Apprendo dal blog di Leopoldo Calò (http://blog.libero.it/bloglatiano) che ieri sera, durante il concerto dei Boom da Bash presso il parco archeologico di Muro Tenente, uno dei due rappers che si esibivano (anche a spese della Città di Latiano!) ad un certo punto, dopo la mezzanotte, abbia detto che “la mafia uccide ma almeno dà lavoro, chi ci frega veramente è lo Stato”. Tutto ciò sarebbe avvenuto - ma posso anche togliere il condizionale poiché della onestà intellettuale dell’avvocato Calò mi fido ampiamente - alla presenza, tra gli altri, di qualche esponente della maggioranza consiliare latianese. E nessun rappresentante istituzionale ha avvertito la responsabilità, la necessità e l’urgenza di prendere il microfono e di affermare, con fermezza, il più netto dissenso da tale devastante messaggio, pronunciato peraltro nel giorno dell’anniversario dell’uccisione del giudice Paolo Borsellino e degli uomini della sua scorta. Non ho da aggiungere nulla. Ogni mio ulteriore commento potrebbe infatti apparire strumentale ad una disputa politica di basso profilo. La gravità di ciò che è accaduto è oggettiva. Sta al Sindaco ed all’Amministrazione Comunale dare un segnale di buon senso: spero, davvero, che non tardi a venire.
lunedì 19 luglio 2010
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