giovedì 1 luglio 2010

Per protesta, fuori dal Consiglio Comunale

Ho diffuso pochi minuti addietro il seguente comunicato stampa congiunto dei gruppi UDC e Partito Democratico in seno al Consiglio Comunale di Latiano.
I gruppi consiliari Udc e Partito Democratico hanno abbandonato i lavori della seduta odierna del Consiglio comunale avendo richiesto, vanamente, l’anticipazione di alcuni argomenti all’ordine del giorno di particolare rilevanza democratica.
I componenti dei gruppi consiliari Udc e Pd hanno chiesto che ogni atto del Consiglio comunale fosse preceduto dalla enunciazione, da parte del Sindaco, degli indirizzi generali di governo e delle linee programmatiche, ai sensi dell’art. 6 del Regolamento del Consiglio comunale: tale adempimento avrebbe dovuto compiersi già nella seduta di insediamento così come avviene in ogni Comune d’Italia!
Inoltre, i rappresentanti Udc e Pd avevano chiesto di anticipare la discussione sulla modifica dell’art. 106 dello Statuto al fine di far affermare il pieno rispetto, anche all’interno del Consiglio comunale di Latiano, del principio della irretroattività della legge e degli atti amministrativi affinché ogni soggetto possa valutare le conseguenze dei propri atti in base alla legge vigente al momento in cui l’atto è compiuto.
In particolare, l’attuale maggioranza in Consiglio comunale intende cancellare la norma che prevede la incompatibilità alla carica di revisore per tutti coloro i quali risultavano essere candidati nelle ultime elezioni amministrative e che non avevano conseguito la elezione.
La ragione della norma statutaria è quella di impedire speculazioni politiche ed atti clientelari.
Tali determinazioni assumono connotazioni ancora più gravi se si considera che il Consiglio comunale era stato convocato anche per discutere della destinazione urbanistica di via Roma a fini commerciali senza che ai consiglieri comunali (anche a quelli della maggioranza) fossero notificati lo studio di fattibilità e le entità progettuali e senza che tale trasformazione urbanistica fosse preventivamente approvata dalla competente Commissione consiliare (non ancora costituita).
Nella impossibilità di instaurare un dibattito sereno e rispettoso della legge oltre che dei ruoli politici di maggioranza e di opposizione, i gruppi consiliari Udc e Pd - ritenendo peraltro che il comportamento di chiusura fin qui assunto dall’Amministrazione comunale corrisponda solo ai disegni oscuri di cattivi suggeritori - intendono proseguire nella loro azione di protesta.
Qualora tale atteggiamento dell’Amministrazione comunale rappresenti una reazione alla protesta levata alcune settimane addietro dall’Udc e dal Pd contro l’istituzione dell’Ufficio di Gabinetto, si invitano il Sindaco, gli Assessori ed i Consiglieri comunali di maggioranza a promuovere, al loro interno, una riflessione finalizzata a comprendere l’inutilità ed anche la controproducenza dei tre consulenti incaricati.
Si ribadisce pertanto la ferma protesta per la nomina dell’Ufficio di Gabinetto, i cui costi avrebbero potuto essere orientati verso la soluzione dei tanti problemi concreti che ogni giorno i cittadini latianesi sono costretti ad affrontare.
L’azione di protesta dell’Udc e del Pd ha trovato anche l’adesione politica della Federazione dei Verdi, a conferma della tenuta di una coalizione che rappresenta la metà dell’elettorato latianese.
Il Gruppo Consiliare UDC
Claudio Ruggiero
Gabriele Argentieri
Mauro Vitale
Salvatore Zucchero
Il Gruppo Consiliare PD
Antonio Gioiello

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