nel senso fin qui declinato, lo concede la presenza a Latiano di alcune persone, uomini e donne, che rappresentano vere e proprie “eccellenze” nei rispettivi ambiti di impegno. E non mi riferisco solo alle competenze professionali ma anche al “valore aggiunto” costituito dal gusto, dall’estro, dall’intuito, dalla perseveranza, dal carisma e dalla passione con cui queste persone sanno approcciarsi alle varie “sfide”. Di alcune di queste persone ho già parlato, su “mimpegno”. L’elenco non è, a mio avviso, proprio brevissimo e, pertanto, prima o poi tornerò a chiamare in causa altri “benemeriti”.
Questa volta ritengo doveroso evidenziare Paolo Legrottaglie: portatore sano di entusiasmo, organizzatore instancabile, colto divulgatore.
La Cultura, in Provincia di Brindisi, può ancora scriversi con la “C” maiuscola anche grazie all’importante contributo che Paolo ha saputo offrire (e continua a farlo). Una testimonianza concreta, insomma, della possibilità di realizzare, a Latiano, ciò che può catalizzare attenzione, ammirazione, anche dall’esterno e può, quindi, suscitare, in altri, l’emulazione o, addirittura, la tentazione di “importare”.  

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