giovedì 1 maggio 2008

Primo maggio

E’ l’1 maggio 2008. E’ la Festa del Lavoro anche per un trentacinquenne del Sud che, rispetto a molti della sua generazione, si ritiene fortunato perché un lavoro lui almeno ce l’ha. Penso tuttavia che oggi, oltre che un lavoro, a tutti quelli della mia generazione manchi un sogno, un orizzonte verso cui guardare, una motivazione per spendersi fino in fondo, con entusiasmo e creatività.
Penso che non possiamo accettare di vivere una intera vita come “generazione di transizione”.
Abbiamo anzi il diritto – dovere di individuare una frontiera da raggiungere, un domani da conquistare, per noi e per chi sarà dopo di noi.
E allora oggi, a me che non mi entusiasmo per i concerti, che alle mostre non ci vado nei giorni dell’inaugurazione, che mi rattristo se partecipo a convegni puramente celebrativi, a me, appunto, in questo giorno, non rimane che fare una passeggiata, riposarmi, stare in famiglia… pensare: un po’ di più, e più serenamente, di quando sono in automobile per andare al lavoro e far ritorno a casa, dal lavoro.
Penso che se non abbiamo ereditato una emozione, che ci accomuni nell’orizzonte sociale, nulla ci impedisce di procurarcela, di curarla, di custodirla e, perché no, di trasmetterla.
Nasce così questo blog.
Per una esigenza di dialogo.
Con una disponibilità totale al confronto.
Serbando l’ambizione di individuare obiettivi condivisi e percorsi per realizzarli.

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